L’ATX, acronimo di “Austrian Traded Index”è il benchmark fondamentale per la Borsa austriaca. Nonostante si tratti di una realtà piccola, da intendere in senso territoriale, presenta delle chicche in ambito finanziario che si rivelano notevoli per diversi investitori.
Probabilmente, per molti suonerà insolito investire sull’ATX, un Indice appartenente ad un paese di cui si conosce ben poco. In verità, integrando esclusivamente 20 società, di cui si vedrà l’enorme portata che esercitano sul territorio, potrebbe rivelarsi una scelta interessante per svoltare nella propria attività finanziaria.
Naturalmente, non si può estrapolare il pieno potenziale di un bene quotato sul mercato se non si inizia col piede giusto. Ciò significa che, non ci si occuperà solo di presentare un dettagliato studio dell’ATX, ma di presentare anche le modalità di investimento più adatte per trarne il meglio. Nello specifico, si tratterà di trading on-line: un’attività finanziaria innovativa, ma soprattutto accessibile anche da piccoli investitori indipendenti.
Indice di Borsa ATX – Caratteristiche introduttive:
🌏Nazionalità: | Austria🇦🇹 |
📆Anno: | 1991 |
🌈Composizione: | 20 società ponderate per il prezzo |
📢Codice: | ATX |
📉Min. 12 mesi: | 1622,95 |
📈Max 12 mesi: | 3244,63 |
💰Come comprare: | acquisto reale (DMA) o strumenti derivati (CFD) |
🔍Dove comprare: | eToro, Trade.com, FP Markets |
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Austrian Traded Index: cos’è e come funziona?
L’indice di borsa austriaca ATX – Austrian Traded Index – appartiene ad una delle Borse valori più antiche del mondo: quella di Vienna, fondata nel 1771 per volontà dell’imperatrice Maria Teresa D’Austria. Risulta interessante sapere che l’Austria gestisce anche la Borsa di Praga e fornisce dei servizi per favorire i mercati appartenenti a Budapest, Lubiana e Zagabria.
Come già accennato, l’ATX viene istituito nel 1991, in risposta ad una maggiore liberalizzazione e cooperazione tra le Borse appartenenti all’UE. Dunque, non si può non notare che il mercato austriaco abbia fatto da collante per questi lunghi anni, in cui l’Europa ha vissuto dei cambiamenti evidenti anche in ambito finanziario.
L’ATX è un indice di Borsa che nasce come punto di riferimento per comprendere l’andamento dell’economia austriaca, contenendo i 20 titoli dalla capitalizzazione di mercato più elevata. Nello specifico, si tratta di un Indice price weighted: ogni compagnia inclusa costituisce una piccola porzione del valore totale del paniere.
Dunque, il peso di ciascuna società è legato al prezzo delle azioni, piuttosto che al flottante o altri fattori come la market cap. Un esempio di price weighted è fornito da uno degli indici di Borsa più apprezzati al mondo: il Dow Jones Industrial Average.
Come per ogni asset del genere, anche l’ATX viene sottoposto a revisioni due volte l’anno: nel mese di settembre e di marzo. Si tratta di un lavoro fondamentale per rimpiazzare, eventualmente, quei gruppi che potrebbero compromettere la liquidità dell’indice. Anche se, bisogna specificare che l’apposita commissione prevede la sostituzione di un massimo di tre società per volta.
Si parla di liquidità, ma bisogna introdurre un altro concetto chiave da approfondire in seguito: la composizione dell’Austrian Traded Index è così ben variegata che propone interessanti soluzioni di diversificazione, valide soprattutto per coloro che sono in cerca di un maggior equilibrio tra rischi e profitti.
Investire nell’Austrian Traded Index: trading CFD o investimenti DMA
Dopo aver compreso l’argomento delle guida, bisogna incamminarsi verso un altro aspetto fondamentale per investire correttamente: qual è la soluzione migliore per negoziare sull’indice di riferimento austriaco?
La risposta più rapida e che, attualmente, gode del favore di migliaia di investitori in tutto il mondo ricade sul trading on line. In breve, si tratta di un’attività di compravendita da poter gestire autonomamente da casa, iniziando persino con piccole somme.
Tra i principali vantaggi del trading, rientra la possibilità scegliere personalmente come accedere ad un asset di mercato.
Prima di tutto, si potrà fare trading CFD, investendo attraverso strumenti finanziari derivati tecnicamente conosciuti come “Contracts for Difference”. Operando in questa direzione, si potrà speculare su un asset senza possederlo direttamente, generando profitti dalle frequenti ma brusche variazioni di prezzo riportate sul mercato.
In verità, il vantaggio principale da ricavare quando si fa trading con CFD riguarda l’opportunità di guadagni bilaterali: si potrà investire al rialzo, oppure procedere con la vendita allo scoperto.
Nel secondo caso, ci si sta riferendo ad un’operazione tanto semplice quanto immediata, che non richiede l’acquisto previo dell’asset. Procedendo in questa direzione, i traders potranno provare a registrare risultati positivi anche nel caso in cui i mercati sembrassero poco favorevoli.
Per riassumere, i CFD offrono condizioni di trading flessibili, che si adattano bene a qualsiasi mercato e ad ogni tipologia di traders.
Per coloro che, invece, vorrebbero investire secondo modalità tradizionali ma pur sempre all’avanguardia, c’è il trading DMA. L’acronimo sta per “Direct Market Access”, dunque implica la possibilità di possedere direttamente l’asset scelto. Di conseguenza, per investire in Borsa, con un accesso diretto al mercato si diventerà soci effettivi del gruppo. In più, sono previsti dividendi annuali nel caso in cui la società li emettesse.
In questa situazione, ci si rivolge maggiormente a traders che operano in long, i quali hanno ben chiari i rischi legati ad investimenti diretti: si potrà investire solo al rialzo. Quindi, ci sarà un legame tra capitale investito e rendimenti possibili: si registrerà un rialzo solo nel caso in cui anche il valore dell’asset scelto aumenterà.
Entrambe le soluzioni prevedono la presenza di un intermediario finanziario; ruolo ricoperto dai broker di mercato. Quando si opta per il trading DMA, il broker opera seguendo la scia della “migliore esecuzione”, piazzando l’ordine dei propri utenti quando il mercato offre situazioni propizie per dare una svolta ai propri investimenti finanziari.
Dove investire sull’Austrian Traded Index: piattaforme consigliate
VANTAGGI:
- Trading Automatico
- Expert Advisor e Segnali
- Spreads bassi
- Social e CopyTrading
VANTAGGI:
- Intelligenza Artificiale
- App Gratis
- Zero commissioni
- Formazione avanzata
Purtroppo, si rende necessario un paragrafo riguardante la scelta delle piattaforme da utilizzare per fare trading online: le truffe non sono estranee al settore.
Per tale motivo, si possono riassumere i criteri basilari per scegliere la piattaforma migliore con cui accedere ai mercati finanziaria. Tra questi, bisogna ricordare:
- regolamentazioni e autorizzazioni: si tratta del primo requisito che attesta la professionalità di un broker. Autorità come la CySEC e la CONSOB sono sorte appositamente per garantire una tutela dei diritti dei traders stessi;
- Commissioni di trading: il trading non comporta commissioni o costi aggiuntivi. Di norma, viene applicato solo uno spread, cioè il divario tra prezzo iniziale e finale di un asset. Si tratta di una somma ovviamente irrisoria, che non limiterà le proprie possibilità di investimento;
- intuitività e chiarezza: un servizio di trading valido viene sempre realizzato in modo che qualsiasi utente possa usufruirne senza riscontrare eccessive difficoltà da un punto di vista operativo.
Naturalmente, dopo aver verificato ciò, si potrà scegliere il broker in base a delle esigenze soggettive e direttamente legate alle proprie capacità. Partendo da questo, si proseguirà con una breve menzione alle migliori piattaforme per investire sull’indice austriaco ATX.
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eToro
Primo della lista è il broker eToro (qui per il sito ufficiale). In breve, si tratta di un indiscusso leader che domina il settore da anni, proponendo dei servizi di trading affidabili, regolamentati ed esenti da commissioni. I numerosi utenti che detiene sono dovuti all’introduzione di funzioni tanto innovative quanto di supporto per utenti inesperti, quali:
- Social Trading: eToro nasce come prima piattaforma funzionante come un social network, ponendo quindi al centro di tutto l’interazione tra gli utenti. Di conseguenza, si potranno ottenere immediate previsioni di Borsa da traders già esperti, nonché consigli ed opinioni in tempo reale;
- Copy Trading: funzione brevettata e ovviamente gratuita, consente di fare del trading automatico. Basterà selezionare i popular investor che si preferiscono e, successivamente, la piattaforma riporterà i risultati da loro ottenuti sul proprio profilo.
Il broker in questione offre un duplice servizio di brokeraggio: si potrà negoziare sui titoli più promettenti di mercato sia in modalità reale (DMA) che mediante CFD. Puoi fare trading azionario gratuitamente qui se hai intenzione di lanciarti direttamente nel mondo della Borsa.
Per prendere visione di tutto ciò in prima persona, oppure per testare le strategie elaborate, basterà aprire un conto demo gratis e senza vincoli.
Leggi la guida al broker:
- Recensione completa sul broker: eToro recensioni ed opinioni
FP Markets
FP Markets (qui per il sito ufficiale) merita una posizione nella classifica tra le proposte di trading più interessanti, sicure ed innovative degli ultimi tempi. In effetti, è una piattaforma che si rivolge tanto a traders professionisti che agli albori di tale attività.
Bisogna immediatamente sottolineare la presenza di materiali didattici accessibili gratuitamente, utili per coloro che necessitano di porre le basi per un trading online consapevole e vincente. Inoltre, ci sono numerosi strumenti di analisi finanziaria, di cui avvalersi per affrontare con maggior sicurezza sia l’analisi tecnica che fondamentale degli asset scelti.
Scopri qui la proposta di FP Markets se ti interessa testare questi strumenti.
Il fiore all’occhiello di FP Markets è la possibilità di selezionare la piattaforma con cui operare:
- MetaTrader 4/5: la più nota del settore, che si adatta principalmente a traders già abili. Consta di expert advisor e diversi strumenti per fare trading algoritmico, combinando rapidità e sofisticazione;
- IRESS: piattaforma propria, gode del favore di utenti alle prime armi. In effetti, l’interfaccia cambia in base all’asset scelto: nel caso di indici come l’ATX, si accederà a tutte le funzioni utili per tenere sotto controllo l’andamento del mercato ed agire di conseguenza.
Anche in questo caso, FP Markets offre l’opportunità di investire con CFD, oppure in modalità pure (DMA). Per poter verificare in prima persona la qualità dei servizi offerti, basterà aprire un conto demo gratuito. Visita questo indirizzo per ottenere immediatamente un conto FP Markets e provare queste piattaforme di trading.
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Trade.com
Ultimo (ma non ultimo) il broker Trade.com (qui per il sito ufficiale). Da anni, si rivela una delle prime scelte per novizi traders data la concreta affidabilità dei servizi offerti, nonché il supporto costante fornito agli utenti. In primis, si sottolinea l’allettante offerta di trading azionario: a zero spese, si potrà investire sia in CFD che in DMA persino sulle IPO delle società più attese in Borsa.
In più, la piattaforma prevede un’area didattica ricca di materiali come: glossario, e-book e video-lezioni divise per livello. Il tutto, naturalmente a titolo gratuito e, non a caso, l’attuale offerta di Trade.com rientra tra le più valide del momento. Scarica qui il tuo pacchetto formativo e comincia a imparare come fare trading online.
L’accessibilità è un’ulteriore caratteristica che contraddistingue il broker in questione: oltre il conto demo, si potrà aprire un conto di trading reale con un deposito minimo di soli 100 euro. Per aprire un conto di trading, compila il modulo in questa pagina.
Leggi la guida al broker:
- Recensione completa sul broker: Trade.com recensioni ed opinioni
Austrian Traded Index: analisi completa del titolo
Dopo esserci concentrati sulle modalità per investire sull’indice in questione, si può giungere al fulcro della guida: lo studio dell’Austrian Traded Index. Nello specifico, ci si baserà su due discipline essenziali nel trading online:
- Analisi tecnica: studio di rendimenti passati, attraverso dati e statistiche ottenuti da appositi grafici di trading, per definire i più probabili movimenti di un asset sul mercato;
- Analisi fondamentale: studio di elementi di natura microeconomica e macroeconomica che esercitano un’influenza tale da causare variazioni di prezzo sul mercato. Inoltre, è utile per conoscere le prospettive future del bene su cui negoziare.
E’ naturale che tali aspetti possano spaventare i traders alle prime armi; ragion per cui è consigliabile iniziare da un conto di prova gratuito, con cui mettersi alla prova senza correre rischi.
Un’ulteriore precisazione necessaria è che, i più esperti, consigliano di fondare le proprie operazioni sui mercati affiancando lo studio di entrambe le analisi: è il modo migliore per avere un quadro completo di come l’ATX possa comportarsi in futuro, soprattutto sul medio/lungo periodo.
Analisi fondamentale Austrian Traded Index
Riprendendo il discorso dell’analisi fondamentale, è ora di applicare tale disciplina all’indice di cui si sta trattando nella guida: l’Austrian Traded Index. Nello specifico, si vuole porre l’accento su quelle variabili (costanti) che possono influenzare l’indice austriaco. In linea generale, si tratta di informazioni facilmente ricavabili, soprattutto se si opera con il supporto di un calendario economico e si resta aggiornati sulle principali news internazionali.
Nello specifico, si forniranno dettagli circa i dati storici dell’ATX, sino a trattare dei fattori specifici che ne provocano fluttuazioni di valore. Lo scopo di tutto ciò è offrire una panoramica più ampia di uno di quei paesi ancora poco considerati da un punto di vista finanziario.
Austrian Traded Index: quotazioni e dati storici
Come già affermato, l’ATX viene istituito nel 1991, divenendo il benchmark principale per l’Austria. Inizia con un valore di 1.000 punti, ma già l’anno successivo mostra qualche difficoltà: tocca un valore di 682,94 punti, registrando un primo minimo storico.
Da sempre, si è dimostrato un asset altalenante, variando fasi al rialzo con tendenze ribassiste, evidenti ma brevi. Nel 2008, poco prima della crisi economica mondiale, l’ATX raggiunge il massimo storico di 5.000 punti.
Analizzando i dati storici degli ultimi 5 anni, si evince che l’indice non è più riuscito ad andare oltre tale soglia: nel gennaio del 2016, presenta una quotazione di 2.162,42 punti. Bisognerà aspettare due anni per raggiungere nuovamente un valore in netto rialzo, pari a 3.594,27.
Tuttavia, anche questo risultato non è stato ancora superato, in quanto l’ATX è andato incontro a nuovi picchi d’instabilità sul mercato.
Giungendo a tempi più recenti, la variazione riportata da inizio anno è in ribasso del 15,03%. Per questo motivo, si ricorda che solo affidandosi a broker CFD autorizzati e professionali si potrà investire al ribasso e ottenere il meglio anche da situazioni apparentemente sfavorevoli.
Austrian Traded Index: composizione
L’ATX è un indice di Borsa che, come già affermato, integra solo le 20 società più performanti quotate presso la Borsa australiana.
Per farsi un’idea, ecco la composizione dell’ATX:
ERSTE GROUP BANK AG | Banking |
OMV AG | Oil & Gas |
VERBUND AG KAT. A | Electric Utilities |
VOESTALPINE AG | Mining & Metals |
WIENERBERGER AG | Construction Materials |
RAIFFEISEN BANK INTERNAT. AG | Banking |
ANDRITZ AG | Industrial Engineering & Machinery |
BAWAG GROUP AG | Banking |
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AG | Real Estate |
MAYR-MELNHOF KARTON AG | Packaging |
IMMOFINANZ AG | Real Estate |
LENZING AG | Chemicals |
OESTERREICHISCHE POST AG | Transportation |
TELEKOM AUSTRIA AG | Telecommunications |
UNIQA INSURANCE GROUP AG | Insurance |
VIENNA INSURANCE GROUP AG | Insurance |
S IMMO AG | Real Estate |
AT&S AUSTRIA TECH.&SYSTEMTECH. | Technology Hardware & Equipment |
DO & CO AKTIENGESELLSCHAFT | Food, Beverage & Tobacco |
SCHOELLER-BLECKMANN OILFIELD EQUIPMENT AG | Oil & Gas |
La scelta di riportare i settori in cui ciascuna delle 20 compagnie opera è motivata dal fatto che bisogna valutare anche la diversificazione che contraddistingue l’indice. In termini statistici, i comparti di mercato sono così suddivisi:
- Finanziario: 43,3%
- Industriale: 30,5%
- Beni e servizi: 12,3%
- Utilità: 9,6%
- Tecnologia e telecomunicazioni: 3,3%.
Una piccola percentuale, cioè lo 0,8% è destinato a servizi per la fornitura di beni non durevoli: quindi cibo, bevande, tabacco. Da ciò, si deduce anche che il settore bancario è quello trainante per l’economia austriaca.
Austrian Traded Index: indici correlati
La Borsa di Vienna propone una più ampia possibilità per investire sul proprio mercato. Infatti, oltre l’Indice ATX, tra i correlati si presenta l’ATX 5. Include solo 5 compagnie, selezionare in base alla capitalizzazione di mercato, includendo naturalmente titoli bancari.
Anche l’ATX Prime è un indice con cui approfittare di un mercato ben propenso ad una crescita economica come quello austriaco. In questo caso, comprende tutte le società le cui azioni appartengono al mercato principale e che soddisfano i requisiti minimi per rientrare nell’indice. In questo caso, l’ATX Prime è stato istituito di recente, come sostituto dell’ATX 50.
Infine, è possibile menzionare anche l’IATX: un indice comprendente esclusivamente compagnie occupanti il settore immobiliare. Basato anche questo sul valore di mercato, può essere utilizzato come sottostante per futures, opzioni e strumenti simili.
Austrian Traded Index: market movers
Per market movers s’intende semplicemente quella cerchia di fattori esterni che sono riconosciuti come cause principali per i cambiamenti di valore riportati da un asset. Dunque, è facile comprendere che conoscerli è alla base di un’analisi fondamentale corretta, per attuare le giuste strategie di trading.
Nel caso dell’ATX, i market movers principali sono:
- Settore terziario: è il portante su cui si fonda l’economia del paese. Di conseguenza, eventuali crisi si riverseranno inevitabilmente anche sull’andamento dell’ATX;
- PIL: come per ogni nazione, è un indicatore fondamentale per comprendere lo stato di salute della propria potenza. Diminuzioni del PIL implicherebbero dei peggioramenti per il mercato finanziario austriaco;
- Settore bancario: trattandosi della componente predominante nell’indice, bisognerà controllarne l’andamento per dedurre come si comporterà l’indice in questione;
- Rapporti internazionali: le relazioni internazionali sono alla base per un’economia in salute, che occupa una posizione rilevante nella comunità. L’Austria possiede un’interessante rete di esportazioni con paesi dell’UE, tra cui l’Italia. Inasprimenti di tali rapporti potrebbero provocare un peggioramento per l’intera economia austriaca.
Approfondendo la questione legata al settore terziario, è bene sapere che l’Austria dà molta importanza al turismo. Non a caso, durante il 2020 si sono registrati dei risultati in calo anche sui mercati: la crisi dovuta al covid-19, purtroppo, non ha esitato a colpire anche questa nazione europea.
Austrian Traded Index: analisi tecnica
Si può ora approfondire l’aspetto che maggiormente incute timore ai traders alle prime armi: l’analisi tecnica sull’ATX. Per fornire un pratico esempio, verrà riportato un grafico: per poter tentare di fare lo stesso, sarà sufficiente usufruire del conto di prova gratis di eToro.
Intanto, ecco un primo grafico a cui è stata applicata la strategia della Doppia Media Mobile Esponenziale. In breve, si fonda sul calcolo di due medie differenti: una veloce, l’altra lenta, basate su un preciso arco temporale.
Si consiglia, per investimenti di medio/lungo periodo, di impostare il grafico su un time frame di 30 minuti/un’ora, così da avere ben chiari i movimenti di prezzo che l’asset riporta in quel periodo tempo.
Ciò che si vuole mettere in evidenza, è l’intersezione tra le due medie. In questo caso, la linea rossa indica la media mobile veloce. Al contrario, la gialla rappresenta la media mobile lenta.
Dalla strategia in questione, si possono ricavare due segnali:
- Di acquisto: come riporta il grafico, la media mobile veloce incontra quella lenta con un movimento che va dal basso verso l’alto. Di conseguenza, per i traders sarà interpretata come una tendenza rialzista per l’ATX di cui approfittare.
In questo secondo caso, si può notare la situazione completamente opposta. Dunque, si leggerà un segnale differente:
- Di vendita: la media mobile veloce incontra quella lenta con un movimento che va dall’alto verso il basso. Ciò significa che l’indice Austrian Traded Index sta per incamminarsi verso una fase al ribasso.
Quando si presentano occasioni del genere, è meglio lasciar perdere? Assolutamente no! Investendo con piattaforme CFD come Trade.com, a zero spese si potrà procedere con la vendita allo scoperto.
Si vuole chiarire anche che, si tratta di un esempio basic: per ricavare informazioni più precise, una volta acquisita la giusta pratica, combinare diversi indicatori di trading.
Grafico con quotazione in tempo reale dell’Austrian Traded Index
Il modo migliore per reagire prontamente a qualsiasi situazione offrano i mercati finanziari è tenere sotto controllo l’andamento dell’asset scelto. Dunque, ecco un grafico con quotazioni in tempo reale dell’Austrian Traded Index:
[GRAFICO DEL AUSTRIAN TRADED INDEX CON QUOTAZIONE PREZZO IN TEMPO REALE]
Prospettive future Austrian Traded Index
L’indice di Borsa Austrian Traded Index rappresenta circa il 60% del mercato austriaco. Di conseguenza, è lecito chiedersi quali sono le prospettive future per l’ATX?
Attualmente, il valore dell’indice si aggira attorno ai 2.632,17 punti. Entro fine anno, restando su previsioni più immediate, potrebbe incrementare il proprio valore giungendo a 2669,98 punti.
Per ciò che riguarda il lungo termine,gran parte degli analisti assume una posizione neutra. Ciò significa che non è ancora ben chiara la direzione futura verso la quale il principale indicatore dello stato di salute dell’Austria potrebbe dirigersi. In linea generale, si consiglia di basarsi su uno dei criteri generali che si rivela utile in termini di previsioni future: la ciclicità degli indici, i quali non possono non adattarsi ai periodi altalenanti vissuti dal paese a cui si riferiscono.
Numerosi esperti sono fiduciosi per ciò che riguarda l’ATX: appartiene ad una nazione le cui risorse primarie, come quelle minerarie, sono una delle basi per l’export internazionale. Dunque, grazie a rapporti internazionali stabili, si ritiene che l’economia austriaca abbia tutte le carte in regola per risollevarsi.
Inoltre, come si è ben compreso, il settore finanziario è tra i più rilevanti su cui basarsi per elaborare delle previsioni. In questo caso, già accennando a titoli come Erste Group Bank, si può dedurre che l’indice ha buoni margini di crescita per il medio/lungo periodo.
In effetti, il gruppo menzionato si rivela il primo occupante il settore bancario in Austria, richiamando l’attenzione tanto di analisti quanto degli investitori: sembrerebbe già predisposto a rialzi interessanti.
Infine, altri analisti si sono soffermati su uno degli aspetti più innovativi che riguardano un paese in piena crescita come quello austriaco: l’importanza fornita all’ecosostenibilità e alle tecnologie alternative. Si tratta di comparti di mercato nel mirino di chiunque: il fatto che l’Austria detenga numerose aziende che si preoccupano della produzione di sistemi industriali –e no- che rispettino l’ambiente, è un ulteriore passo che potrà far avanzare l’economia del paese.
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Target Price Austrian Traded Index
Prima di giungere alle conclusioni, si vuole inquadrare meglio l’indice ATX nel futuro, in modo da iniziare a capire quali strategie attuare per il medio periodo. Dunque, si parla di target price: una stima di valori probabili che, stando a quanto riportano gli analisti, potrebbero caratterizzare l’Austrian Traded Index.
Target price | Alto | Medio | Basso |
Austrian Traded Index | 3.344,63 | 2,590.00 | 1,800.00 |
Come si può notare, i target price divisi su tre livelli mostrano dei range di prezzo abbastanza distanti tra loro. Tuttavia, nel caso in cui l’ATX riuscisse a migliorare le proprie performances, entro fine anno potrebbe raggiungere un massimo di 3.334,63, incamminandosi nuovamente verso la soglia dei 4000 punti.
Importante in merito all’aggiornamento dei dati ivi proposti: il nostro team di esperti in materia sottopone a costanti revisioni le informazioni riportate affinché si rivelino utili e valide per i propri investimenti.
Previsioni Austrian Traded Index 2021 / 2022
Per informazioni improntate su un futuro prossimo, è naturale che i traders si chiedano quali siano le previsioni riguardanti l’Austrian Traded Index per il biennio 2021/2022.
Prima di tutto, ci sono delle importanti notizie per l’andamento dell’economia austriaca: entro il 2021, dovrebbe esserci un PIL in crescita del 4,9%. Sebbene non sia ancora tanto elevato da superare il periodo precedente alla crisi da covid-19, si tratta ugualmente di un risultato ottimale per rimettersi in carreggiata.
In effetti, l’Austria ha vissuto un 2020 di piena recessione. Tuttavia, con una produzione in ripresa ed esportazioni ancora più frequenti verso l’eurozona, ci si aspetta un netto miglioramento già per l’anno prossimo.
Con il peggio lasciato alle spalle, la nazione sembra volersi risollevare e iniziare un’espansione mirata in determinati settori: entro il 2022, l’ATX avrà a proprio favore numerosi fattori per giungere finalmente alla soglia dei 4.000 punti (e poco oltre).
Grazie a progetti green e concretamente innovativi, sul piano internazionale l’Austria ha dei progetti ben precisi, in modo da ritornare ad uno stato economico in salute. Dunque, il biennio 2021/22 potrebbe essere un punto di svolta inaspettato agli occhi di tutti quei traders che non hanno mai considerato il mercato austriaco per la propria attività di trading.
Naturalmente, si ricorda che si tratta di previsioni: per periodi così lunghi, è sempre bene restare informati ed aggiornati circa eventuali news che potrebbero ribaltare la situazione.
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Investire in Austrian Traded Index conviene?
“Investire in Austrian Traded Index conviene?” è una delle domande più frequenti tra investitori che ancora non hanno inquadrato l’andamento del mercato austriaco.
In linea generale, sembra che puntare all’ATX offra numerose possibilità di profitto. In prima istanza, ci si riferisce ad una potenza piccola demograficamente, ma le cui risorse si rivelano essenziali per numerose nazioni dell’UE. Inoltre, ha sempre posseduto una base economica solida e stabile, così come il tenore di vita dei cittadini riflette.
L’ATX, inoltre, nonostante comprenda solo 20 società, appare ben equilibrato: comprendente gruppi appartenenti a diversi settori, la strategia della diversificazione giocherà sicuramente a favore di coloro che hanno deciso di dare una chance all’indice austriaco. Contenendo perlopiù bluechip, il benchmark austriaco per eccellenza è in grado di fornire stabilità e liquidità ai traders, rendendosi così una scelta abbastanza conveniente.
Dunque, è forse giunto il momento di non considerare più l’Austrian Traded Index come appartenente ad un mercato minore: si riferisce ad una nazione il cui exploit è previsto a breve, ingrandendo la propria portata su scala internazionale.
Scegliendo di fare trading online con broker noti come FP Markets, si potrà negoziare sull’ATX a zero spese, iniziando da piccole somme e gestendo il proprio wallet come più si preferisce.
Considerazioni finali
Dopo aver analizzato l’indice di riferimento per la storica Borsa di Vienna, è possibile trarre delle conclusioni. Sebbene i dati passati mostrino delle forti titubanze, l’ATX è al centro di previsioni e prospettive future che possono condurre a risultati importanti per la propria attività di trading.
In effetti, si tratta di un indice di Borsa ben equilibrato, nonostante veda una predominanza del settore bancario. Di conseguenza, riducendo i rischi ed equilibrandone il rapporto con i guadagni, si avrà una visione più limpida di come gestire l’investimento a proprio vantaggio.
Infine, si ricorda che si sta rivelando tra i più interessanti degli ultimi tempi, registrando uno scambio di volumi non indifferente su base giornaliera. Dunque, diversificazione e liquidità sono due concetti chiave per esser certi di poter dare una svolta ai propri investimenti finanziari.
Si consiglia, prima di qualsiasi altra cosa, di selezionare la modalità d’accesso al mercato. Si ribadisce che la scelta di fare trading online con piattaforme come eToro, FP Markets e Trade.com potrebbe essere il primo step per perseguire i propri scopi, senza lasciarsi inibire dalla poca esperienza o dal capitale esiguo di cui si dispone.
FAQ – Austrian Traded Index: domande e risposte frequenti
L’ATX si riferisce semplicemente all’indice di Borsa di riferimento per il mercato austriaco, contenente solo le 20 società principali quotate presso la Borsa di Vienna.
Attualmente, per investire sull’ATX la scelta migliore ricade sul trading online. Attività completamente gestibile dalla propria abitazione, si adatta perfettamente anche alle esigenze di coloro che non hanno esperienza nel settore.
Stando alle previsioni future, investire sull’Austrian Traded Index potrebbe rivelarsi una scelta conveniente: entro il 2022, l’economia austriaca dovrebbe raggiungere livelli di stabilità maggiori, avendo conseguenze positive anche sull’andamento dell’ATX sul mercato.