Le azioni Zoom appartengono ad un settore che ha vissuto una crescita esplosiva negli ultimi due anni, ossia quello delle videochiamate. Infatti, durante questi anni, in giro per il mondo la società ha visto una crescita del +326%, diventando un punto di riferimento per lo smartworking e per la didattica a distanza.
Zoom Cloud Meetings è una società di servizi di teleconferenza che ha la sua sede a San Jose in California e fornisce dei servizi di conferenza da remoto, combinando la videoconferenza classica, riunioni online, le chat e la collaborazione mobile per il lavoro e lo studio. L’azienda è stata fondata nel 2011 ed è quindi relativamente molto recente.
Vista la sua crescita, è normale chiedersi se investire nelle azioni Zoom conviene e come poterlo fare. L’IPO della società è avvenuto nel 2019 e con la pandemia da covid-19 del 2020 il gruppo è diventata un’interessante opportunità di investimento.
Azioni Zoom: Riepilogo:
📑ISIN & Sigla: | US98980L1017: ZM |
💼Quotata in borsa dal | 2019 |
⭐Indice di riferimento | NASDAQ |
❓Settore | Telecomunicazioni |
💰Capitalizzazione | 65, 62 mrd $ |
📈Target Price Medio | 370,43 $ |
🤑Come comprare | Azioni DMA / CFD |
👍Dove comprare | eToro / Capital.com / Trade.com |
Dove comprare azioni Zoom: migliori piattaforme consigliate
Migliori piattaforme per comprare azioni Zoom affidabili e sicure [CLASSIFICA]
VANTAGGI:
- Trading Automatico
- Expert Advisor e Segnali
- Spreads bassi
- Social e CopyTrading
VANTAGGI:
- Intelligenza Artificiale
- App Gratis
- Zero commissioni
- Formazione avanzata
Le piattaforme elencate danno la possibilità di fare trading online demo. Questo significa che ogni broker offre un conto di prova gratuito che può essere adoperato per tutto il tempo che si vuole e permette di imparare in sicurezza i termini tecnici del trading e di mettere in pratica le proprie strategie di investimento. Inoltre, dà la possibilità di testare le qualità di un broker prima di passare ad un conto reale.
Si tratta di servizi autorizzati, in termini legali, a prestare i propri strumenti per investire online, i quali sembrano rivolgersi anche ad utenti alle prime armi. Infatti, le piattaforme qui elencate, rispecchiano requisiti come: semplicità d’uso e commissioni di trading accessibili e contenute.
- Leggi anche: Migliori piattaforme trading online
Come comprare azioni ZOOM (ZM)
Sono stati presentati le migliori piattaforme con cui investire sulle azioni Zoom e ora bisogna descrivere le modalità di trading messe a disposizione da questi intermediari finanziari. In particolare, vi sono due principali opzioni tra cui scegliere quando si fa trading online. Queste sono:
- Il trading online con i CFD:
Fa riferimento ad investimenti effettuati tramite degli strumenti finanziari derivati (CFD) che permettono di speculare su uno specifico asset invece che acquistarlo direttamente. Tramite questi, quindi, si possono ottenere degli eventuali profitti dalle oscillazioni vissute da un asset;
- Investimenti in DMA:
Tale opzione consente di accedere direttamente all’asset verso cui si è interessati ed è una modalità di investimento più tradizionale. Infatti, si acquista un titolo aspettando che questo viva un rialzo affinché si possano ottenere dei guadagni.
È necessario chiarire fin da subito che i broker online generalmente non applicano nessuna commissione di trading, ma ciò che ci si ritrova a dover pagare è solamente lo spread sulle singole operazioni, vale a dire la differenza di prezzo tra l’acquisto e la vendita.
Rispetto al DMA il trading CFD risulta essere maggiormente versatile perché permette di investire anche sui ribassi di un asset, adattandosi quindi ad ogni situazione di mercato. Ciononostante, con il trading DMA si diventerà soci effettivi della società su cui si è investito e ciò permette di godere degli eventuali dividendi rilasciati annualmente dalla stessa.
Analisi fondamentale azioni Zoom
Iniziando con lo studio relativamente più semplice da condurre, in questi prossimi paragrafi si effettuerà l’analisi fondamentale delle azioni Zoom. Il settore in cui opera la società è quello delle telecomunicazioni. Questo settore ha vissuto una forte crescita negli ultimi due anni.
La società è stata fondata nel 2011 da Eric Yuan, vice-presidente di Cisco Webex, dopo aver lasciato quest’azienda insieme ad altri 40 ingegneri. Inizialmente la nuova società si chiamava Saasbee, Inc. e ha avuto diversi problemi per trovare degli investitori che credessero nel progetto perché molti credevano che il mercato delle videochiamate fosse già di per sé saturo. Ciononostante riuscì ad ottenere 3 milioni di dollari come investimento e nel 2012 cambiò il proprio nome in Zoom.
L’anno successivo venne lanciato ufficialmente il servizio dopo una raccolta fondi conclusasi con 6 milioni di dollari a cui parteciparono realtà affermate come Qualcomm e Yahoo!. La versione del programma che fu lanciata aumentò il numero di partecipanti all’interno di una video chiamata a 25 persone e alla fine del primo mese operativo Zoom aveva già raggiunto 400.000 utenti attivi, aumentati nel maggio 2013 a 1 milione.
Sempre in questo anno venne creato un nuovo programma aziendale: Works with Zoom, con il quale si instaurarono diverse partnerships con aziende come Logitech e InFocus. Nel 2015 la società è riuscita a raccogliere circa 30 milioni di dollari di investimenti e aumentò il numero degli utenti a 40 milioni e 65.000 organizzazioni che avevano sottoscritto un abbonamento.
Dal 2015 all’IPO
Nel corso del 2015 Zoom ha incrementato il numero di partecipanti ad una videoconferenza a 50 e a 1000 per i suoi clienti business. Nel 2017 sono stati raccolti circa 100 milioni di dollari di investimenti e ha raggiunto una quotazione di 1 miliardo di dollari come società privata. Inoltre, la società ha ampliato le sue partnerships permettendo ai dottori di fornire consultazioni mediche da remoto, oltre che l’integrazione con altre realtà tecnologiche come:
La società è diventata pubblica con l’IPO nel 2019 con un prezzo iniziale di 36$ per singola azione che è aumentato nel corso dello stesso giorno del 72% e ha chiuso la giornata con una valutazione di 16 miliardi di dollari.
Con l’inizio della pandemia da Covid-19 nel 2020 la società ha visto una crescita esponenziale: migliaia di scuole e università hanno iniziato a fare la didattica online e si sono appoggiate a Zoom, senza contare le imprese che hanno iniziato a fare massicciamente uso dello smart working. Tutto ciò ha portato alla società un bacino di utenti superiore a 300 milioni e ad un incremento del valore azionario del titolo in borsa, nonostante la generale crisi economica dovuta alla pandemia.
Nel solo 2020 la società ha visto una crescita del suo valore pari a +635% ed è diventata l’app di video-calls più conosciuta ed utilizzata al mondo, superando in ottobre i 140 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Zoom: quotazione e dati storici
L’entrata in borsa di Zoom è iniziata con un valore per azione di 62,00$. Per quasi tutto il 2019 il prezzo per azione si è mantenuto tra i 60 e i 70 dollari. Con l’inizio del 2020, però, il titolo ha iniziato a vivere una forte crescita che ha portato le sue azioni a sfondare inizialmente i 100 dollari, raggiungendo 151,70$ per singola azione il 27 marzo. Questa crescita è continuata per gran parte dell’anno, dove si sono raggiunte cifre astronomiche.
Dopo un breve calo il 17 luglio in cui le azioni hanno toccato 246,54$, il rialzo è durato fino al 16 ottobre in cui le azioni hanno raggiunto il loro massimo storico di ben 559,00$. Si tratta di una crescita di +50% e di più del 100% rispetto al valore ottenuto subito dopo la sua IPO nel 2019. Dall’ottobre 2020 il titolo ha iniziato un forte calo che lo ha portato a toccare i 337,32$ il 31 dicembre.
Il 2021 vede il titolo iniziare con un rialzo durato da gennaio fino al 12 febbraio con 433,11$ per azione. A seguito di questo rialzo si è assistito ad un ribasso fermatosi intorno ai 337,43$. I mesi seguenti hanno visto il titolo assestarsi intorno a questa cifra e vivere diverse oscillazioni che non hanno spostato di molto il valore raggiunto in quel mese. Oggigiorno il valore per singola azione è di 353,97$.
I ricavi della società sono stati nel 2020 pari a 623 milioni di dollari con una crescita dell’88,39% rispetto al 2019 e nel 2021 questi si sono attestati attualmente a 2,651 miliardi di dollari. Quest’ultima cifra indica un’ulteriore crescita del 325,81% rispetto al 2020. Queste sono cifre particolarmente significative del peso che la società ha acquisito.
Nel corso della seconda parte del 2021, le azioni Zoom hanno rispecchiato la situazione vissuta dalla società: sono state, dunque, oggetto di un ulteriore rialzo ma lento e progressivo. Difatti, la società Zoom ha battuto le attese, riportando un fatturato in crescita del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per contro, i livelli di crescita si sono rivelati più contenuti rispetto al medesimo periodo durante il 2020: ciò, secondo gli esperti, non dovrebbe costituire alcun ostacolo all’espansione del titolo sui mercati.
Azioni Zoom: principali competitors
Per quanto riguarda le società che competono con Zoom queste sono:
- Google Alphabet;
- Cisco System;
- Microsoft;
- TeamViewer;
- 247meeting;
- Facebook;
- Fuze;
- LogMeIn;
- RingCentral;
- Vonage.
Saltano all’occhio, tra i competitors di Zoom, alcuni colossi come Google, Microsoft e Facebook. Tutte queste società offrono servizi simili a quelli di Zoom ma quest’ultima può essere considerata come il leader del settore dopo la pandemia da Covid-19 del 2020. Questo evento, infatti, ha fatto schizzare il numero di utenti e istituzioni che si sono affidate all’azienda americana.
Azionariato di Zoom
Può risultare utile osservare com’è composto l’azionariato di Zoom per condurre delle previsioni sulla società e comprendere chi crede nel progetto. Questo è così composto:
Azionisti | % posseduta |
---|---|
BlackRock | 3,44% |
T. Rowe Price Associates | 5,30% |
Morgan Stanley | 3,62% |
ARK Investment Management | 1,27% |
Baillie Gifford & Co | 3,42% |
Il 14,31% delle azioni è posseduto da tutti gli insider, mentre il 54,17% è in mano ad investitori istituzionali. Il titolo, quindi, è particolarmente attrattivo per quest’ultimi, che credono nelle capacità della società di crescere e dare buoni risultati finanziari.
Azioni Zoom: modello di business e piani per il futuro
Come business model Zoom applica un modello freemium, ossia che utilizza un sistema di abbonamento mensile come principale metodo di guadagno. La società mette a disposizione fino a 4 tipologie di abbonamento, oltre ad offrire un’opzione del servizio gratuita ma con alcune limitazioni. Questi piani di abbonamento sono così suddivisi:
- Zoom Basic: è l’opzione gratuita del servizio ed è indirizzata ai singoli utenti;
- Zoom Pro: questo abbonamento è rivolto ai piccoli gruppi o a singoli individui come gli insegnanti. Costa 149,90$ all’anno e le chiamate possono ospitare fino a 100 partecipanti con una durata per chiamata di 30 ore;
- Zoom Business: Costa 199,90$ per singola licenza e possiede tutte le caratteristiche dell’abbonamento Pro, ma il limite di partecipanti per chiamata viene alzato a 300 utenti, oltre ad altre features;
- Zoom Enterprise: questo abbonamento costa 240,00$ all’anno ed è pensato per le grandi compagnie perché permette fino a 500 partecipanti per chiamati. Inoltre, offre spazio illimitato sul cloud.
Il piano strategico della società è quello di invogliare gli utenti che utilizzano l’abbonamento gratuito a passare ad uno a pagamento per ottenere le funzionalità complete del programma.
Per il prossimo futuro i piani di Zoom sono quelli di unificare tutti i suoi servizi per offrire una piattaforma unica da cui accedere e permettere ai dipendenti di una società di migrare dalla chat a una telefonata o una videoconferenza in maniera agile. Inoltre, l’azienda americana ha intenzione di diventare uno spazio in cui gli artisti e gli imprenditori potranno monetizzare i propri eventi online, vendendo biglietti per le proprie lezioni o per gli spettacoli che organizzano.
Infine, è previsto un aumento del team di ingegneri che dovranno lavorare all’intero progetto: ciò mostra il focus dell’azienda verso una crescita graduale e ben studiata per il futuro.
Analisi tecnica azioni Zoom (ZM)
Conclusa l’analisi fondamentale sulla società americana, si può procedere con l’analisi tecnica sulle azioni Zoom. In questo caso saranno presi in considerazione i risultati e i movimenti che il titolo ha registrato in passato per poter effettuare delle previsioni future su di esso. Per questo tipo di studio è sufficiente servirsi di grafici di trading a cui saranno applicati degli indicatori di trading e un time frame.
Verranno, quindi, condotti degli esempi di analisi tecnica sul breve, medio e lungo periodo. Questi esempi permetteranno di farsi un’idea sui termini tecnici del trading online per poter condurre questo tipo di studio autonomamente.
Scopri di più approfondendo:
Analisi tecnica Zoom breve periodo
Il primo esempio da riportare è quello di un’analisi tecnica di breve periodo sul titolo Zoom. Questa si riferisce ad operazioni di breve durata che possono durare anche soltanto un giorno.
Il grafico sottostante è stato preso in prestito dal conto dimostrativo gratuito eToro e il time frame inserito è di 15 minuti. Questo permette di cogliere l’andamento del titolo americano a livello giornaliero.
Come indicatore è stato applicato un indicatore Alligator. Questo permette di individuare i trend di mercato vissuti da un titolo e ha permesso di sottolineare come vi sia un ribasso di circa ventiquattro ore. Questo ribasso è avvenuto dopo un trend laterale: una fase di mercato in cui non vi è una preponderanza di investitori che comprano o vendono. In questa situazione, quindi, non conviene aprire una posizione ma bisognerebbe aspettare l’arrivo di un trend definito. Come mostra l’ampiezza tra le tre medie dell’indicatore qui utilizzato, si è registrata anche una contrazione di volatilità: sebbene il titolo sia meno soggetto a variazioni di prezzo, è ugualmente consigliato evitare di aprire posizioni, in quanto non ha ancora intrapreso una direzione di mercato.
Nell’esempio riportato sopra l’investimento più adatto sarebbe l’utilizzo dei CFD che permettono di sfruttare a proprio vantaggio il ribasso vissuto da Zoom. Infatti, sarà sufficiente optare per l’operazione di vendita allo scoperto per tentare di chiudere in positivo posizioni aperte durante flessioni negative di mercato.
Analisi tecnica Zoom medio periodo
Un’analisi tecnica di medio periodo permette di individuare il momento in cui aprire una posizione e tenerla aperta dall’una alle due settimane.
Il grafico qui sotto è stato estrapolato dal conto demo gratuito eToro e il time frame è stato impostato a un’ora. In questo modo si possono individuare i movimenti del titolo su un periodo di tempo superiore e più consistente rispetto all’analisi tecnica di breve periodo.
Come indicatore è sono state inserite delle Bande di Bollinger. Queste permettono di osservare la volatilità di un titolo nel corso del tempo e ha dato la possibilità di evidenziare un forte rialzo sul titolo Zoom, preceduto da un trend laterale. Infatti, la prima parte del grafico mostra una contrazione della volatilità, mostrando per un’incertezza di mercato. Il rialzo è durato quasi 3 mesi, con una crescita per le azioni Zoom pari al +23,92%.
La situazione presentata rende conveniente sia un investimento speculativo attraverso i CFD, sia uno diretto in modalità DMA. In quest’ultimo caso, si potrà approfittare della graduale crescita del titolo, senza preoccuparsi di brevi tendenze correttive.
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Analisi tecnica Zoom lungo periodo
L’ultimo esempio è quello dell’analisi tecnica di lungo periodo che è indicata per quei traders che sono interessati ad effettuare operazioni di lunga durata. Un’operazione di questo tipo, infatti, ha come range temporale un mese o più e può arrivare a durare anche anni. Per questo la modalità di investimento più adatta è quella DMA.
Il grafico sottostante utilizzato come esempio è stato ottenuto dal conto demo gratuito eToro e l’orizzonte temporale è mensile.
Al grafico sono stati applicati come indicatori tecnici due medie mobili semplici, una a 20 periodi e una a 50. Così facendo, si possono osservare in maniera chiara i movimenti vissuti dal titolo e i punti in cui si intersecano suggeriscono il momento adatto per aprire una posizione.
Nell’esempio riportato si può osservare un lungo rialzo di 10 mesi, perdurato nonostante qualche correzione al ribasso. Inoltre, è stato possibile sottolineare dei livelli di volatilità giornaliera più elevati tra il periodo di marzo/maggio 2020. Queste situazioni dovrebbero essere l’ideale per il trading DMA, in quanto permette di cavalcare le macrotendenze di mercato, senza preoccuparsi delle fasi instabili vissute negli intermezzi delle proprie operazioni di lungo termine.
Azioni Zoom: Target Price e prospettive future
Altre informazioni necessarie per comprendere il titolo Zoom sono quelle che riguardano il target price stimato dagli analisti sul medio periodo, così da prepararsi alle future quotazioni del titolo americano.
Inoltre, saranno fornite anche delle previsioni per il biennio 2022/2023. È necessario informare che è molto difficile fornire un quadro sicuro e stabile sul futuro dei mercati finanziari, ma può essere lo stesso utile per avere un quadro piuttosto affidabile della situazione.
Target price azioni Zoom (ZM)
Partendo dal target price, qui sotto è stata inserita una tabella con i probabili range di prezzo (medio, basso e alto) che secondo diversi analisti potrebbero prendere le azioni Zoom.
Target Price Basso | Target Price Medio | Target Price Alto |
---|---|---|
244,00 | 370,43 | 643,00 |
Attualmente la quotazione delle azioni Zoom è intorno ai 220,21$. Il massimo che è stato raggiunto dal titolo nel corso dell’anno è stato di 486,83$, mentre il minimo toccato è stato di 195,80$
La società americana sta mostrando di vivere un leggero ma costante rialzo, intervallato da alcuni ribassi, che la sta riportando ai suoi massimi storici raggiunti nell’anno precedente. Le aspettative sul medio periodo sono più che positive e i target price lasciano ben sperare gli investitori interessati a comprare le azioni Zoom.
Nota sull’aggiornamento dei dati: i dati, le previsioni e tutte le informazioni presenti all’interno di questa guida sulle azioni Zoom sono fornite da un team di esperti finanziari che le aggiorna costantemente per aiutare i traders lettori nelle loro analisi pre-investimento.
Azioni Zoom previsioni 2022 / 2023
Le previsioni per il biennio 2022/2023 sul titolo Zoom sono generalmente positive. La maggior parte degli analisti si è pronunciata per il resto del 2021 in maniera entusiasta. Infatti, analisti importanti come JP Morgan e Deutsche Bank consigliano di mantenere la propria posizione sulle azioni Zoom.
Infatti, grazie al grafico ottenuto dal conto dimostrativo gratuito eToro, è stato possibile approfondire ciò che riguarda le previsioni per il biennio 2022/23 per il titolo.
Partendo dal valore attuale delle azioni ZM, il grafico mostra che entro il 2022, il titolo potrebbe raggiungere la soglia del $300, superando il prezzo obiettivo minimo prefissato a $244.. L’anno successivo, invece, le azioni Zoom potrebbero già toccare la sigla dei $375, superando di poco il target price medio citato in precedenza.
Ciò significa che la società presenta delle concrete chances di continuare a crescere ed espandersi, possedendo tutte le carte in regola per far apprezzare, gradualmente, anche il titolo emesso sul mercato a traders ed azionisti di tutto il mondo.
Il 2020 è stato l’anno del boom della società americana e l’ha resa il leader del settore delle videochiamate. Non a caso l’azienda ha vissuto una crescita del +635% sul suo valore. Nonostante la fine della pandemia da Coronavirus Zoom è riuscita a mantenere la sua posizione dominante sul mercato anche se ha vissuto dei ribassi rispetto ai massimi storici raggiunti nell’anno precedente.
Ciononostante, si può prevedere che il titolo continuerà a crescere grazie al suo modello di business e al fatto che sempre più aziende e istituzioni, oltre che singoli utenti, digitalizzeranno le proprie attività e continueranno a fare smart working. Questo farà sì che molto probabilmente il numero di utilizzatori dei servizi di Zoom cresca nel prossimo futuro.
Comprare azioni Zoom conviene?
Dopo che sono state trattate le principali informazioni su questo titolo statunitense, analizzato sotto diversi punti di vista, si può rispondere al quesito da cui è partita questa guida:
“Comprare azioni Zoom conviene?” La risposta è sì. A seconda dei propri obiettivi e strategie di trader il titolo americano risulta conveniente perché ha delle ottime performances sia sul breve che sul medio-lungo periodo di tempo.
Zoom è all’interno dell’Indice NASDAQ, che comprende i migliori titoli tecnologici ed è un’ulteriore dimostrazione della validità di quest’azienda, attiva da relativamente poco tempo (10 anni) ma che ha dimostrato di essere capace di crescite esponenziali sul lungo periodo.
Le prospettive future di Zoom, inoltre, sono particolarmente interessanti perché dimostrano la volontà del gruppo di unificare i suoi servizi per garantire un elevato livello di customer experience.
Considerazioni finali
Comprare le azioni Zoom risulta essere particolarmente interessante sia per gli investitori che vogliono aprire delle posizioni short (a causa delle buone oscillazioni vissute giornalmente), oppure delle posizioni long (a causa della crescita sul lungo periodo che il titolo è solito vivere).
Al di là dell’operazione scelta, l’uso di piattaforme autorizzate permette anche ai principianti di provare a investire su questa società americana e di ottenere degli eventuali profitti.
La risposta è sì, Zoom può essere inserita tra le migliori azioni da comprare, in quanto presenta margini d crescita e prospettive future realmente allettanti.
Per comprare azioni Zoom si può scegliere tra un investimento speculativo fatto con gli strumenti finanziari derivati CFD, oppure un’operazione diretta affidandosi ai migliori broker DMA. La scelta di una delle due opzioni dipende dalle necessità del singolo trader e dagli obiettivi operativi prefissati.
Per procedere con un investimento su quest’azienda si consiglia di rivolgersi solamente ai migliori broker azioni, riconoscibili perché autorizzati da un ente di vigilanza conforme alle leggi europee. Per i traders italiani l’ente di riferimento è CONSOB.