Gli indicatori di trading sono la chiave per fare investimenti consapevoli e informati sui mercati finanziari. Sono usati dagli investitori per decidere quando entrare e uscire dal mercato e sono quindi i protagonisti indiscussi dell’analisi tecnica.
Chiunque abbia intenzione di iniziare a investire sui mercati finanziari con gli strumenti messi a disposizione dal trading online, infatti, deve apprendere a svolgere una precisa e accurata analisi tecnica dei titoli con cui si relazione.
In questa guida vogliamo fornirti informazioni dettagliate su cosa sono gli indicatori di trading, quali sono le principali tipologie e alcuni dettagli sui 15 migliori indicatori tecnici di trading.
L’obiettivo è quello di metterti in grado di decidere a quale strumento far riferimento per svolgere una buona analisi tecnica.
Ribadiamo che per realizzare investimenti finanziari con il trading online senza perdere soldi è assolutamente necessario apprendere come fare per analizzare un titolo e ottenere valide previsioni sul suo possibile trend futuro. Questo è ciò di cui si occupa chi fa analisi tecnica tramite indicatori di trading.
Nel mostrarti quali sono i 15 più diffusi e apprezzati dagli utenti, inoltre, faremo riferimento a quattro piattaforme in particolare e ai loro conti trading demo gratuiti ed illimitati. Si tratta dei quattro migliori broker per fare analisi tecnica con gli indicatori di trading e ti spiegheremo per quale motivo in seguito.
Per ora ti anticipiamo che si tratta di eToro, Trade.com, FP Markets e IQ Option. Queste quattro piattaforme sono tutte in possesso di una licenza CySEC e sono riconosciute dalla CONSOB, per cui risultano essere sicure e affidabili al 100%.
Indicatori di trading on line – caratteristiche introduttive:
💷Quanto costano: | Gratuiti |
❓A che servono: | Fare analisi tecnica |
🤔Funzionano: | Si🟢 – Alta efficacia |
🎥Videocorso: | Gratis su Youtube – Guardalo qui! |
🔍Dove si trovano: | Migliori piattaforme trading online |
👶Come fare pratica: | Conti dimostrativi di trading |
Indicatori di trading: cosa sono?
Partiamo dunque dalle basi: gli indicatori di trading sono strumenti che permettono di visualizzare sul grafico informazioni aggiuntive. Il grafico di un titolo, infatti, altro non comunicano che l’andamento storico delle sue quotazioni. Nella forma più completa, il grafico di trading comunica informazioni sui prezzi:
- Minimi;
- Di apertura;
- Di chiusura;
- Massimi.
Si tratta, ovviamente, del grafico a candele giapponesi. Questa modalità di visualizzazione delle quotazioni di un titolo permette di realizzare una preliminare analisi affidandosi ai pattern candlestick. Tuttavia non si possono ricavare previsioni complete a meno che non ci si affidi agli indicatori di trading.
Come funzionano i migliori indicatori di trading [Videocorsi gratuiti]
Come funzionano i migliori indicatori di trading?
Per rispondere nel miglior modo possibile a questa domanda, ci avvaliamo della competenza e dell’analisi sul campo condotta dai professionisti di tradingonline.com, che hanno realizzato un nuovo videocorso specifico sui principali indicatori di trading.
All’interno di questo video potrai toccare con mano quali sono i migliori indicatori per fare analisi tecnica consigliati oggi, come funzionano e come si utilizzano.
I principali temi trattati all’interno del videocorso sono:
- Selezione dei migliori indicatori;
- Suddivisione degli indicatori in 3 macro-categorie;
- Spiegazione dei due concetti: “Indicatori” ed “Oscillatori” con analogie e differenze;
- Live test dei migliori indicatori selezionati;
- Come scegliere le migliori piattaforme trading online per usare correttamente questi indicatori;
- Come disegnare sui grafici dei prezzi;
- Trustpilot e considerazioni finali.
Un altro videocorso molto interessante da seguire è quello pubblicato dal sito di riferimento Guidatradingonline.net sul suo canale Youtube, spazio social ricco di video-guide ed approfondimenti utili sul trading.
In questo videocorso di guidatradingonline.net vengono analizzati quali sono i migliori indicatori di trading efficaci e funzionanti, ovvero quelli maggiormente usati dai migliori esperti di analisi tecnica per individuare preziosi segnali di trading di acquisto o vendita. Da non perdere (con dimostrazione live test inclusa).
Piattaforme TOP con i migliori indicatori di trading integrati [Gratis]
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VANTAGGI:
- Trading Automatico
- Expert Advisor e Segnali
- Spreads bassi
- Social e CopyTrading
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- Intelligenza Artificiale
- App Gratis
- Zero commissioni
- Formazione avanzata
Andiamo ad approfondire le loro caratteristiche in modo più approfondito.
1. eToro
Iniziamo da eToro (visita il sito ufficiale). Questo broker possiede una piattaforma di proprietà particolarmente valida. Nella misura in cui l’offerta di eToro presenta caratteristiche uniche, il broker ha dovuto far riferimento ad una piattaforma costruita ad hoc per tener conto di ogni singolo dettaglio.
In particolar modo, infatti, come puoi vedere nell’immagine, il broker ti permette di passare facilmente tra il grafico (a cui applicare gli indicatori), alla sezione dedicata al Social Trading e al Copy Trading e alla scheda tecnica del titolo.
In particolar modo il Social Trading e il CopyTrader presentano opportunità interessanti per gli investitori alle prime armi. Grazie al Social Trading , infatti, gli utenti possono consultare direttamente la vasta community di traders che operano su eToro per ottenere consigli e suggerimenti su come applicare gli indicatori.
Il Copy Trading (scoprilo qui), invece, ti permette di investire anche nel mentre stai approfondendo la conoscenza degli indicatori sul conto demo. In che modo? Si tratta di uno strumento di trading automatico che ti permette di copiare le operazioni dei professionisti che operano sul broker, in modo da ricavare profitti proporzionali ai loro. Il tutto senza muovere un dito.
Leggi la recensione: eToro recensione e opinioni
2. Trade.com
Trade.com (visita il sito ufficiale) è un broker che, invece, crede nell’approccio tradizionale. La sua offerta, infatti, conta una moltitudine di materiali formativi più che adatti ad imparare ad applicare i principali indicatori di trading.
Registrandoti su Trade.com, infatti, potrai ricevere gratuitamente:
- E-book di trading;
- Video-lezioni;
- Corsi, sia di livello base che avanzato;
- Webinar periodici;
Il pacchetto formativo completo di Trade.com, inoltre, ti permetterà di approfondire non solo la conoscenza degli indicatori di trading ma anche degli altri aspetti dell’analisi tecnica e elementi di analisi fondamentale. Puoi approfondire l’argomento iscriviti a questo indirizzo: riceverai immediatamente 15 video-lezioni gratuite.
Leggi la recensione: Trade.com recensione ed opinioni
3. FP Markets
FP Markets (visita il sito ufficiale), invece, è un broker australiano che permette ai suoi utenti di scegliere tra ben 3 piattaforme di trading:
- MetaTrader 4 e 5;
- IRESS.
Le MetaTrader sono progettate dalla famosa MetaQuotes Software Corp. e sono tra le piattaforme trading più impiegate per fare trading online. Scegliendo una di queste potrai avere libero accesso alla libreria online di indicatori e Expert Advisor (EA) che la MetaQuotes mette a disposizione degli investitori.
La piattaforma trading IRESS, invece, è una piattaforma di nuova generazione che permette la personalizzazione completa del grafico, grazie al facile e intuitivo inserimento di trend line e altri elementi. Inoltre la IRESS garantisce tempi di esecuzione degli ordini ultra rapidi, risultando ideale per operazioni di trading intra-day particolarmente veloci.
Puoi scegliere se optare per le MetaTrader o la IRESS registrandoti su FP Markets.
Leggi la recensione: FP Markets recensione ed opinioni
4. IQ Option
IQ Option (visita il sito ufficiale) è anch’esso dotato di una piattaforma proprietaria. Si tratta di un broker che ha deciso di mettere al primo posto l’intuitività e la semplicità, realizzando una piattaforma di trading completa che permetta di accedere direttamente a:
- Sezione formativa, completa di oltre 139 video-tutorial;
- Conto demo o conto reale, intercambiabili con un solo click;
- Chat globale, alla quale partecipano tutti i trader attivi sul broker;
- Sezione news, con le ultime novità di mercato.
IQ Option, inoltre, è l’unico broker che permette di selezionare periodi pressoché istantanei, con periodi fino ad un minimo di 5 secondi l’uno. Questo ti permetterà di monitorare in tempo reale anche le micro evoluzioni di un titolo. Puoi provare questo aprendo un conto demo o direttamente un conto reale depositando 10€ in questa pagina.
Leggi la recensione: IQ Option recensione ed opinioni
Indicatori trading come funzionano
Il funzionamento degli indicatori di trading è semplice: si tratta di linee e forme tracciate sul grafico e che corrispondono a determinate formule specifiche che elaborano i dati relativi ad un titolo. Chi si intende di geometria o algebra può facilmente comprendere che un grafico di trading altro non è che un piano cartesiano, le cui coordinate sono date da valore e tempo.
Gli indicatori di trading sviluppano sul grafico calcoli specifici che prendono in considerazione relazioni tra i valori assunti da un titolo in lassi di tempo determinati. Questo permette all’investitore di prendere in considerazione aspetti altrimenti nascosti.
Dato che l’analisi tecnica si basa esclusivamente sui dati visibili sul grafico, essa necessita di prendere le proprie informazioni rilevanti da altri elementi che non siano le semplici candele rialziste o ribassiste.
Gli indicatori di trading permettono di trasformare le informazioni ricavate dallo storico delle quotazioni in dati funzionali alle previsioni future. Per questo motivo comprendere come interpretare correttamente le informazioni che questi comunicano è il segreto per ricavare profitti dal trading online.
Indicatori trading calcolo
Ti abbiamo detto che ogni indicatore di trading presenta una formula ben precisa. Ebbene, la maggior parte di quelli che possono essere trovati su una piattaforma di trading online sono troppo complessi per essere calcolati manualmente di volta in volta.
Per questo motivo la maggior parte degli indicatori di trading che applicherai ad un grafico ti vengono forniti automaticamente stesso dal broker. Alla base vi sono potenti software di calcolo che si occupano di fornirti in tempo reale tutti gli indicatori che richiederai di applicare al grafico.
Questo tuttavia non ti esonera dal conoscerne comunque le formule. Sebbene non dovrai procedere al calcolo, conoscere la formula di un indicatore ti permette di comprenderne al meglio il funzionamento. Comprendendo quali dati prende in considerazione e come li inserisce all’interno di una formula, infatti, ti permette di comprendere le potenzialità e i limiti di ciascun risultato.
🥇Migliori 15 indicatori trading: tipologie
Per maggior chiarezza di seguito ti proponiamo la lista dei principali indicatori di trading raggruppati secondo le 5 maggiori categorie:
- Trend;
- Volumi;
- Volatilità;
- Momentum;
- Completi.
Queste categorie individuano le caratteristiche di un titolo a cui fanno riferimento i risultati. Ad esempio, un indicatore di trend servirà a monitorare lo sviluppo dei trend di un titolo. Allo stesso modo un indicatore di momentum monitorerà la forza di ciascun trend.
In generale questa classificazione permette di individuare più facilmente l’indicatore a cui far riferimento, anche se, come vedremo, vi è una categoria in particolare che permette di ricavare tutte le informazioni utili a realizzare una previsione. Si tratta, per l’appunto, della categoria di indicatori completi.
3 principali indicatori di trend
Gli indicatori di trend permettono di individuare il trend di un titolo. Si tratta di strumenti essenziali per ogni trader proprio in quanto la riuscita di un investimento, per la maggior parte delle volte, dipende dalla capacità di prevedere correttamente il trend futuro.
I principali trend di mercato che puoi individuare sono:
- Rialzista, o bull, ovvero un periodo durante il quale il prezzo dell’asset tende a salire;
- Ribassista, o bear, durante il quale il prezzo tende a calare;
- Laterale, o di contrazione, in corrispondenza del quale il titolo orbita intorno ad un prezzo medio ben definito senza scostarsi significativamente da esso.
Parabolic SAR
Il Parabolic SAR (Stop And Reverse) è un indicatore di trend che si applica direttamente sul grafico del titolo, come puoi vedere nell’immagine tratta dal conto demo gratis offerto da eToro.
Si tratta, dunque, di punti che vengono collocati in corrispondenza di ciascuna candela e vanno a comporre il profilo del trend in atto.
- Se sono situati al di sotto del titolo individuano un trend rialzista;
- Se si collocano al di sopra del titolo, individuano un trend ribassista.
La distanza dei punti del Parabolic SAR dalle candele del grafico ti può dare un’idea approssimativa della volatilità e della forza del trend segnalato.
L’inversione di trend avviene quando una candela supera il valore indicato dal SAR nel periodo precedente. In occasione di questo superamento, il Parabolic SAR inverte la propria indicazione ed è proprio in corrispondenza di questo punto che è opportuno intervenire con un investimento.
Il valore del SAR in corrispondenza del quale si è verificata l’inversione diventa un importante indice per l’impostazione dello Stop Loss. Tuttavia attenzione. Si tratta di un difetto comune a molti indicatori di trend: in corrispondenza dei periodi di contrazione del mercato (o trend laterale), il Parabolic SAR come altri tende a lanciare falsi segnali!
Zig Zag e Ritracciamenti di Fibonacci
L’indicatore Zig Zag è uno strumento di trading molto particolare. Si tratta, infatti, di un indicatore di trend che si basa sulla Teoria delle Onde di Elliott. Secondo questa teoria, infatti, ogni trend di un titolo si compone di 8 movimenti: 5 principali e 3 conclusivi.
A sua volta, i movimenti principali si dividono in:
- 3 movimenti di tendenza;
- 2 movimenti di contro-tendenza, o movimenti correttivi;
Nel grafico sottostante, tratto dal conto demo di IQ Option, puoi vedere come l’indicatore Zig Zag permette di individuare le fasi di un trend rialzista delle azioni Amazon.
Applicare al meglio l’indicatore Zig Zag non è semplice e comporta l’impiego di un altro importante elemento grafico: i Ritracciamenti di Fibonacci. I Ritracciamenti di Fibonacci ti permetteranno di scoprire i livelli significativi per l’impostazione degli strumenti di gestione del rischio (Stop Loss e Take Profit) e, soprattutto, ti forniscono i dati necessari a verificare le informazioni provenienti dall’indicatore Zig Zag.
Per questo motivo i due vanno sempre combinati per ottenere il migliore dei risultati. Se i Ritracciamenti confermano i primi livelli dello Zig Zag, allora sarà facilissimo calcolare i livelli successivi con una precisione sufficiente a investire proficuamente.
In questo caso si tratta di un calcolo che dovrai fare manualmente, ma ti assicuriamo che spolverare un po’ delle tue conoscenze matematiche per l’occasione ti porterà ottimi risultai. Anche in questo caso, tuttavia, dovrai fare attenzione alle fasi di trend laterale. In occasione dei periodi di contrazione del mercato, infatti, lo Zig Zag perde gran parte della sua validità.
Medie Mobili
Le Medie Mobili sono uno degli indicatori che è essenziale apprendere. Si tratta di uno degli strumenti essenziali per fare analisi tecnica: facili da calcolare e da applicare, le Medie Mobili accomunano sia le operazioni dei principianti che dei professionisti.
Cercare di esaurire l’argomento sulle Medie Mobili è praticamente impossibile: queste sono alla base di innumerevoli strategie di trading e nel corso dei secoli ne sono state inventate innumerevoli varianti, ognuna con una propria utilità specifica.
Nell’immagine sottostante, tratta dal conto demo gratuito di eToro, ti abbiamo proposto una delle loro applicazioni più semplici e diffuse: la Doppia Media Mobile.
Si tratta di due medie mobili calcolate su periodi diversi e applicate allo stesso grafico. Come puoi vedere la Media Mobile a meno periodi aderisce meglio al grafico, mentre quella a più periodi tende a individuare il trend generale, a prescindere dai singoli movimenti correttivi.
In queste circostanze il loro immenso vantaggio è quello di fornire valori significativi per entrambi gli strumenti di gestione del rischio, lo Stop Loss e il Take Profit. La Doppia Media Mobile, inoltre, come puoi vedere in quest’altra immagine, ti permette di ricavare anche validi segnali di inversione di trend: ribassista nel primo caso e rialzista nel secondo.
Attenzione sempre e comunque alle fasi di trend laterale, tuttavia. In occasione di questi le Medie Mobili si limitano ad indicare il valore medio intorno a cui gravita il titolo.
Leggi anche: Cosa sono e come funzionano le medie mobili (tutte le tipologie)
3 principali indicatori di volume
Gli indicatori di volume sono ottimi se abbinati a indicatori di trend. Questi strumenti, infatti, ti permettono di monitorare le variazioni dei volumi di denaro mossi su un titolo e, in questo modo, di ricavare una previsione sulla potenziale forza di un trend.
Ovviamente un trend con volumi iniziali maggiori sarà più forte di un trend con volumi iniziali minori. Sapere questo ti aiuterà non solo a capire quando conviene investire e quando no, ma anche a equilibrare i livelli di Take Profit.
In occasione di un segnale a cui si accompagnano volumi elevati, infatti, è lecito pretendere profitti maggiori. Se i volumi, invece, sono in calo, allora bisogna muoversi con maggior prudenza.
Volume Oscillator
Si tratta di uno dei più semplici indicatori di volume. Il calcolo necessario a ottenerlo, infatti, è molto elementare e consiste nell’effettuare la differenza tra due medie mobili, una calcolata su un numero minore di periodi e una, invece, calcolata su un numero maggiore di periodi. In questo modo si riesce, come puoi vedere nel grafico tratto dal conto demo gratuito di IQ Option, a monitorare l’evoluzione dei volumi su un determinato titolo.
Se, infatti, le due medie mobili presentano una direzione simile, allo stesso modo anche i volumi riportati saliranno (trend definiti portano sempre a volumi in aumento). Non appena la media mobile a meno periodi, invece, cambierà direzione gli investitori inizieranno a chiudere le loro posizioni e, di conseguenza, i volumi si abbasseranno. Si tratta di un principio semplice ma efficace.
Il nostro consiglio è di applicare il Volume Oscillator insieme a indicatori di trend come il Parabolic SAR.
Accumulation/Distribution (A/D)
L’indicatore di Accumulazione/Distribuzione, detto anche A/D, si basa sulle variazioni di prezzo e volume di un titolo. Sul grafico, come puoi vedere dall’immagine tratta dal conto dimostrativo gratuito di IQ Option, appare come una linea sinuosa che si sviluppa in parallelo al titolo.
Monitorando il rapporto tra le oscillazioni di prezzo e i volumi di trading su un titolo, può accadere che le variazioni dell’A/D non corrispondano direttamente a quelle del titolo, motivo per cui viene sempre usato in coppia con le Medie Mobili.
Risulta essere molto utile a monitorare le fasi di un trend dominante in quanto permette di comprendere quando questo prenderà il volo. Solo quando, infatti, sia i prezzi che i volumi sono in rialzo allora l’A/D assumerà una direzione ben definita. È proprio in occasione di questi eventi che è opportuno investire.
Weis Wave Volume (WWV)
L’indicatore WWV, o Weis Wave Volume, è particolarmente impiegato per monitorare la periodicità delle variazioni di volume nel tempo di un titolo. Di fatto si tratta di un indicatore sufficientemente atipico in quanto la progressione delle “onde” che lo costituiscono di fatto vanno a seguire fedelmente i movimenti di trend e ne indica i volumi che vi si associano.
Il WWV permette di ricavare informazioni estremamente utili circa i volumi di ciascun trend e, di conseguenza, prevedere con particolare precisione le inversioni di trend.
Come puoi vedere nell’immagine tratta dal conto prova gratuito di di IQ Option, le Weis Wave Volume applicate alle azioni Beyond Meat ne monitorano attentamente i volumi per singolo movimento.
Questo permette di determinare la tipologia di investimenti che viene eseguita sul titolo e comprendere bene la forza e le prospettive future di ciascun movimento. In particolar modo il WWV permette di individuare i segnali di inversione confrontando tra loro le varie “onde” e le ampiezze che riescono a raggiungere.
Leggi anche: Cos’è e come funziona l’indicatore Weis Wave Volume
3 principali indicatori di volatilità
Gli indicatori di volatilità sono molto utili per determinare alcuni momenti particolarmente significativi di un titolo, come i pullback o i breakout. La volatilità, infatti, è la capacità di un titolo di coprire, in un periodo di tempo delimitato, una certa ampiezza di prezzo. Questa si calcola facendo la differenza tra i massimi e i minimi toccati in una unità di tempo dal titolo.
Non sempre a volatilità elevata viene a corrispondere un trend dominante, questo è vero, ma combinando l’osservazione del grafico con questa classe di strumenti è possibile ricavare ottimi segnali di trading. Se la volatilità, infatti, è in aumento e le candele di un titolo presentano un corpo molto pronunciato e ombre corte, allora si ha un’opportunità di investimento.
Bande di Bollinger
Le Bande di Bollinger sono uno degli indicatori di volatilità maggiormente diffusi e a buona ragione. Come puoi vedere nell’immagine tratta dal grafico del conto demo gratuito di eToro, infatti, le Bande di Bollinger non permettono solo di individuare la volatilità di un titolo ma anche e soprattutto i livelli di Supporto e Resistenza di un titolo.
In questo modo ti permettono di ricavare tutte le informazioni utili a realizzare un investimento completo, fornendoti i dati che ti servono per impostare l’ordine di Stop Loss e il Take Profit.
La volatilità viene ricavata dall’ampiezza delle Bande (ovvero dalla distanza tra il livello superiore e quello inferiore). In questo modo è possibile individuare facilmente le fasi di trend laterale e la gabbia di prezzo entro cui il titolo si sviluppa.
Non appena la volatilità inizia a crescere si ottiene un importante segnale di Breakout. Facendoti aiutare da un indicatore di volume o di trend potrai, inoltre, ricavare le informazioni necessarie a prevedere la tipologia e la forza del trend in questione.
Tuttavia attenzione: le Bande di Bollinger spesso lanciano falsi segnali, o “bolle di volatilità”, particolarmente comuni su asset come le criptovalute. Qui sotto puoi vederne un esempio con il Bitcoin:
Questi eventi sono imprevedibili e possono portare a commettere l’errore di investire frettolosamente. Riconoscere le “bolle di volatilità” è semplice: queste vengono aperte solitamente da una sola unica candela, seguita da una candela di direzione opposta.
- Recensione completa: Cosa sono e come si usano le Bande di Bollinger
Standard Deviation
Lo Standard Deviation è un altro importante indicatore di volatilità. Parlando di bolle di volatilità, nulla come lo Standard Deviation permette di individuarle con facilità. Come puoi vedere nell’immagine tratta dal grafico del conto demo gratis con il broker eToro, infatti, la differenza tra la volatilità di un trend definito e di una bolla è palese.
Nel primo caso, infatti, si ha una crescita progressiva, seguita da un’altrettanto morbida decrescita. Nel secondo caso, invece, la linea presenta un chiaro spigolo e assume una curva molto simile ad un semicerchio (una bolla, per l’appunto).
In ogni caso la Standard Deviation è particolarmente utile per ricavare i livelli di Stop Loss e Take Profit di un investimento. Essa, infatti, tiene conto del valore della volatilità e, dunque, dà un’idea precisa sulla potenzialità del titolo di coprire determinati intervalli di prezzo.
A volatilità elevate, dunque, possono essere fatti corrispondere valori più generosi per la gestione del rischio: se il trend è confermato, il titolo presenta le giuste potenzialità per crescere significativamente il proprio valore. Al contrario, è opportuno valutare attentamente se vale la pena o meno investire.
Canali di Donchian
I Canali di Donchian sono un indicatore che spesso non viene considerato dagli investitori in virtù della sua apparente somiglianza con le Bande di Bollinger. Si tratta, tuttavia, di una somiglianza solo apparente. Questo particolare indicatore, infatti, a differenza delle Bande di Bollinger presenta una formula di calcolo statica, elaborata sulla base di un numero di periodi che può essere scelto al momento dell’applicazione dell’indicatore.
Questo cosa comporta?
A differenza delle Bande di Bollinger, i Canali di Donchian sono meno soggetti a falsi segnali come le bolle di volatilità e permettono di ricavare comunque segnali e livelli validi per reagire a queste situazioni. Sotto questo punto di vista, operare con i canali di Donchian permette di ricevere segnali di ingresso sul mercato più precisi.
Lo svantaggio?
Come puoi vedere nell’immagine sottostante, tratta dal grafico del conto demo gratis di eToro, abbiamo sovrapposto i due indicatori (Bollinger in nero e Donchian in rosso).
Ebbene, la formula statica dei Canali di Donchian permette di ricevere segnali di ingresso più precisi ma di non tener conto di numerose micro-variazioni nel mentre. Per questo motivo se si vuole operare con strategie sul breve periodo, i Canali potrebbero non essere la soluzione migliore. Restano, tuttavia, un indicatore importantissimo da padroneggiare.
Recensione completa: Cosa sono e come si usano i Canali di Donchian
3 principali indicatori di momentum
Gli indicatori di momentum, come ad esempio il RSI (Relative Strength Index), sono tra gli strumenti più utili in assoluto per confermare o meno un segnale di ingresso sul mercato. Questi, infatti, permettono di monitorare la velocità di sviluppo dei prezzi in un determinato momento e, per questo motivo, di ricavare una stima sulla potenzialità di un trend.
Naturalmente il momentum di un trend sarà maggiore all’inizio e minore alla sua conclusione, tuttavia la variazione dell’indicatore stesso permette di individuare il rischio connesso ad un particolare segnale di ingresso e la forza latente di un trend nascente.
Gli indicatori di momentum si contraddistinguono per la capacità di individuare le zone di iper-comprato e iper-venduto di un titolo. Ciò ti sarà più chiaro andando ad analizzare i 3 più famosi indicatori di momentum:
Commodity Channel Index (CCI)
Il Commodity Channel Index, detto anche indicatore CCI, è un altro indicatore di momentum particolarmente utile se abbinato alle Media Mobili. Il CCI, infatti, si compone di una linea che si sviluppa entro una scala numerica che va da 100 a -100.
Questa scala numerata permette di individuare 4 situazioni significative:
- Iper-comprato, per valori superiori a 100. In questa situazione bisogna stare attenti perché potrebbe presentarsi un’inversione di trend non appena la linea scende sotto il valore 100;
- Comprato, per valori che vanno a 0 a 100. Si tratta della situazione ideale per comprare;
- Venduto, per valori che vanno da 0 a -100. In questo caso il titolo si presta alla vendita al ribasso;
- Iper-venduto, per valori inferiori a -100. Anche in questo caso si può presentare una inversione di trend.
Dicevano che l’indicatore CCI è particolarmente indicato per essere abbinato alle Medie Mobili. La combinazione è favorita dal fatto che le Moving Averages svolgono una importante funzione di verifica dell’indicatore CCI, evitando di incorrere in falsi segnali. Nell’immagine sottostante, tratta dal conto demo gratis con il broker eToro, puoi vedere come si presenta il Commodity Channel Index sul grafico.
Leggi anche: Cos’è e come funziona l’indicatore CCI
Williams Percent Range (W%R)
Si tratta di un oscillatore stocastico con una formula leggermente modificata in modo che aderisca maggiormente alle micro-variazioni subite dal titolo anche in periodi di breve durata. Il Williams Percentage Range (W%R), è molto utile in quanto restituisce informazioni sulle variazioni anche all’interno delle zone di iper-comprato e iper-venduto. Si tratta di un indicatore che, come puoi vedere dal grafico del conto dimostrativo gratis di eToro, riesce a dare il massimo di sé se impiegato insieme alle Medie Mobili.
Queste, infatti, correggono i falsi segnali che possono provenire dal W%R e permettono di evitare significativi errori. Nel caso specifico, applicati alle azioni Unicredit, questi due indicatori permettono di cavalcare appieno il trend ribassista successivo all’apprezzamento del titolo. Nella zona evidenziata, infatti, le azioni Unicredit affrontano un breve periodo di compressione dei prezzi.
Il W%R si mostra in aumento e questo potrebbe indurre i più inesperti a chiudere la propria posizione. In realtà si tratta di un importante momento di accumulazione. Il titolo Unicredit, infatti, si sta per preparare ad un successivo ribasso. Come capirlo?
Osserva bene l’immagine. Quale movimento si impone come trend correttivo, a bassa volatilità?
Le candele ribassiste sono caratterizzate da corpo e ombra poco pronunciate. Questo vuol dire solo una cosa: il trend dominante continua ad essere quello rialzista, come confermato dal fatto che la Media Mobile funge da livello di Supporto all’intero sviluppo di trend laterale.
Leggi anche: Cos’è e come funziona l’indicatore Williams Percentage Range
DeMarker
Tra gli indicatori di momentum, il DeMarker è probabilmente quello che risulta essere maggiormente utile ad una strategia di investimento buy’n’sell. Questo particolare indicatore, infatti, non si limita semplicemente a fornire segnali di ingresso sul mercato ma permette anche di ricavare segnali di uscita e immediati segnali di ingresso successivi.
Grazie ad un calcolo sufficientemente complesso, infatti, questo indicatore risponde all’esigenza di proporre un modello operativo potenzialmente continuo. Non a caso numerosi trader con più esperienza hanno preso l’indicatore DeMarker come base per la programmazione di Expert Advisor per le MetaTrader di FP Markets.
Ma in che modo è possibile? Ebbene, spostiamoci sul grafico del conto demo gratuito col broker IQ Option:
Come puoi vedere anche in questo caso sono indicati i due livelli che delimitano le fasi di iper-comprato (80) e iper-venduto (20). Con il DeMarker, tuttavia, diversamente dagli altri indicatori di momentum, si ricava un segnale di ingresso sia quando l’oscillatore entra sia quando esce da questi due livelli.
Ex. Si apre una posizione long sulle azioni Amazon quando l’oscillatore supera il valore 20. La posizione long viene poi chiusa non appena vi è il superamento del valore 80. Quando, poi, l’oscillatore scende sotto il valore 80, allora si apre una posizione short, che viene chiusa quando scende sotto il valore 20. Questa è la regola generale.
3 principali indicatori completi
Vogliamo farti una iniziale precisazione: non esiste una classe “ufficiale” di indicatori completi, ma si tratta di un riconoscimento ufficioso. Vi sono, infatti, alcuni indicatori che i trader impiegano anche da soli e i cui segnali non necessitano di conferma. Questa tipologia di indicatori fornisce, di fatto, tutte le informazioni necessarie a realizzare un investimento che comprenda anche una buona gestione del rischio. Come vedrai, due di questi sono veri e propri indicatori.
Il terzo non è altro che un calcolo per individuare i livelli di Supporto e Resistenza. Tuttavia l’importanza di questi livelli nel trading online è capitale, motivo per cui abbiamo voluto inserirlo nella nostra classifica.
Nuvole di Ichimoku
Le Nuvole di Ichimoku sono entrate nella leggenda come uno degli indicatori più intricati da leggere ma, allo stesso tempo, più completi. L’idea di fondo è semplicemente brillante. La loro realizzazione è costata a Goichi Hosoda (noto con lo pseudonimo di Ichimoku Sanjin) ben 30 anni di studio. Si tratta di un indicatore che si compone di ben 5 linee diverse:
- Tenkan Sen, media mobile semplice a 9 periodi;
- Kijun Sen, media mobile semplice a 26 periodi;
- Senkou span A, una media mobile semplice calcolata sulla base della Tenkan Sen e della Kijun Sen degli ultimi 26 periodi, traslata di 26 periodi in avanti;
- Senkou span B, media mobile calcolata sulla base dei valori della Tenkan Sen e della Kijun Sen degli ultimi 52 periodi, e traslata in avanti di 26 periodi;
- Chikou span, o lagging span, calcolata sulla base dei prezzi di chiusura e traslata indietro di 26 periodi.
Potrebbe sembrare un insieme di linee casualmente posizionate e calcolate, ma le Nuvole di Ichimoku hanno alla base la comprensione delle nozioni di alcune tra le più complesse teorie finanziarie:
- Del tempo;
- Dei movimenti ad onda;
- Dei target price;
Come puoi vedere dall’immagine tratta dal conto demo gratis di eToro, si tratta di un indicatore che investe tutto il grafico:
Le Nuvole di Ichimoku sono considerate un indicatore completo in quanto forniscono informazioni su volatilità (ampiezza delle nuvole), trend (posizione delle nuvole e delle medie mobili) e sui livelli di Supporto e Resistenza.
Leggi anche: Cosa sono e come funzionano le Nuvole di Ichimoku
SMI, Stochastic Momentum Index
Detto anche SMI Ergodic, lo Stochastic Momentum Index si compone di un oscillatore stocastico calcolato in modo da essere più preciso e affidabile rispetto agli oscillatori tradizionali come ad esempio il W%R. Inventato da William Blau, l’SMI integra al suo interno anche una Media Mobile Esponenziale calcolata su 10 periodi.
L’intuizione di Blau si è rivelata semplicemente geniale: attraverso il calcolo di un oscillatore più preciso e l’integrazione di una EMA a 10 periodi, infatti, si ottiene un indicatore che ha ragione di tutti quei falsi segnali che i due indicatori, presi singolarmente, producono.
La EMA permette di distinguere, all’interno della fase di iper-comprato o iper-venduto, il preciso momento di chiusura di una posizione. Allo stesso tempo l’intersezione con l’oscillatore le permette di fornire segnali di ingresso decisamente più precisi e attendibili.
Se tieni conto che è molto semplice da leggere puoi comprendere perché abbiamo deciso di includerlo nella classe di indicatori completi. Qui sotto puoi vedere un esempio sulle azioni ENI tratto dal conto demo gratis di eToro:
Come puoi vedere i punti di ingresso e di uscita di ciascuna operazione sono molto chiari.
Pivot Points
Dulcis in fundo, i Pivot Points. Come ti abbiamo anticipato, non si tratta di un vero e proprio indicatore ma di livelli di prezzo individuati sul grafico grazie a formule facili da calcolare.
Ovviamente ne esistono innumerevoli varianti ma nella versione standard i Pivot Point si presentano così: trattandosi di livelli di prezzo personalizzati in base ai risultati di un titolo, i Pivot Points risultano essere adatti anche ad asset particolari come le criptovalute (nel caso specifico il Ripple).
Non tutti i broker li forniscono: l’immagine è stata tratta dal conto dimostrativo gratuito di eToro. Il broker ti mette a disposizione anche una delle varianti più famosa, i Pivot Point di Fibonacci. Ma perché sono così importanti?
Ebbene, dal grafico puoi vedere che ti permettono di individuare ben 7 livelli significativi:
- Resistenza 1, 2 e 3, le quali segnano i livelli indicativi per un trend rialzista;
- Pivot Centrale, ovvero il prezzo medio intorno al quale gravita il titolo;
- Supporto 1, 2 e 3, i quali segnano i livelli indicativi per un trend ribassista.
Grazie ai Pivot Point puoi realizzare investimenti in maniera quasi automatica: alcuni di questi potrebbero risolversi in perdite, ma la maggior parte ti porteranno profitti. Il loro valore sta proprio nella cieca obbedienza ad una delle regole fondamentali del trading online “perdi poco e vinci molto”.
Nell’immagine che segue ne puoi vedere un esempio pratico:
Il rimbalzo sul Pivot Centrale dopo un periodo di contrazione ci fornisce un valido segnale di ingresso. Si apre una posizione long posizionando lo Stop Loss in prossimità del Pivot Centrale e il Take Profit in prossimità della Resistenza 3. In 3 giorni e mezzo si è conclusa una transazione proficua su Ripple (XRP)!
Leggi anche: Cosa sono e come funzionano i Pivot Point
Indicatori di trading: le opinioni di investitori e utenti
Adesso che ti abbiamo proposto la nostra lista dei 15 principali indicatori di trading è opportuno fare una summa generale aggiungendo alcune indicazioni.
È opinione diffusa tra i professionisti del trading online, infatti, seguire alcune regole ben precise nell’applicazione degli indicatori di trading:
- Non inserire troppi indicatori: nulla è dannoso come un grafico reso illeggibile;
- Usare solo indicatori che si conoscono: se non si sanno interpretare le informazioni ricavate da un indicatore è meglio non impiegarlo affatto;
- Essere prudenti: piuttosto che rischiare con un segnale dubbio è decisamente più saggio (e più proficuo) non operare affatto.
Si tratta di consigli che chiunque abbia fatto esperienza reale di trading può tranquillamente confermare. Spesso le opinioni dei traders principianti sono pilotate da esempi limite, di investitori che hanno sbancato rischiando audacemente. Ebbene, si tratta di casi limite. Ne capita uno ogni miliardo di operazioni svolte sui mercati finanziari. Le possibilità che accadano sono dello 0,00009%.
Considerazioni finali
In conclusione, fare trading online significa inserire nel proprio bagaglio di conoscenze un certo numero di indicatori che possono aiutarti a venire a capo di numerose situazioni.
Analizzare un titolo finanziario non è sempre semplice: far riferimento a indicatori di vario tipo può aiutarti notevolmente a discernere le vere opportunità da quelle false.
Quando ti troverai dinanzi a vere opportunità, inoltre, gli indicatori di trading ti permetteranno di rilevare tutti i livelli utili a curare ogni aspetto del tuo investimento. Per questo motivo ti ribadiamo che è essenziale affidarsi a piattaforme certificate e regolamentate, come IQ Option, Trade.com, FP Markets e eToro. Detto questo, non ti resta che metterti alla prova!
Indicatori di Trading: domande e risposte comuni
Qui di seguito puoi trovare le domande e le risposte più comuni sui forum che trattano di indicatori di trading:
Cosa sono gli indicatori di trading?
Gli indicatori di trading sono strumenti indispensabili per realizzare una buona analisi tecnica. Padroneggiare questi strumenti è indispensabile per investire consapevolmente.
Come ottenere indicatori di trading?
Tutti i principali broker permettono agli utenti di scegliere tra una selezione più o meno vasta di indicatori di trading. Attenzione tuttavia: accertarsi che il broker è regolamentato e possiede una licenza di trading. In caso contrario non si ha alcuna garanzia sulla qualità degli indicatori.
Come imparare ad usare gli indicatori di trading?
Stesso i migliori piattaforme di trading online permettono di fruire di materiale formativo al riguardo. Per il resto dipende tutto dalla pratica: per questo motivo è consigliato spendere tempo sul conto demo prima di rischiare denaro reale.
Quanti indicatori bisogna imparare?
Non esiste un numero fisso. Dipende tutto dlle proprie capacità di apprendimento, dalla propria memoria e dal tempo che si ha a disposizione. Per un principiante vanno anche bene un paio di indicatori per categoria.
Migliori piattaforme trading per usare gli indicatori?
Le migliori piattaforme trading per usare gli indicatori analitici illustrati in questa guida sono: eToro, FP Markets attraverso Metatrader o IRESS Platform e la piattaforma proprietaria del broker IQ Option.
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