VIX (Volatily index) è il primo indice creato dal Chicago Board Options Exchange di cui gli investitori possono servirsi per misurare la volatilità del mercato statunitense.
Probabilmente, non è uno strumento sconosciuto neanche ai meno esperti del settore: molti ne avranno sentito parlare come “indice della paura”, poiché serve ai traders per comprendere i rischi, i timori ma anche l’ottimismo che aleggia attorno all’Indice S&P 500 sin dal 1993.
In termini semplici, è un asso nella manica sfruttabile da tutti quegli investitori che sono attratti dal mercato borsistico statunitense, il quale offre titoli di livello blue chip e società performanti sul medio/lungo termine.
Sebbene nel corso del tempo la metodologia di calcolo del VIX si sia fatta più complessa, tale indice sta riscuotendo un interesse sempre maggiore tra i traders come asset di investimento e non più solo come termometro dello stock market americano.
In ogni caso, ci sono molte buone ragioni per approfondire il cosiddetto CBOE Index: qualsiasi investitore può infatti sfruttarlo come una sorta di indicatore utile a individuare il momento più giusto per comprare azioni o intervenire su diversi mercati finanziari.
Indice VIX (Indice di volatilità e paura) – principali caratteristiche introduttive:
🚩Nazionalità: | U.S.A. |
📆Anno di composizione: | 1993 |
📌Funzionamento: | Misurazione volatilità mercati per i 30 giorni successivi |
📈Codice: | VIX |
💰Min. 12 mesi: | 18,70 |
💰Max 12 mesi: | 16,03 |
⚡Come comprare: | Trading CFD |
👍Dove comprare: | eToro / Trade.com / Capital.com |
Dove fare trading sul VIX: migliori piattaforme consigliate
Prima di lanciarsi a capofitto nella descrizione del funzionamento e delle particolarità che hanno reso il VIX uno degli indici di riferimento per dedurre l’andamento dei mercati internazionali, è bene presentare le migliori piattaforme di trading.
VANTAGGI:
- Trading Automatico
- Expert Advisor e Segnali
- Spreads bassi
- Social e CopyTrading
VANTAGGI:
- Intelligenza Artificiale
- App Gratis
- Zero commissioni
- Formazione avanzata
Ogni broker inserito in questa tabella gode delle dovute regolamentazioni da parte di autorità di controllo come CySEC e CONSOB, le quali si prefiggono come scopo la tutela e la salvaguardia dei traders. Allo stesso tempo, si tratta di servizi professionali accessibili anche ai meno esperti, con commissioni di trading che si addicono alle esigenze di differenti tipologie di utenti.
Come investire sul VIX: trading CFD
I broker citati poco fa hanno in comune un’interessante proposta di trading: è possibile investire mediante CFD, più comunemente indicati come “Contratti Per Differenza”.
Il trading online CFD sull’Indice di volatilità VIX si rivela alla portata anche di coloro che intendono investire piccoli capitali, in quanto le tariffe applicate alle singole operazioni sono basate sullo spread, cioè una cifra che indica la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita.
I CFD replicano l’andamento di un asset, in modo da eseguire operazioni speculative piuttosto che acquistarlo direttamente. Ciò significa che si potranno generare entrate dalle variazioni di prezzo riportate da un prodotto finanziario, compreso il VIX (che è disponibile sotto forma di ETF).
Con i CFD, inoltre, si potrà procedere alla vendita allo scoperto per chiudere in positivo le proprie operazioni anche quando i mercati ribassano. Un broker di trading online tra i più affidabili e professionali del settore che consente di investire sul VIX mediante CFD è Capital.com (clicca qui per il sito ufficiale):
Seguendo l’andamento in real time del VIX con simili broker e avendo a propria disposizione anche il sentiment dei traders, sarà molto più semplice direzionare correttamente gli investimenti sull’Indice statunitense.
Leggi anche l’approfondimento:
Indice della volatilità e della paura: Cos’è il VIX?
ll VIX è un indice che misura la volatilità dei mercati; concetto essenziale in questo campo che indica le percentuali di oscillazioni e cambiamenti nel valore degli asset quotati.
Da questo concetto generale, è possibile contestualizzare lo scopo per il quale il VIX è stato realizzato nel 1993 dal CBOE (Chicago Board Options Exchange), ossia la Borsa opzioni americana più imponente dell’intera nazione.
Il VIX si fa indicatore portante della volatilità dell’S&P500, ovvero uno degli Indici di Borsa maggiormente apprezzati da traders su scala internazionale, in quanto presenta ben 500 titoli quotati presso il NYSE e il NASDAQ e contraddistinti da una market cap invidiabile e che offrono delle notevoli prestazioni di mercato.
Per comprendere al meglio cos’è l’Indice di volatilità o della paura, è bene ricordare il seguente concetto: il VIX è un Indice in tempo reale e non retroattivo che rappresenta le aspettative di mercato per i 30 giorni futuri.
Come funziona il VIX?
Il funzionamento del VIX potrebbe apparire abbastanza complesso, in quanto ha subito qualche modifica nel corso degli anni.
In primis, è bene iniziare ad indicarlo come Indice di stima relativo all’andamento del mercato statunitense. A voler esser ancora più precisi, misura la volatilità ed il sentiment di mercato relativi alle opzioni del già citato S&P 500. Quest’ultimo concetto si fa fondamentale per comprendere anche le ragioni per le quali è ben noto anche come “Indice della paura”: il VIX è utile per la misurazione del rischio di mercato, ma anche dell’ottimismo che aleggia attorno ai principali titoli USA.
In realtà, bisogna prestare attenzione ai movimenti che l’Indice riporta:
- Quando il VIX rialza gli analisti e i traders deducono un incremento nei livelli di volatilità giornaliera;
- Quando il VIX ribassa, al contrario, si tratta di movimenti interpretabili come una diminuzione nei picchi di volatilità di mercato.
Un ulteriore concetto a cui fare particolarmente attenzione in questo caso riguarda quello di “volatilità implicita”: tale termine indica semplicemente le oscillazioni e le fluttuazioni di mercato attese dagli esperti e/o dagli investitori. Per questo motivo, è consigliabile non cadere in errore: non si tratta assolutamente della stima relativa alla volatilità degli strumenti di riferimento del VIX, ossia le opzioni S&P 500, ma fa riferimento alle attese dei traders.
Livelli del VIX: a cosa prestare attenzione?
Un approfondimento che risponde perfettamente alla domanda: “come funziona il VIX?” è direttamente collegato ai tre livelli che ne definiscono l’andamento sui grafici di trading.
Infatti, è importante sapere che il VIX ha dei valori che, proprio come i tipici oscillatori, variano da 0 a 100. Ma come si interpretano? In linea generale, ecco come leggere e capire l’andamento dei VIX:
- Livelli superiori a 30: rappresentano una fase di elevata volatilità;
- Livelli compresi tra i 20 e i 30 punti: fanno riferimento a fasi di volatilità più contenuta, per cui è bene studiare la direzione di mercato, ovvero se è in rialzo o in ribasso;
- Minori di 20: indicano casi di volatilità bassa.
A tal proposito, è bene chiarire ancora meglio come si leggono tali percentuali. Partendo dal presupposto che il VIX vive una correlazione inversa con l’Indice S&P 500, nel momento in cui il primo incrementa il proprio punteggio, il paniere di titoli americano presenta elevate probabilità di ribasso. Naturalmente, se il VIX dovesse calare, di conseguenza l’S6P 500 aumenterà il proprio valore.
Uno dei casi più interessanti relativi al VIX e al proprio andamento di mercato, da cui è nata la definizione di “indice della paura” è legato anche a momenti in cui i livelli raggiunti si sono rivelati così elevati da generare ansia e timore nei traders. Di norma, da ciò nasce il noto fenomeno del panic selling.
In realtà, prima di concludere, è bene ribadire che sebbene il termine possa trarre in inganno, il VIX non rappresenta esclusivamente il timore che la Borsa cali. Infatti, comprende entrambe le possibilità, pertanto anche eventualità di rialzi e fasi positive di mercato, in cui il sentiment non può che essere ottimista.
Potrebbe interessarti anche la lettura di:
Come si calcola il VIX?
Il calcolo del VIX si è fatto più complesso nel corso degli anni 2000, quando sono state prese in considerazione due tipologie di opzioni: call e put. Nel primo caso, si ha il diritto di acquistare un determinato numero di titoli azionari personalmente selezionati, entro una certa data e ad un prezzo prestabilito.
Di norma, i traders che acquistano le opzioni call presentano previsioni di Borsa al rialzo. Al contrario, quelli che decidono di comprare opzioni pull hanno una visione ribassista e poco fiduciosa verso i titoli prescelti.
Dopo questo preambolo, è possibile tornare all’argomento relativo al calcolo del VIX, il quale si basa principalmente sui prezzi aggiornati in tempo reale delle opzioni S&P 500. In realtà, la questione è molto più complessa di così: vengono inserite differenti opzioni, le cui scadenze sono variabili, ma devono rispettare precise tempistiche: non andare oltre i 37 giorni.
Il calcolo finale non fa altro che rappresentare, in linea generale, il sentiment e le probabili direzioni che il mercato potrà imboccare. Ciò significa che si tratta di un calcolo derivante dalla media tra opzioni call e put, da cui nasce un valore teorico che diviene un riferimento non solo per il trading sul VIX stesso, ma anche per capire come e quando accedere ai singoli titoli azionari.
Andamento storico del VIX
Il modo più semplice per capire quanto spiegato finora è considerare l’andamento storico dell’Indice della volatilità e della Paura VIX. Per tale ragione, si consiglia di visionare il grafico qui inserito, il quale mostra le performances legate a questi ultimi 5 anni:
In prima istanza, emerge immediatamente come l’indice realizzato dal Chicago Board Options Exchange abbia riportato dei livelli di volatilità giornaliera estremi durante marzo 2020: periodo che coincide con una fase di incertezza generale dovuta alla pandemia causata dal covid-19.
In effetti, è innegabile come il CBOE Index risenta di crisi e rifletta gli scenari vissuti dall’economia globale: durante la crisi del 2008/2009 ha superato la soglia del 50 punti, così come è avvenuto durante i tempi più recenti.
Non a caso, entrambe le situazioni riportate coincidono con momenti in cui gli investitori hanno deciso di non acquistare sui mercati, in quanto si era diffuso un sentiment di panico e sfiducia generale. Sulla base di tali informazioni, si rileva nuovamente evidente come sia possibile seguire l’andamento del VIX per elaborare strategie di trading vincenti, costruendo portafoglio basato sulle più importanti azioni quotate sui mercati statunitensi.
Analisi del VIX durante la pandemia da Covid-19
Per chi fosse realmente intenzionato a seguire l’andamento dell’Indice della paura sui mercati per trarne dei vantaggi personali, è più che importante conoscerne la correlazione con i mercati azionari, già accennata in precedenza.
È stato qui considerato l’andamento del VIX durante il covid-19: periodo incerto per la maggior parte dei mercati finanziari, in cui si sono registrati picchi di volatilità davvero elevati.
In effetti, l’Indice statunitense ha toccato livelli che non raggiungeva dal 2008, quando ci fu una crisi che colpì l’economia mondiale. Ciò è evidente osservando l’immagine inserita in cui vengono graficamente comparati questi due periodi:
Durante il mese di marzo 2020, il VIX che tiene traccia della volatilità implicita a 30 giorni dell’S&P 500 ha stabilito dei nuovi record, superando gli 82 dollari: durante il 2008, il picco massimo fu pari a circa $80. Dopo solo un mese, i livelli si sono ristabiliti a circa 56,14.
Conseguentemente, durante lo stesso periodo, gli ETF relativi al VIX hanno performato in maniera più che positiva, con crescite pari all’80%. Tali dati servono per comprendere che, in casi come questi, i traders godono di un’esposizione indiretta al mercato con cui aprire una posizione e tentare di ottenere il meglio sfruttando, a proprio vantaggio, situazioni instabili ma contraddistinte da forti fluttuazioni di prezzo.
Analisi tecnica sul VIX: alcuni consigli
L’analisi tecnica è un asso nella manica di cui si servono tutti i traders per rilevare i punti di ingresso e di uscita dal mercato, ma anche per definire le strategie operative da applicare per incrementare le chances di ottenere dei rendimenti.
Ma, in questo caso, la situazione è un po’ diversa: non si tratta, ad esempio, del tipico studio che si conduce quando si decide di comprare azioni, in quanto il VIX non è un prodotto finanziario su cui poter puntare come se fosse una stock.
Difatti, si tratta di una stima utile per misurare la volatilità prossima dell’Indice di Borsa S&P 500, per cui non presenta livelli supporti e resistenze sempre ben definiti a cui poter far riferimento.
Allo stesso modo, bisogna considerare diversi fattori che causano variazioni sull’andamento del VIX, rendendo complessa la misurazione del sentiment di mercato. Ad esempio, molto spesso, l’Indice della volatilità e della paura presenta dei ribassi durante il fine settimana, per poi risalire: ciò significa che risente degli orari di chiusura e di apertura dei mercati.
Molti esperti consigliano, perciò, di focalizzare i propri studi in maniera differente: non avvalendosi esclusivamente di indicatori di trading per conoscere il futuro andamento del VIX, ma di basarsi anche su altri fattori. Tra questi, in primis, la già citata correlazione inversa con l’S&P 500, la quale s’impone come la maniera più rapida e semplice per estrarre dati circa l’andamento dell’Indice in questione.
In conclusione, studiare il VIX mediante appositi grafici di trading può essere certamente d’aiuto, ma è bene non prendere decisioni operative considerando esclusivamente i dati ottenuti, ma estrarre ulteriori informazioni, così da avere una visione più ampia di come potrebbe comportarsi sul breve o sul lungo periodo.
Approfondisci anche:
Analisi fondamentale e Market Movers del VIX Index
Più che l’analisi tecnica, per prodotti finanziari come l’Indice della volatilità e della paura, è l’analisi fondamentale a costituire uno step essenziale che precede le strategie e le operazioni da effettuare.
Il motivo di ciò è legato alla natura del VIX: è chiaro che si tratta di un indice suscettibile a fattori esterni, tanto di natura microeconomica quanto di natura macroeconomica. Pertanto, tale disciplina consente di valutare i diversi market movers che agiscono sul VIX, avendo così l’occasione di conoscere come e quando riporterà delle variazioni o dei risultati poco attesi sul mercato.
Tra i fattori su cui focalizzarsi, i più rilevanti sono i seguenti:
- Situazione economica degli USA: PIL, tasso di occupazione/disoccupazione, indice dei prezzi al consumo;
- Situazione geo-politica USA: tensioni e contrasti con altre potenze, come la Cina, esercitano delle influenze sull’andamento del VIX spesso molto evidenti;
- Nuove decisioni da parte della FED: eventuali annunci e cambiamenti dichiarati dalla Banca Centrale degli USA hanno delle conseguenze dirette sull’azionariato, ma anche sui livelli del VIX.
Attenzione anche alla questione della correlazione: l’indice qui in analisi presenta dei legami, sempre inversamente proporzionali, anche con il NASDAQ100 e la coppia Forex EUR/USD. Con ciò, è possibile concludere consigliando ai traders interessati di munirsi di un calendario economico per restare aggiornati circa le ultime di mercato: strumento realmente utile, è offerto da piattaforme di trading di qualità come Capital.com.
Strategie di investimento sul VIX: l’hedging
Una delle strategie adottate con maggiore frequenza dai traders interessati al VIX è l’hedging: la tattica più utile per garantirsi una certa copertura dai rischi del mercato, soprattutto in situazioni in cui la volatilità assume un ruolo significativo come questa.
È importante chiarire che tale strategia trova la propria efficacia per qualsiasi tipologia di asset/mercato contraddistinto da oscillazioni di prezzo notevoli già sul breve termine: non a caso, è un evergreen per i traders che operano sul Forex.
Come fare hedging sull’Indice della volatilità e della paura VIX? In breve, bisognerà aprire due posizioni opposte tra loro, cercando di bilanciare il rapporto perdite/profitti.
Un aspetto a cui prestare attenzione riguarda le posizioni di aprire: di norma, è bene unire un investimento sul lungo termine ed uno sul breve. Un esempio concreto riguarda un possibile investimento su una delle società quotate sul S&P 500: dopo esser andati in long, l’obiettivo sarà quello di diminuire il rischio ed eventuali perdite, assumendo una posizione di breve termine.
A tal punto, sarà sufficiente studiare il mercato ed aprire una posizione di breve termine sul VIX, in attesa che la volatilità aumenti e riporti le performances tanto attese. La conclusione è che si potranno ottenere di profitti immediati, tenendo aperta ancora la posizione di lungo periodo, gestendo così al meglio il proprio capitale ed equilibrando il proprio wallet.
Ti consigliamo anche la lettura di:
Investire sul VIX: diversificare con gli ETF
Attualmente, sono davvero numerose le soluzioni per investire sul VIX: tra queste, le più popolari tra i traders riguardano gli ETF (Exchange Traded Fund), particolarmente apprezzati perché consentono una gestione passiva dei propri investimenti e, naturalmente, implicano una strategia di diversificazione per diminuire i rischi di perdita.
Nel caso del VIX, sono stati introdotti sul mercato diversi ETF, presenti sulla piattaforma di trading online eToro, come:
- IPath Series B S&P500 VIX short term FuturesTM ETN;
- ProShares Ultra VIX Short-Term Futures ETF;
- ProShares Short VIX Short-Term Futures.
Risulta interessante sapere che ciascuno di tali strumenti funziona secondo modalità differenti tra loro, offrendo ai traders una scelta più ampia per diversificare e variegare gli strumenti ma anche le tattiche con cui inserirsi sul mercato, avendo come punto di riferimento sempre l’indice della volatilità e della paura VIX.
IPath Series B S&P500 VIX short term FuturesTM ETN
Si tratta di uno strumento negoziabile in Borsa e lanciato dalla nota società Barclays. Decidendo di negoziare su tale ETN, gli investitori decidono di concedersi un’esposizione di breve termine sulle performances giornaliere riportate dai futures del CBOE Volatility Index. Rispetto agli ETF, questi strumenti non prevedono una scadenza e il prezzo dipende dall’andamento del sottostante di riferimento.
I dati mostrano che l’IPath Series B S&P500 VIX short term FuturesTM ETN ha riportato un andamento al ribasso durante l’ultimo anno, con una variazione pari al -74,88%.
Principali caratteristiche dell’IPath Series B S&P500 VIX Short-Term FuturesTM ETN:
📝TICKER | VXX |
📌ISIN | US06746P6218 |
📈MAX 52 SETTIMANE | 136.16 |
📉MINIMO 52 SETTIMANE | 28.03 |
In conclusione, scambiato col ticker VXX oltre ad offrire delle interessanti prestazioni, risulta anche uno degli strumenti finanziari più liquidi legati al VIX, imponendosi tra le prime scelte di traders ed investitori che hanno obiettivi di investimento proiettati verso orizzonti temporali non troppo ampi.
ProShares Ultra VIX Short-Term Futures ETF
Il ProShares Ultra VIX Short-Term Futures ETF è uno strumento che nasce con lo scopo di replicare le performances mensili registrate dal VIX. Anche in questo caso, è un’ottima opzione per il trading intraday, ovvero per operazioni giornaliere.
Allo stesso tempo, è importante sapere che segue l’andamento dei futures del VIX proprio come l’ETN citato in precedenza. Di norma, si ha una correlazione diretta col benchmark a cui fanno riferimento: all’incrementare della volatilità del VIX, l’ETF in questione registra dei rialzi sul mercato.
Principali caratteristiche ProShares Ultra VIX short-Term Futures ETF:
📝TICKER | UVXY |
📌ISIN | US74347W148 |
📈MAX 52 SETTIMANE | 153.30 |
📉MINIMO 52 SETTIMANE | 25.94 |
Anche l’ETF in questione, durante l’ultimo anno, ha riportato un rendimento in calo pari al -78,28%. Nonostante questo, le prospettive di crescita del VIX sono tali da spingere sempre più traders a considerare tale prodotto come un valido e proficuo investimento, soprattutto grazie alle condizioni di trading proposte da broker leader del settore come eToro.
ProShares Short VIX Short-Term Futures.
L’ultimo ETF da poter considerare è il ProShares Short VIX Short-Term Futures, il quale è stato ufficialmente introdotto sul mercato nel lontano 1997. Si tratta di uno strumento che cerca offrire risultati che siano pari al 0,5x dei rendimenti giornalieri offerti dall’Indice S&P 500 VIX Short-Term Futures.
Come per i due ETF precedenti, anche questo non segue direttamente l’andamento del VIX, per cui richiede un’analisi tecnica giornaliera basata sui futures citati in precedenza se s’intende trarre profitto da un prodotto realizzato per coloro che hanno le capacità di approfittare anche dei cali di volatilità previste per l’S&P500 e replicate dai contratti futures.
Principali caratteristiche ProShares Short VIX Short-Term Futures:
📝TICKER | SVXY |
📌ISIN | US74347W1302 |
📈MAX 52 SETTIMANE | 56.88 |
📉MINIMO 52 SETTIMANE | 35.30 |
La soluzione d’investimento appena presentata rappresenta un’ulteriore scelta abbastanza frequente tra i traders, soprattutto coloro alle prime armi che cercano delle modalità per investire mantenendo un profilo di rischio medio/basso.
Come usare il VIX nel trading online: i vantaggi dell’Indicatore di Volatilità e Paura
Dopo aver lungamente presentato il VIX e aver introdotto il concetto di volatilità implicita è giusto domandarsi perché tale indice abbia assunto così tanta rilevanza nel mondo del trading online.
In prima istanza, bisogna considerare l’aspetto che la volatilità ha assunto in questo settore: viene ormai considerata come un termometro che misura gli stati di disordine che si sono riversati sul mercato. In questo caso, però, il VIX diviene una bilancia che misura i probabili livelli di caos su 30 giorni futuri, così che i traders possano iniziare a decidere come e quando accedere al mercato.
Naturalmente, si tratta di un indice che può essere tenuto sotto controllo per direzionare le future operazioni sulle azioni da acquistare: è importante per ciò che riguarda l’indice S&P 500, ma è pur sempre un’ottima base da cui partire anche per eventuali investimenti su titoli azionari internazionali.
Leggi anche: Cos’è e come funziona il Trading Online
L’importanza della volatilità sui mercati: cosa suggerisce il VIX?
Analizzando la questione “cos’è e come funziona il VIX” in maniera più approfondita, emerge un altro aspetto altrettanto interessante: il sentiment di mercato, ovvero le aspettative e le sensazioni che i traders provano verso un certo asset, gioca un ruolo chiave nelle decisioni che guideranno il mercato. Infatti, molti investitori prendono in considerazione il VIX per individuare le aspettative future e la paura che potrebbe dominare il mercato, prendendo le dovute precauzioni oppure approfittando immediatamente della situazione.
Insomma, se il sentiment dei traders influisce sulla domanda/offerta di mercato, è chiaro che avrà una certa influenza sui prezzi. Pertanto, nel trading online CFD il VIX può essere utilizzato per perseguire diversi scopi: dall’analisi della volatilità, ad una comprensione più approfondita di come si muoverà il mercato azionario, alle future aspettative che direzioneranno i trend futuri di mercato.
Con un’ottima strategia di diversificazione di money management, la propria attività di trading online potrebbe imboccare molteplici direzioni che convergeranno verso un unico cammino soddisfacente e remunerativo se si riuscirà a sfruttare ,a proprio favore, uno degli indici più importanti come il VIX.
Considerazioni finali
La guida in questione ha avuto come soggetto da analizzare il VIX, ovvero quello che viene considerato un indice della volatilità, ma anche della paura, in quanto è un valido indicatore del sentiment di mercato.
Sfruttabile per raggiungere determinati scopi, può offrire numerose possibilità per investire con maggiore consapevolezza, potendo persino attuare strategie per diluire il rischio ed incrementare le probabilità di riuscita. La scelta più importante, prima di operare sul VIX e gli ETF ad esso correlati, riguarderà la piattaforma di trading: si ricorda che solo operando con broker validi e professionali come Capital.com (qui il sito ufficiale) si potrà operare in veste di traders, godendo delle protezioni e delle garanzie necessarie.
FAQ VIX Index: Domande e Risposte comuni
Il VIX è un indice creato dal Chicago Board Options Exchange, essenziale per misurare i livelli di volatilità implicita di mercato. Prende come riferimento l’indice di borsa statunitense S&P 500, con cui presenta una correlazione inversa. Ciò significa che l’Indice della volatilità e della paura ha anche una certa rilevanza nella misurazione del sentiment di mercato, divenendo uno strumento essenziale per studiare le migliori strategie di trading online.
No, non è possibile investire in maniera diretta sul VIX in quanto non è paragonabile ai tipici indici di Borsa. Tuttavia, esistono ETF/ETN che ne replicano l’andamento, ma ci sono anche valide piattaforme di trading online citate nel corso della guida che consentono di speculare sulla volatilità riportata dall’Indice in questione.
Nel caso in cui si voglia puntare al VIX, è bene sapere che esistono broker online che consentono di farlo mediante strumenti derivati come i CFD. Naturalmente, è possibile prendere in considerazioni diverse opzioni per inserirsi sul mercato, ma la più popolare ricade sugli ETF.
Il VIX, come suggerisce il concetto di base “Indice della volatilità e della paura” assume un ruolo chiave nel trading online per le informazioni ricavabili semplicemente studiandone l’andamento di mercato. Infatti, è un ottimo indicatore per conoscere la paura o l’ottimismo che guidano i traders, ma anche per diversificare e diluire il rischio nel caso in cui si volesse investire in Borsa.