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Nikkei 225

Il Nikkei 225 è il primo indice di borsa più importante del mercato asiatico, secondo per punteggio, ed è considerato uno dei più affidabili indicatori della salute economica del Giappone. Comprensivo dei titoli di oltre 225 società giapponesi quotate alla Borsa di Tokyo, il Nikkei225 è un must imprescindibile in qualsiasi portafogli che abbia intenzione di inserirsi nei mercati dell’Estremo Oriente.

In questa guida andremo ad analizzare come e grazie a quali strumenti è possibile investire sull’indice Nikkei 225 e quali caratteristiche rendono questo titolo estremamente interessante.

Voler realizzare investimenti finanziari sul Nikkei 225, infatti, significa andare ad operare su un indice che implica un modello economico ben preciso e una macchina produttiva che, nel suo complesso, ha affascinato e continua ad affascinare il mondo Occidentale.

Ci occuperemo, per questo motivo, di fornirti una descrizione ben accurata di come il sistema economico giapponese determini il comportamento peculiare del Nikkei 225 e in che modo questo può essere sfruttato a proprio vantaggio con il trading online.

Ci occuperemo di consigliarti, inoltre, le migliori piattaforme che ti mettono a disposizione gli strumenti necessari ad analizzare il mercato nipponico. Trattandosi di una nazione agli antipodi rispetto alla nostra, molte informazioni sono difficili da reperire e altre, invece, non ci pervengono affatto.

Per questo motivo ad una prima impressione il Nikkei 225 potrà sembrare un asset complesso e difficile da analizzare. In realtà, come vedremo, una volta colte le basi fondanti di questo mercato, le previsioni sono facili da ricavare.

Nikkei 225 – Introduzione all’indice:

🌏NazionalitàGiapponese 🇯🇵
📆Anno:1950
🌈Composizione:225 società maggiormente quotate alla Borsa di Tokyo
📢Codice:JPN225
📉Min 12 mesi:16243,48
📈Max 12 mesi:24168,50
💰Come comprare:Acquisto reale (DMA) o strumenti derivati (CFD)
🔍Dove comprare:eToro / FP Markets / Trade.com
Caratteristiche dell’indice di Borsa nipponico Nikkei 225

Nikkei 225 cos’è e come funziona

Il Nikkei 225 è, come ti abbiamo detto, l’indice della Borsa di Tokyo. Chiamato così per via del giornale che si occupa della sua gestione, The Nikkei (Nihon Keiziai Shinbun, letteralmente Quotidiano finanziario giapponese).

Creato nel 1950 dallo stesso giornale, il Nikkei 225 è uno dei pochi indici al mondo che conserva una costruzione price-weighted. Un indice price-weighted è calcolato sulla base dei prezzi delle azioni che ne compongono il paniere e non da una media che coinvolge, invece, la capitalizzazione delle società.

Indice di borsa Nikkei 225 - la nostra guida completa con analisi dell'indice Nikkei, previsioni, target price e dettagli sulla composizione del paniere titoli.
Il Nikkei 225: un ottimo indicatore della salute economica giapponese

A differenza di un indice value-weighted, dunque, il peso della quotazione delle azioni di una società nella determinazione del valore dell’indice non dipende dalla sua capitalizzazione. Il calcolo del prezzo dell’indice, invece, viene svolto eseguendo una media dei prezzi (somma dei prezzi delle società diviso il loro numero) e aggiustando il calcolo grazie a un coefficiente che aiuta a correggere errori legati al rilascio dei dividendi, agli stock split o ad altri eventi.

Diversamente da altri indici price-weighted, come ad esempio l’indice statunitense Dow Jones, il Nikkei 225 pesa le azioni sulla base di una stessa unità di misura, dal valore nominale di 50 yen.

Questo aiuta notevolmente a compensare gli svantaggi di un indice che si basa sulle quotazioni delle azioni che prende in considerazione e rende il Nikkei 225 un affidabile indice per l’economia del Sol Levante.

Nikkei 225
Borsa di Tokyo, dove è quotato il Nikkei 225

Come vedremo in seguito, l’efficacia del Nikkei è anche profondamente legata all’efficace collaborazione tra il Governo e il mondo economico e finanziario giapponese, oltre che al particolare statuto delle principali società quotate alla Borsa di Tokyo.                                                                                                                                            Questo, sommato al fatto che la Borsa di Tokyo è la seconda per maggior capitalizzazione al mondo e per importanza dopo New York (NASDAQ), fanno comprendere per quale motivo il Nikkei 225 è un titolo sul quale non si può restare indifferenti.

Nikkei 225 e mercato asiatico: Cina e Giappone

Nella nostra guida sull’Hang Seng dicevamo che il primo mercato asiatico è quello cinese, con una capitalizzazione di mercato complessiva seconda solo a quella americana. Come è possibile, allora, che la Borsa di Tokyo sia considerata la più importante al mondo dopo NASDAQ e il Nikkei sia il primo indice sul mercato asiatico?

Ebbene, si tratta di una questione semplice da risolvere.

Il mercato cinese è il primo tra quelli emergenti, con un potenziale latente più che capace di sorpassare la maggior parte dei mercati attualmente esistenti. Tuttavia presenta ancora non poche criticità che gli impediscono di risultare estremamente attrattivo per gli investitori e di posizionarsi in cima alla classifica asiatica.

Complessivamente, tuttavia, il mercato cinese è di gran lunga più grande di quello nipponico, ma si è sviluppato in una direzione totalmente opposta che solo negli anni recenti sta vedendo un forte cambiamento.

Perché il Nikkei 225 è al primo posto tra gli indici asiatici e l’Hang Seng al secondo posto?

Ebbene, come vedremo le società che compongono il Nikkei 225 sono dei colossi industriali che possono contare su un branding e su un mercato estero solidissimo. Al contrario i colossi cinesi che compongono l’Hang Seng possono fare affidamento ad una liquidità enorme, senza precedenti, ma per lo più fanno affidamento al mercato interno e alle esportazioni massicce.

Questa differenza è alla base del fatto che, sebbene le Borse Valori cinesi nel loro complesso abbiano una capitalizzazione più che doppia rispetto alla TSE (Tokyo Stock Exchange), quest’ultimo presenta un grado di maturità finanziaria ben maggiore.

Questo lo rende decisamente più appetibile agli investitori e lo posiziona al primo posto tra i titoli finanziari asiatici.

Nikkei 225: investire con i CFD o DMA?

Adesso che abbiamo chiarito la posizione del Nikkei 225 all’interno del mercato asiatico e mondiale, possiamo iniziare a delineare il punto centrale della questione: come investire sul Nikkei 225? Per chi fa trading online le possibilità sono fondamentalmente due: affidarsi ai CFD o al DMA.

Si tratta di strumenti finanziari diversi che permettono di adottare approcci complementari agli investimenti finanziari. I broker che ti descriveremo in seguito ti mettono a disposizione entrambe le possibilità: starà a te scegliere quale troverai essere maggiormente indicata a ciascuna situazione.

Ma vediamo più nel dettaglio in cosa consiste ciascuna di essa:

  • I CFD (Contracts For Difference) sono strumenti derivati che ripropongono fedelmente il prezzo dell’asset a cui fanno riferimento. Permettendoti di operare sulle sole variazioni di prezzo, i CFD risultano essere degli strumenti molto flessibili e dinamici, adatti sia a chi ha intenzione di investire al rialzo che di vendere allo scoperto;
  • Il trading in DMA (Direct Market Access) ti permettono, al contrario, di acquistare direttamente e realmente il titolo in questione. Operando con i DMA potrai diventare effettivamente proprietario del titolo in questione, in modo da trarre vantaggio da tutti i benefici della proprietà (investimenti sul lungo periodo, dividendi, etc.);

Ne risulta, pertanto, che i CFD sono maggiormente indicati a realizzare operazioni speculative: si tratta di contratti che prediligono operazioni brevi (investire sul lungo periodo con i CFD fa incorrere nel tasso di overnight) e che permettono di trarre vantaggio dalla leva finanziaria.

Il trading DMA, invece, non ti mette a disposizione la flessibilità necessaria a compiere operazioni speculative. Procedendo all’acquisto del titolo, infatti, trarrai profitti solo nel caso in cui il valore del tuo investimento sale (ovvero con il rialzo del prezzo dell’asset) e, non potendo investire con la leva finanziaria, dovrai coprire l’intera somma del volume richiesto per investire.

Un esempio?

Prendiamo in considerazione le offerte di eToro (visita il sito ufficiale qui) sul Nikkei 225:

  • Investimento DMA: il lotto minimo sul Nikkei 225 è di 2000€;
  • Investimento CFD: il lotto minimo sul Nikkei 225 è sempre di 2000€, ma hai possibilità di operare con leva finanziaria di 1:10, per cui puoi speculare sui CFD Nikkei 225 a partire da un minimo di 200€;

Investire in Nikkei 225: piattaforme consigliate

Con quali piattaforme ti consigliamo di investire sul Nikkei 225?

TRADING

Voto: 10/10

Tipo: CFD / DMA

Licenze: CYSEC / CONSOB

Demo: 50.000€

VANTAGGI:

  1. Trading Algoritmic
  2. Spreads da 0.1
  3. Copytrading
  4. Segnali operativi
TRADING

Voto: 10/10

Tipo: CFD / DMA

Licenze: FCA / CYSEC / ASIC

Demo: 100.000$

VANTAGGI:

  1. Copia Trader Migliori
  2. App Gratis
  3. Portafogli gestiti
  4. Azioni pure a 0 spese
TRADING

Voto: 9,9/10

Tipo: STP / DMA

Licenze: FCA / CYSEC / ASIC

Demo: 100.000$

VANTAGGI:

  1. Trading Automatico
  2. Expert Advisor e Segnali
  3. Spreads bassi
  4. Social e CopyTrading
TRADING

Voto: 9,5/10

Tipo: CFD / DMA

Licenze: FCA / CYSEC

Demo: 100.000$

VANTAGGI:

  1. Segnali gratuiti
  2. MetaTrader 4
  3. Live Coaching
  4. Azioni reali DMA
TRADING

Voto: 9,9/10

Tipo: Market Maker CFD

Licenze: FCA / CYSEC

Demo: Illimitato

VANTAGGI:

  1. Intelligenza Artificiale
  2. App Gratis
  3. Zero commissioni
  4. Formazione avanzata

Si tratta di piattaforme che presentano una regolare licenza CySEC e sono riconosciuti dalla CONSOB. Questi due importanti enti di vigilanza finanziaria si occupano di controllare che i broker rispettino in pieno le normative ESMA previste dal MiFID II tramite costanti e periodici controlli.

In questo modo è possibile garantire agli utenti standard di sicurezza elevati e la certezza che la piattaforma a cui si stanno affidando rispetta tutti i provvedimenti europei in materia di tutela dell’investitore, trasparenza finanziaria e prevenzione del rischio.

Operando con broker no ESMA, invece, si corre costantemente il rischio di essere truffati o di incorrere in strumenti finanziari non regolati che, pertanto, comportano tassi di rischio ben superiori alla norma. Ecco perché i broker che ti consigliamo sono tutti broker ESMA, al 100% sicuri e affidabili:

eToro

eToro (visita il sito ufficiale) è un broker che consigliamo vivamente a tutti coloro che si trovano ad investire con titoli con cui hanno poca familiarità. Si tratta, infatti, della piattaforma leader mondiale nel Social Trading E di un broker con oltre 10 milioni di utenti.

Questi sono due fattori chiave imprescindibili. Il Social Trading di eToro, infatti, ti permette di condividere informazioni, dubbi, soluzioni e risposte con tutti coloro che sono attivi su un titolo finanziario stesso dalla scheda presente sul broker.

Potendo eToro contare su oltre 13 milioni di traders attivi in tutto il mondo e su un sistema di traduzione istantanea in oltre 27 lingue, questo significa che potrai ricevere informazioni dettagliate in tempo reale sugli asset che ti interessano, compreso il Nikkei 225. A ciò si aggiunge la possibilità di fare il CopyTrader, ovvero trading automatico attraverso la copia integrale delle operazioni realizzate da un altro investitore.

Se consultando la pagina del Social Trading del Nikkei 225 ti rendi conto che tra i commenti vi sono quelli di numerosi trader professionisti, puoi decidere di copiare i loro investimenti consultando direttamente il loro profilo.

In questo modo, ogni qual volta loro realizzeranno un investimento, questo verrà riprodotto automaticamente anche sul tuo portafogli. Visita questa pagina per accedere gratuitamente al Copy Trading di eToro.

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FP Markets (visita il sito ufficiale) è un altro broker particolarmente valido per coloro che hanno intenzione di sfruttare le innovazioni che periodicamente interessano il settore degli investimenti online.

Tra i broker che ti consigliamo, infatti, FP Markets è quello che maggiormente si interessa allo sviluppo e alla ricerca tecnologica, in particolar modo al trading algoritmico.

Questo ti è reso accessibile grazie alla scelta di ben 3 piattaforme:

  • MetaTrader 4 e MetaTrader5, i migliori supporti all’investimento per chi decide di far uso di Expert Advisor. Gli EA sono elementari bot di trading automatico compatibili con le MetaTrader e direttamente scaricabili dallo store online delle piattaforme;
  • IRESS Platform, piattaforma proprietaria del broker e vero gioiello di innovazione tecnologica. La IRESS presenta numerose interfacce, ognuna adatta ai diversi mercati finanziari in modo da presentare all’investitore gli strumenti adatti a ciascun titolo;

Visitando questa pagina potrai decidere di aprire un conto reale o un conto demo con FP Markets, in modo da provare ciascuna delle piattaforme e scegliere quella maggiormente indicata alle tue esigenze e al tuo stile di trading.

Il conto demo di FP Markets è gratuito e illimitato e ti da accesso a tutti gli strumenti principali previsti dal broker, senza alcun impegno ad aprire successivamente un conto reale.

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Trade.com (visita il sito ufficiale) è il broker che più di tutti ha investito nella formazione dei suoi clienti. La mission del trading online, di permettere a chiunque di investire, è stata interpretata in maniera letterale da Trade.com.

Aprendo un conto su Trade.com (visita questa pagina per registrarti), infatti, si avrà a disposizione un pacchetto formativo completo e gratuito, senza alcun limite di tempo.

L’offerta formativa di Trade.com comprende:

  • Video-lezioni gratuite su ogni aspetto del trading online;
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  • Manuale di trading completo in .PDF o e-Book, da scaricare e consultare quando meglio si ritiene opportuno.

Trade.com ti mette anche a disposizione un conto demo gratuito (iscriviti qui per averlo), in modo da mettere in pratica le conoscenze apprese man mano nello studio senza correre alcun rischio reale. Quando ti sentirai pronto potrai, poi, aprire un conto reale effettuando un deposito minimo di 100€.

Nikkei 225: analisi completa del titolo

Adesso che sai come investire sul Nikkei 225 possiamo passare a prendere in considerazioni le operazioni necessarie ad analizzare il titolo e ricavare valide previsioni di Borsa sull’indice giapponese.

Investire senza un’attenta e completa analisi del Nikkei 225 è un vero e proprio suicidio: proprio in quanto si tratta di un mercato che si sviluppa e obbedisce a dinamiche distanti oltre 9.800 km, non vi è spazio per intuizioni immotivate.

Operare sul Nikkei 225 richiede studio. Non vi è alcuna eccezione a questa regola.

Per questo motivo proseguiremo a fornirti tutti gli strumenti adatti ad analizzare completamente il titolo, sia che il tuo obiettivo sia quello di speculare sul breve periodo sia che, invece, tu abbia intenzione di realizzare operazioni sul lungo termine.

Gli strumenti di cui ti dovrai avvalere sono l’analisi fondamentale e l’analisi tecnica.

  • L’analisi fondamentale ti permette di scoprire quali sono i potenziali di crescita di un titolo sul medio/lungo periodo. Attraverso lo studio dei suoi fondamentali, infatti, si vanno ad analizzare le condizioni di sviluppo, crescita e maturazione del mercato.

Alla base di ogni value investing, questa tipologia di studio ci porterà ad analizzare profondamente il mercato giapponese e le sue condizioni di produzione di valore.

  • L’analisi tecnica, al contrario, è un metodo di indagine che si basa sull’analisi del grafico dei prezzi. Si tratta di uno studio che ti permette di ottenere previsioni sulle variazioni di quotazione nel breve periodo e che risulta essere estremamente importante per ogni operazione speculativa.

Contrariamente all’analisi fondamentale, quella tecnica richiede non poche conoscenze specifiche, motivo per cui ti consigliamo di far riferimento all’offerta formativa di Trade.com (vai qui), in modo da padroneggiare i migliori indicatori di trading prima di applicarla al tuo conto di trading.

Analisi fondamentale Indice Nikkei 225

Procedendo con ordine, a seguire ti proporremo un esempio di analisi fondamentale completa sul Nikkei 225. Come avrai modo di vedere, alcune delle condizioni prese in considerazione si dimostreranno valide anche a distanza di tempo mentre altre vanno aggiornate di volta in volta.

Quello che vogliamo darti è il metodo di indagine più che una risposta precisa sulle previsioni future del Nikkei 225. In ogni caso manterremo questa guida costantemente aggiornata in modo da tener conto degli avvenimenti più importanti che si riproporranno nel corso dell’anno.

Un’analisi fondamentale completa del Nikkei 225 dovrà prendere in considerazione:

  • Quotazioni e dati storici, in modo da mettere in evidenza eventuali caratteristiche cicliche o stagionali del mercato;
  • Composizione e sotto-indici, cosicché sia chiaro quali settori produttivi sono maggiormente rappresentati;
  • Market movers, ovvero quei fattori esterni che influenzano (in negativo o positivo) l’andamento dell’indice;
  • Mercato giapponese e tutte le sue caratteristiche che conferiscono al Nikkei 225 le sue peculiarità.

Nikkei 225: quotazioni e dati storici

Sebbene l’attuale statuto del Nikkei 225 risalga al 1950, i calcoli delle sue quotazioni sono stati tracciati indietro negli anni fino al 1914, anno in cui l’indice avrebbe aperto con una quotazione di appena 21,12 punti.

Nel 1949/1950, durante la ripresa del dopo-guerra, il Nikkei 225 superò definitivamente la quota dei 100 punti, iniziando una crescita a dir poco spaventosa. Nel 1952, ad esempio, il Nikkei 225 chiuse con una percentuale di crescita in tripla cifra (+118,38%), trainato dall’incredibile ripresa che il paese stava vivendo.

Proprio in quegli anni si verificò il miracolo economico giapponese: un paese ridotto letteralmente in macerie stava dando vita ad una delle industrializzazioni più rapide ed efficienti che la storia abbia mai visto.

Società come la Honda, Yamaha Motors e Sony nacquero proprio in quegli anni. Altre società, invece, come la Toshiba, negli anni ’50 dovettero completamente reinventarsi dopo che la loro intera infrastruttura produttiva era stata rasa al suolo dai bombardamenti.

Fortemente incentivato dai capitali americani, il Giappone crebbe a ritmi spaventosi e solo nel 1990 vedette un vero e proprio arresto. Nel 1989 il Nikkei 225 raggiunse il suo massimo storico di 38.915,87 punti, dopo un massimo intra-day di 38,957.44. Quell’anno l’indice chiuse con un ottimo +29,04%.

L’anno successivo, tuttavia, il Giappone pagò il prezzo della crescita sconsiderata che lo caratterizzava da oltre un trentennio: nel 1990, infatti, scoppiò la baburu keiki, la bolla economica legata alla rapidissima accelerazione dei prezzi e alla overheated economy vissuta fino ad allora.

Fu un evento traumatico per il mercato nipponico che portò alla Lost Decade, un decennio durante il quale si ebbe una vera e propria rivoluzione finanziaria in tutto il paese portando ad un nuovo piano di stabilità economica che intrecciava gli interessi dell’enorme apparato industriale con le politiche monetarie e di regolamentazione statali.

Dopo la Bubble economy: il mercato giapponese e il Nikkei 225

La Bubble economy, che aveva portato il Nikkei 225 a toccare il suo picco massimo nel 1989, lo condusse allo stesso tempo a perdere il 78% della propria quotazione in una dozzina d’anni, portandolo ad una quotazione di appena 8.578 punti nel 2002.

Nemmeno la crisi del 2009 portò a risultati tanto drastici: quando nel 2011 arrivarono anche in Giappone gli effetti del disastro finanziario americano, infatti, il Nikkei 225 perse “solo” il 17,24%, portandosi a 8455,45 punti (contro il crollo del -40,6% dell’S&P500).

La Bubble economy ha portato il Giappone ad una nuova considerazione della crescita economica, da allora intesa in stretta collaborazione tra Governo (in particolar modo la sua politica monetaria) e imprese (sotto forma di controllo del debito). Questo ha portato l’economia giapponese nel suo insieme ad assumere un carattere peculiare attualmente senza precedenti.

Cosa è stato fatto e in che modo questo influenza il Nikkei 225?

Semplice: con lo scoppio della Bubble economy si venne a verificare un evento tipico dei traumi da crisi economica. La fobia del debito. Una delle regole elementari dell’economia capitalista è che il debito è uno strumento essenziale di crescita. Con la crisi giapponese del 1990 si venne a creare un massiccio sdebitamento progressivo del settore privato e pubblico, con conseguente deflazione della valuta.

Questo provocò una stagnazione dei tassi di crescita (il debito funziona da steroide per la crescita economica) e la conseguente Lost Decade.

La soluzione che permise al Giappone di fuoriuscire da questa situazione segnò anche la fine della politica espansiva della moneta: lo yen giapponese viene attualmente mantenuto sotto stretto controllo dalla BoJ (Bank of Japan) e il debito pubblico è stato pressoché totalmente convertito in propria valuta.

Nikkei 225 - istogramma del debito pubblico giapponese
Controllo della valuta e del debito pubblico con i Titoli di Stato

Questo, sommato al fatto che la nazione possiede il 109% del PiL in attività non finanziarie e il 112% del PiL in attività finanziarie, permette di comprendere in che modo il Governo giapponese influenza l’andamento del mercato e, di conseguenza, del Nikkei 225.

Governo giapponese e yen: i Market Movers del Nikkei 225

L’andamento dello yen giapponese, le decisioni del Governo e della Bank of Japan costituiscono due tra i maggiori market movers del Nikkei 225.

Il fatto che il debito giapponese sia per lo più interamente pubblico e che il Governo lo abbia convertito pressoché totalmente nella propria valuta, infatti, conferisce una notevole stabilità all’economia nipponica e al Nikkei 225.

Se si tiene conto che meno del 10% del debito pubblico giapponese (sotto forma di titoli di stato) è detenuto da privati esteri e che gli investimenti nazionali sui titoli di stato vengano incentivate dal Governo grazie a rendimenti prossimi allo zero (0,75%), ci si rende conto che il Giappone ha consolidato enormemente la propria economia durante il ventennio di recessione.

Le aziende giapponesi, dopo la miracolosa espansione interna del dopoguerra, hanno preso a investire specialmente all’estero. Questo porta ad una bilancia dei pagamenti in forte surplus.

Come puoi vedere dal grafico tratto dal conto demo gratuito di eToro, infatti, il tasso di cambio di USD/JPY si mantiene costante entro limiti ben determinati e corrisponde direttamente alle variazioni del Nikkei 225.

Nikkei 225 - grafico con la nostra analisi tecnica
Maggiore è il valore dello yen e minori sono i profitti delle società incluse nel Nikkei 225, le quali per lo più si affidano all’export

Importante: questo grafico tecnico è frutto del lavoro del team degli analisti finanziari di InvestimentiFinanziari.net.

Monitorando l’uno si possono trarre valide conclusioni per investire sull’altro e viceversa. Maggiore è il valore dello yen e peggiore sarà la performance del Nikkei 225 proprio in quanto gran parte delle aziende nipponiche ricavano profitti dall’esportazione. La politica di controllo monetario da parte della BoJ è volta a garantire alle aziende giapponesi maggiori vantaggi negli scambi internazionali.

Questo porta a maggiori rientri degli investimenti statali nelle aziende stesse (il debito pubblico può essere mantenuto a tassi di interesse bassi) e garantire prosperità economica ad un paese che sta costantemente invecchiando (la pressione delle pensioni sulle casse dello stato può essere controllata in questo modo).

Per investire proficuamente sul Nikkei 225, dunque, è utile monitorare i resoconti mensili pubblicati dal Governo sul bilancio delle entrate nell’export e import e tenersi aggiornati sulle decisioni della BoJ in tema di interessi sui titoli di stato e politica monetaria.

Nikkei 225: composizione del paniere

Vediamo adesso i dettagli sulla composizione del Nikkei 225. A seguire ti proporremo una serie di tabelle con le principali società quotate alla Borsa di Tokyo e presenti nel Nikkei 225, divise in base ai vari settori.

Farmaceutico:

Astellas Pharma
Daiichi Sankyo Company
Kyowa Kirin
Takeda Pharmaceutical Company

Macchinari elettrici:

Advantest
Canon Inc.
Fuji Electric
Fujitsu
Hitachi
Mitsubishi Electric
Panasonic
Sony

Auto & motori:

Honda
Mazda
Mitsubishi
Nissan
Subaru
Suzuki
Toyota
Yamaha

Carta & Imballaggi

Oji Holdings Corporation

Industria Chimica:

Asahi Kasei Corp.
DIC Corp.
Fujifilm Holdings Corp.
Mitsubishi Chemical Holdings
Nissan Chemical Industries
Shiseido
Sumimoto Chemicals
Tosoh Corp.

Petrolio

JXTG Holdings
Idemitsu Kosan
Inpex

Gomma:

Bridgestone Corp.
Yokohama Rubber Co.

Vetro & Ceramica:

AGC Inc.
Tokai Carbon
NGK Insulators
Sumimoto Osaka Cement

Acciaio & Metalli:

JFE Holdings
Kobe Steel
Pacific Metals
Sumimoto Metal Mining
Mitsui Mining & Smelting
Mitsubishi Materials
Fujikura
Sumco

Strumenti di precisione:

Citizen Holdings
Nikon
Terumo
Olympus

Investimenti:

Itochu Corp
Marubeni
Mitsubishi
Mitsui
Sojitz
Sumimoto
Toyota Tsusho
JPX
Credit Saison
Nomura Holdings

Banche:

Mitsubishi UFJ
Sumimoto Mitsui Financial Group
Resona Holdings
Concordia Financial Group

Costruzioni:

JGC Corp.
Comsys Holdings
Daiwa House Industry
Shimizu
Taisei
Kajima Corp

Macchinari:

Daikin Industries
Hitachi Zosen
Ebara Corp
Kubota Corp
NSK Ltd
NTN corp
Sumimoto Heavy Industries

Assicurazioni:

MS&AD Insurance Group
SOMPO Holdings
T&D Holdings
Tokyo Marine Holdings

Navale:

Kawasaki Heavy Industries
Mitsui Engineering & Shipbuilding

Pesca:

Nissui

Alimentari & Distribuzione:

Aeon Co
Family Mart
Marui Group
Seven & I
Takashimaya
Asahi Group
Japan Tobacco
Kikkoman
Sapporo Holding
Takara Holdings

Servizi:

Dentsu
Konami corp
Recruit Holdings
Secom
Toho
Trend Micro
Nintendo
Bandai Namco

Come puoi vedere, sebbene ci siamo proposti l’intento di risultare il più sintetici possibile, le società giapponesi leader mondiali nel proprio settore non sono poche.

Un’altra cosa che avrai notato è che molte di queste società sono nate da un medesimo nucleo familiare e solo in seguito si sono differenziate in diversi gruppi e holdings.

Caratteristica, questa, della industrializzazione giapponese che si è stratificata storicamente intorno ad un numero ristretto di imprenditori e, anche grazie ad un sistema di adozioni, ha permesso il mantenimento del controllo familiare della società.

Analisi tecnica Nikkei 225

Adesso che l’analisi fondamentale ti ha fornito gli strumenti giusti per analizzare le variazioni sul lungo periodo dell’indice della Borsa di Tokyo, possiamo procedere ad illustrarti in che modo puoi speculare sul Nikkei 225.

Gli strumenti adatti a questo tipo di operazione ti vengono dall’analisi tecnica: questa, infatti, ti permetterà di trarre le tue considerazioni dal solo studio del grafico dei prezzi. Questo studio si basa fortemente sull’inserimento di indicatori di trading che ti comunicano alcuni importanti aspetti delle transazioni che vengono effettuate sul titolo, come ad esempio i volumi, il trend, il momentum e la volatilità.

Per fare una buona analisi tecnica sul Nikkei 225 ti consigliamo di adottare dei time frame orari e di puntare su investimenti della durata di qualche giorno (solitamente più di 24 ore ma meno di 96). A seguire puoi vedere un esempio pratico di analisi tecnica sul Nikkei 225 tratto dal conto demo di eToro (clicca qui per aprirne uno):

Nikkei 225
Analisi tecnica sul Nikkei 225 con le Nuvole di Ichimoku

Come puoi vedere abbiamo applicato al grafico un indicatore specifico: le Nuvole di Ichimoku. Si tratta di un indicatore estremamente indicato per i titoli asiatici in generale e quelli giapponesi in particolare: fu proprio un giornalista giapponese del The Nikkei a creare questo indicatore.

Hosoda Goichi, che si firmava come Ichimoku Sanjin creò le Nuvole di Ichimoku negli anni ’30 e da allora si sono rivelate uno degli strumenti migliori per analizzare gli sviluppi del mercato giapponese. Per imparare ad usare le Nuvole di Ichimoku ti consigliamo di far riferimento all’offerta formativa di Trade.com (vai qui).

Nikkei 225: prospettive future

In base a quanto detto finora, ti starai chiedendo, quali sono le previsioni future per il Nikkei 225?

Ebbene, come hai avuto modo di vedere, la fine della Bubble Economy ha ridimensionato decisamente la quotazione dell’indice di Borsa giapponese. La media delle sue quotazioni si è abbassata di oltre 10.000 punti ma questo non è stato affatto invano.

La Lost Decade ha permesso all’economia giapponese di rafforzarsi enormemente dal punto di vista finanziario e di trovare un buon equilibrio tra espansione globale e apparato necessario a supportare tale espansione. Questa soluzione è stata il controllo statale della politica monetaria attraverso una rigida amministrazione del debito pubblico. Una mossa vincente?

Assolutamente sì. A distanza di oltre 20 anni dalla crisi del 1990, infatti, e dopo un ulteriore smacco economico (la crisi del 2011), il Giappone è pronto ad affrontare una nuova crescita.

Questa passerà per il commercio e il finanziamento estero senza alcuna ombra di dubbio. Una via che trarrà il massimo vantaggio dalla nomea che le aziende nipponiche si sono costruite nel corso degli anni.

Sebbene il Giappone non detenga più, come i nostalgici degli anni ’60 e ’70 possono ancora pensare, il primato tecnologico, le sue aziende continuano ad essere sinonimo di qualità, affidabilità e prestazioni incredibili.

Ecco perché il Nikkei 225 nei prossimi anni non potrà che crescere.

Nonostante il Covid-19 abbia, infatti, posto sotto scacco l’economia globale, il crash di Marzo non è riuscito a trasformarsi in un disastro finanziario e i mercati sono rimbalzati ben presto in prossimità dei livelli precedenti la crisi.

Come puoi vedere dal grafico tratto dal conto demo gratis ottenibile di eToro, questo vale anche per il Nikkei 225.

Nikkei 225
La reazione del Nikkei 225 alla pandemia

Target Price Nikkei 225

Il Target Price del Nikkei 225 altro non è che una valutazione sulle potenzialità del titolo espressa attraverso livelli di prezzo obiettivo. Questi livelli sono utilissimi a individuare in linea generale il trend del titolo e comprendere se questo sta venendo sopra-valutato o sotto-valutato.

Qui sotto puoi trovare una tabella con i target price del Nikkei 225 che abbiamo calcolato per il medio periodo:

Nikkei 225AltoMedio Basso
Target price medio periodo26.66824.99822.479
Target price Nikkei 225 sul medio periodo

Sebbene molti analisti agli inizi dell’Autunno 2020 erano sufficientemente scettici circa la possibilità di un rimbalzo del Nikkei 225 sul suo Supporto a 18.200 punti, si sono dovuti ricredere.

Per questo motivo i target price che ti abbiamo riportato sono utili a considerare i futuri movimenti del titolo nel caso di una prolungata serie ascendente.

Importante in merito all’aggiornamento dei dati ivi proposti: effettuiamo costantemente studi analitici su questo titolo al fine di tenere i dati previsionali costantemente aggiornati. In questo modo garantiamo una guida con dati analitici quanto più affidabili possibili.

Nikkei 225: previsioni 2021 / 2022

Stando anche a quanto detto in merito ai target price, cosa bisogna aspettarsi nel biennio futuro? Quali sono le previsioni del Nikkei 225 per il 2021/2022?

Ebbene, non si tratta affatto di una considerazione semplice da fare, ma vi sono due fattori che possono aiutarci a comprendere le reali potenzialità dell’indice giapponese per i due anni a venire.

Da un lato vi è da valutare quali saranno le mosse del nuovo presidente, Yoshihide Suga, subentrato dopo le dimissioni di Shinzo Abe. Si tratta di un evento particolarmente delicato proprio in quanto è stato Abe ad aver portato il paese alla ripresa economica dal 2011 fino al 2020.

«Sotto Abe il Giappone ha vissuto il secondo periodo più lungo di crescita economica nel dopoguerra»

The Economist

In secondo luogo vi è da comprendere quanto saranno efficaci le mosse effettuate dalla BoJ per arginare i danni economici della pandemia. I primi risultati positivi si sono avuti e l’economia nipponica è, per così dire, caduta con i piedi per terra.

Tuttavia per una ripresa complessiva sarà necessario attendere i risultati di fine 2020 circa le reali perdite nel settore import/export e i dati sull’aumento del debito pubblico.

Come hai avuto modo di vedere nel corso di questa guida, questi sono i due fattori maggiormente rilevanti nel determinare gli sviluppi non solo delle quotazioni del Nikkei 225, ma dell’economia giapponese nel suo insieme.

Grafico con quotazione in tempo reale del Nikkei 225

A seguire potrai osservare un grafico con le quotazioni in tempo reale del Nikkei 225. In questo modo avrai a disposizione un valido strumento per riconoscere immediatamente le opportunità in base a quanto ti abbiamo detto finora.

Investire in Nikkei 225 conviene?

Le sfide che attendono il Nikkei 225 negli anni a venire sono molto importanti e non possono essere affatto ignorate. Diventa, dunque, decisivo saper dare una risposta convinta alla domanda: investire in Nikkei 225 conviene?

Ebbene, la risposta è semplice: si!

Conviene investire nel lungo periodo in quanto, come puoi vedere nel grafico sottostante, la crisi avutasi con la pandemia da Sars-Cov-2 ha ottenuto in Giappone non solo una pronta risposta, ma è stata accompagnata da una pronta assistenza ai gruppi industriali.

Non vi è dubbio che la pandemia impatterà negativamente sia sul PIL che sul progetto di portare l’inflazione al 2%, ma con un +42,5% in 50 giorni e +46,25% entro Ottobre 2020, il Nikkei 225 ha mostrato segni di ripresa più che sufficienti.

Non vi sono dubbi che l’indice continuerà a crescere almeno fino a toccare i livelli pre-crisi.

Per quanto riguarda, invece, la speculazione?

Ebbene, il Nikkei 225 è caratterizzato da una forte stabilità accompagnata da buoni livelli di volatilità. Si tratta di una condizione decisamente ottimale per il trading intra-day che punti a profitti medi intorno al 2%.

Nel caso in cui si volesse investire in CFD Nikkei 225 per più di un giorno, i trend settimanali arrivano anche ad ampiezze del 4%. Percentuali, quelle esposte, decisamente buone per un indice di Borsa.

Considerazioni finali

In conclusione, il Nikkei 225 non è solo un buon indice di Borsa sul quale investire, ma è anche un ottimo titolo che può essere sfruttato per diversificare il proprio portafogli di investimento.

Infatti la maggior parte delle società che compongono il Nikkei 225 sono delle blue chip company, ovvero società che rilasciano periodicamente dividendi e sulle quali, dunque, si può puntare anche ad investimenti sul lungo termine.

Nella lista delle principali società che ti abbiamo fornito sopra, parlandoti della composizione dell’indice, infatti, sono comprese tutte compagnie blue chip.

Investire nel Nikkei 225 è un ottimo modo per iniziare a relazionarsi con un mercato complesso ma molto promettente come quello giapponese, in modo da comprenderne piano piano le dinamiche interne e le relazioni con gli altri mercati finanziari.

A seguire ti proponiamo alcune tra le domande più frequenti sul Nikkei 225 e ti ricordiamo che, per qualsiasi dubbio o perplessità, puoi scriverci nei commenti.

FAQ – Indice di borsa Nikkei 225: domande e risposte frequenti

Cos’è il Nikkei 225?

Si tratta del principale indice di Borsa asiatico, che comprende nel suo paniere le 225 maggiori società quotate alla Borsa di Tokyo.
Il Nikkei 225 è uno dei migliori indicatori della salute economica del Giappone e risulta essere il miglior modo per indagare il mercato nipponico.

Investire nel Nikkei 225: conviene?

Investire nel Nikkei 225 conviene se si comprende il peculiare funzionamento del mercato giapponese e delle sue relazioni con la Bank of Japan e il governo.

Società giapponesi nel Nikkei 225: investire nell’indice o nelle singole?

Se si ha intenzione di investire in società giapponesi, allora la prima cosa da fare è sicuramente quella di studiare approfonditamente il Nikkei 225. Partire dal generale è sempre il giusto modo per comprendere i dettagli di funzionamento del particolare.
Studiando il NIkkei 225 potrai capire quali sono le società maggiormente permformanti e, quindi, su quali concentrarti.

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