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Azioni GameStop

Le azioni GameStop sono destinate a diventare il simbolo della profonda rivoluzione finanziaria iniziata dal trading online. Una società e un titolo destinate ad un lento declino dall’evoluzione della tecnologia, GameStop allo stesso tempo sta venendo salvata dalla stessa tecnologia che l’ha condannata.

In questa guida, fortemente voluta dagli analisti di InvestimentiFinanziari.net, verrà valutata la società GameStop a prescindere dal miracolo WallStreetBets per poi andare a prendere in considerazione cosa è successo al titolo agli inizi del 2021.

GameStop, società simbolo del mondo videoludico degli anni '90
Comprare azioni GameStop dopo lo short squeeze: InvestimentiFinanziari.net mostra come fare

Non si nasconde che le azioni GameStop sono state prese come esempio da un movimento rivoluzionario destinato a cambiare radicalmente la concezione degli investimenti finanziari e che comprendere bene la natura di questo cambiamento è essenziale per chiunque, specialmente per tutti i retail traders alle prime armi.

Prima degli eventi del Gennaio 2021 nessuno tra i membri del team tecnico della nostra redazione avrebbe mai preso in considerazione le azioni GameStop se non come controparte di strategie di investimento ben precise. Tuttavia gli eventi ci hanno costretti a rivedere radicalmente le nostre stime sul titolo.

A seguire trovi una tabella riassuntiva delle caratteristiche delle azioni GameStop e delle tipologie di investimento:

ISIN:US36467W1099 
Codice Tycker:GME
Quotata in borsa dal:1999
Settore:vendita retail
Capitalizzazione:15,69 miliardi
Min./Max. ultimi 12 mesi:2,56$ / 481,67$
Come comprare:Azioni DMA / CFD
Dove comprare:eToroFP Markets / Trade.com
elenco delle caratteristiche del titolo GameStop

Azioni GameStop: la storia della società

GameStop è una delle più antiche società attive nella vendita di videogiochi, elettronica e componenti da gioco al mondo: fondata nel 1984 con il nome “Babbage’s”, assunse il suo nome attuale nel 1999, dando vita ad un merchandise che conta oltre 5500 punti vendita in tutto il mondo.

Con sede ufficiale a Grapevine, vicino Dallas, in Texas, GameStop è uno dei brand più famosi presso la comunità di videogiocatori mondiale in virtù dell’enorme fama riscossa durante tutti gli anni ’90 e il primo decennio del 2000. I successi connessi ai contratti di diffusione delle console Atari 2600 e l’inizio della collaborazione con Nintendo, nel 1984, permisero all’allora Babbage’s di espandersi velocemente sul mercato, lanciando nel 1999 il sito GameStop.com.

Il sito era allora amministrato dall’omonima subsidiaria della Babbage’s, che nel 1999 iniziò a dar il via anche alla catena di merchandising, con i primi 30 stores sparsi nei centri commerciali statunitensi. Il successo del brand non si fece attendere e nel 2002, dopo la fine della Dot com Bubble, la società affrontò l’IPO con il codice tycker GME, divenendo pienamente indipendente dall’azienda madre nel 2004.

Dal 2004 al 2016, la GameStop fu protagonista di una serie di acquisizioni volte a rinforzare la propria posizione di mercato:

  • EB Games nel 2005, per 1,44 miliardi di dollari;
  • Rhino Video Games nel 2007;
  • Free Record Shop nel 2008;
  • Micromania, nel 2008, per 700 milioni di dollari;
  • Spawn Labs e Impulse nel 2011;
  • BuyMyTronics, nel 2012.

Tuttavia a partire dal 2016 la società iniziò ad affrontare crescenti problemi: l’avvento di Steam, Nintendo eShop, Xbox Live e PlayStation Network portarono ad un declino delle vendite del 16,4%, dal quale la società non riuscì mai veramente a riprendersi.

Le azioni GameStop affrontano la crisi: investimenti sbagliati e short selling

A partire dal 2016 GameStop inizia a risentire di alcune decisioni sbagliate fatte in passato e della crescente concorrenza dei colossi del videogaming che iniziano a investire sull’online.

Le piattaforme di acquisto si moltiplicano e ogni casa videoludica inizia a munirsi della propria. Nel frattempo anche i colossi dell’e-commerce si fiondano sul settore, minando il mercato dell’usato, da sempre uno dei punti di forza della società texana.

In particolar modo la chiusura di SpawnLabs nel 2014 elimina GameStop dalla corsa al cloud gaming, dato che la società acquistata nel 2011 si occupava dello sviluppo di sistemi di controllo da remoto dei videogiochi.

Questa serie di decisioni errate e la crescente concorrenza da parte dei colossi del settore portò la GameStop, nel 2019, a registrare la peggior perdita in tutta la sua storia: -673 milioni di dollari, a causa del calo del 3% delle vendite nell’anno fiscale 2018.

Ad aggravare la situazione ha contribuito la strategia di numerosi hedge fund che hanno ripetutamente shortato le azioni GME. Il 140% delle azioni GME in mano ad investitori istituzionali, infatti, erano oggetto di vendita allo scoperto. Come è possibile?

Semplice: alcuni hedge fund, come Melvin Capital e Citron Research, hanno venduto allo scoperto la propria quota di azioni e hanno poi ricomprato altre azioni per venderle nuovamente allo scoperto. Si tratta di una strategia rischiosa ma che permette di “forzare la mano” al mercato azionario.

Quello che succede, infatti, è che oil mercato conta una doppia vendita allo scoperto e, quindi, svaluta ulteriormente il titolo in questione. Questo, oltre alla campagna di disinformazione attuata dai due fondi, i quali per portare acqua al proprio mulino, hanno continuamente pubblicato materiale sulla presunta debolezza finanziaria del titolo GME, asserendo in alcuni di essi che la società fosse pressoché sull’orlo della bancarotta.

Azioni Gamestop e r/WallStreetBets: la rivoluzione finanziaria

Il panorama societario di GameStop all’inizio del 2021 non era affatto negativo così come si era stati portati a intendere dalla massiccia manipolazione mediatica degli hedge funds. Come spesso accade, le informazioni si estremizzano quando chi le emette è disperato, e la situazione delle azioni GME era esattamente questa.

Alla fine del 2020, infatti, il gruppo aveva visto un boom delle vendite online del +309% e durante il mese di Dicembre iniziava a circolare voce che la società fosse, infatti, molto sottovalutata. Ovviamente la diffusione di questo genere di informazioni non favoriva affatto le prospettive degli shorts sul titolo, motivo per cui durante le prime settimane di Gennaio si insistette in particolar modo sull’entità delle perdite della società nel 2020 in rapporto alla crescita delle vendite di videogiochi.

A fronte dell’aumento delle vendite di videogiochi del +60% in 5 anni, infatti, GameStop aveva comunque chiuso il 2020 con perdite di 464,4 milioni di dollari. Una cifra elevata ma decisamente promettente se si valutava che nel 2019 le perdite erano state di 794,8 milioni di dollari e che il Covid-19 aveva comunque causato non pochi problemi ai punti vendita GameStop.

In ogni caso, si erano create le condizioni perfette per uno short squeeze, ovvero una variazione enorme dei prezzi dovuta a motivazioni tecniche piuttosto che a fattori fondamentali del titolo.

I passaggi dello short squeeze sulle azioni GameStop

Tutto inizia quando, nell’Agosto 2019, Michael Burry, direttore del fondo Scion Asset Management, scrive a GameStop una lettera ove invoglia la società a ricomprare alcune delle sue azioni. Già all’epoca era chiaro che le performance del titolo non riflettessero affatto quelle dell’azienda e, sebbene GameStop non navigasse certo nell’oro, i suoi fondamentali erano solidi.

Burry, infatti, affermò che il suo fondo sarebbe andato long sulle azioni GME in suo possesso (oltre 2,75 milioni, per un totale del 3,05% della società) anche in virtù del fatto che le nuove console Miscrosoft e Sony avrebbero ancora supportato i lettori di dischi.

Le speculazioni al ribasso degli altri fondi, tuttavia, hanno continuato a mantenere le azioni GameStop al ribasso.

La storia si evolve nel Settembre 2019 quando uno degli utenti del canale Reddit r/WallStreetBets, DeepFuckingValue, posta una foto di sé e del suo investimento in azioni GameStop per un valore di 53mila dollari. La notizia non fa scalpore che a Dicembre 2020, dopo che il titolo ha mostrato significativi cenni di ripresa dopo il crash di Marzo.

La sfida di WallStreetBets alla Melvin capital
Il grido di battaglia di WallStreetBets e la crociata contro gli hedge fund (nel particolare Melvin Capitals)

Orami la situazione era diventata chiara e i costanti aggiornamenti di DeepFuckingValue, su Youtube RoaringKitty, coinvolgono gli oltre 6 milioni di iscritti al canale. Inizia così una vera e propria crociata contro i “fucking hedge fund. Uno dei post del gruppo su Reddit, infatti, recita

FOR ALL THE BIG FUCKING HEDGE FUNDS MONITORING US, THIS IS A MESSAGE FROM US TO YOU, WE FUCKING OWN YOU NOW, FUCK. YOU.

Il resto è ormai storia: nell’arco di poche settimane il titolo passa da una quotazione di 17,28 dollari al massimo storico, di 481,66 dollari ad azione, una crescita spaventosa del +2787,38%.

La vittoria di Reddit sugli hedge funds e lo zampino di Musk

Ciò che ha impedito Melvin Capital e Citron Research di ammortizzare le proprie perdite (complessivamente di oltre 8 miliardi di dollari) è stata la combinazione della crociata voluta da r/WallStreetBets e dello sgambetto fatto da Musk.

Elon Musk, proprietario di Tesla e SpaceX, infatti, è noto per essere particolarmente geloso delle proprie società e di non avere a cuore coloro che speculano al ribasso sulle azioni Tesla. Ovviamente tra questi vi erano proprio Melvin Capital e Citron Research.

Per questo motivo posta, il 26 Gennaio, un tweet nel quale afferma “GameStonk!”, incitando i retails a continuare le proprie operazioni. I prezzi delle azioni GameStop salgono ancor più alle stelle man mano che nuovi investitori si precipitano sul titolo e gli hedge fund in questione non riescono a comprare sufficienti azioni per coprire le proprie perdite.

Il fatto che gli short ammontassero al 140% delle azioni in possesso degli investitori istituzionali ha permesso allo short squeeze di far registrare ai fondi di investimento perdite ingenti, complice la crociata indetta dagli utenti di r/WallStreetBets che si sono rifiutati di vendere i propri titoli anche quando le azioni GME iniziavano a ridimensionarsi.

Sulla chat Reddit e sui canali Discord del gruppo parte una vera e propria crociata contro tutti i titoli maggiormente shortati: non solo GameStop ma anche Virgin Galactic, Nokia e BlackBerry.

Si tratta della prima vera e propria reazione dei retail traders ai grandi big di Wall Street, iniziata da un gruppo di piccoli investitori nostalgici degli anni ’90 e continuata anche in virtù della cattiva reputazione che gli hedge fund si sono fatti in seguito alla crisi del 2008/2009.

Comprare azioni GameStop ora: come fare & piattaforme consigliate

Comprare azioni GameStop dopo lo short squeeze di Gennaio 2021 non è facile. Questo perché i principali broker americani sono stati indagati per favoreggiamento dei fondi di investimento, bloccando le transazioni sul titolo ai propri clienti.

Il caso del broker RobinHood non è affatto isolato: al centro del mirino vi sono anche TD Ameritrade e Interactive Brokers. Su questi casi sta indagando la SEC e alcuni investitori hanno chiamato in causa anche la FED. Si tratterà di un processo lungo che lascia in sospeso la domanda: come investire in azioni GameStop?

A seguire vogliamo presentarti una tabella dei principali broker che si sono dimostrati corretti nei confronti dei propri utenti e non hanno tentato alcun provvedimento illegale per limitare le operazioni sul titolo GME. Si tratta di piattaforme con regolare licenza CySEC, CONSOB e FCA e che rispettano tutte le normative previste dal piano MiFID II dell’ESMA, fornendo ai propri utenti le garanzie necessarie ad investire al massimo delle proprie possibilità.

I broker in questione permettono di investire sia con i CFD (strumenti derivati che permettono di operare sia al rialzo che al ribasso) che con il DMA (Direct Market Access, per comprare azioni reali).

BrokerTipologia di investimentoOfferte gratuite
🥇eToroCFD/DMASocial Trading & Copy Trading
🥈FP MarketsCFD/DMATrading Automatico & Trading Algoritmico
🥉Trade.comCFD/DMAFormazione & segnali di trading
I broker consigliati dal nostro team di esperti

Ti può anche interessare:

eToro

eToro (qui per il sito ufficiale) è un broker che si è dimostrato particolarmente utile durante le prime fasi dello short squeeze. Questo perché tutti gli utenti che non erano a conoscenza del gruppo Reddit r/WallStreetBets hanno comunque potuto approfittare dell’incredibile rialzo del titolo leggendo notizie sulla pagina di Social Trading del titolo.

Il Social Trading, infatti, ha permesso un veloce passa parola delle notizie e ha reso possibile una maggior partecipazione alla corsa all’acquisto delle azioni GameStop.

Allo stesso tempo, altri investitori hanno fatto ampio ricorso al Copy Trading: fiduciosi delle analisi che circolavano sul gruppo Reddit, hanno provveduto a copiare le operazioni di tutti gli investitori che seguivano attivamente il gruppo, in modo da partecipare anche alle corse alle azioni Nokia, BlackBerry e Virgin Galactic).

Questi strumenti sono assolutamente gratuiti e possono essere provati sia sul conto demo gratuito che direttamente sul conto reale. Per registrarsi ad entrambi è sufficiente visitare questo indirizzo e completare la registrazione.

FP Markets

FP Markets (visita qui il sito ufficiale) è un broker che mette a disposizione dei suoi utenti la possibilità di accedere ad una delle maggiori biblioteche digitali di strumenti di trading al mondo: la MQL Library.

Questi strumenti, pensati per funzionare sulla MetaTrader4 e MetaTrader5 che FP Markets mette a disposizione, sono ottimizzati per alcuni titoli in particolare, tra cui anche le azioni GameStop.

La comunità di utenti che aggiorna la MQL Library (una biblioteca Open Source), infatti, non differisce più di tanto da quella di Reddit r/WallStreetBets. Al contrario, molti sono attivi su ambo le piattaforme, con gli utenti della MQL che propendono maggiormente per l’aspetto tecnologico del trading, occupandosi per lo più di programmazione.

Con un conto su FP Markets, a questo indirizzo puoi aprirne sia uno demo gratuito che uno reale, è possibile accedere liberamente alla MQL Library e trovare gli strumenti pensati appositamente per operare sulle azioni GameStop.

Trade.com

Trade.com (visita il sito ufficiale), invece, è una piattaforma incentrata prevalentemente sulla formazione. Per tutti coloro che si sono interessati alla vicenda delle azioni GameStop e desiderano prenderne parte ma non hanno idea di come, il broker propone un corso di formazione completamente gratuito.

La formazione offerta da Trade.com consta di:

  • Manuale di trading, in .PDF o e-Book;
  • Corsi di trading, dal livello base fino a quello avanzato;
  • Video-lezioni sull’uso della piattaforma e dei suoi strumenti tecnici;
  • Webinar di aggiornamento periodici, in modo da restare sempre sul pezzo;

Per accedere gratuitamente a questa offerta è sufficiente aprire un conto su Trade.com (puoi farlo a questo indirizzo).

Comprare azioni GameStop: analisi completa del titolo

Lo short squeeze di Gennaio 2021 ha cambiato radicalmente le carte in tavola. La volatilità elevata del titolo ha reso ancor più necessaria una attenta analisi preventiva delle azioni GameStop.

Per questo motivo gli analisti di InvestimentiFinanziari.net si sono messi all’opera per tirare le somme della situazione e fornirti un buon metodo per realizzare sia una valida analisi tecnica che una utile analisi fondamentale.

L’analisi tecnica ti servirà a realizzare operazioni intra-day sul titolo, fornendoti informazioni cruciali sui punti di ingresso e punti di uscita dal mercato. La volatilità mostrata dalle azioni GameStop, infatti, risulta essere un vantaggio solo se si apprende a sfruttarla al meglio.

L’analisi fondamentale, invece, permette di valutare la convenienza degli investimenti sul lungo termine grazie alle offerte DMA. In seguito ad uno short squeeze è essenziale fare una buona analisi fondamentale in modo da sapere se il prezzo attuale del titolo è sovra-stimato o sotto-stimato.

Specialmente per operazioni su lungo termine, infatti, l’ideale è comprare in occasione di una quotazione sottostimata: in caso contrario si rischiano perdite anche pesanti.

Comprare azioni GameStop: analisi fondamentale completa

Per fare una buona analisi fondamentale su un titolo è necessario prendere in considerazione aspetti della società capaci di influenzare il valore delle sue azioni. I titoli azionari, infatti, rappresentano una quota di partecipazione agli utili societari: il loro valore varia in base all’andamento aziendale e alla sua capacità di produrre incrementi positivi negli utili.

Pertanto, facendo analisi fondamentale, si va a stimare la capacità della GameStop di aumentare i propri utili in futuro. In che modo? Prendendo in considerazione alcuni fattori:

  • Dati societari di bilancio;
  • Figure chiave;
  • Business Model;
  • Competitors;
  • Azionariato;

Azioni GameStop: dati societari di bilancio

La GameStop, come si è detto in precedenza, ha visto anni particolarmente difficili, specialmente a partire dal 2016. La società si è vista costretta a fronteggiare un completo cambiamento organizzativo per sopravvivere nella misura in cui il settore del quale era leader mondiale stava rapidamente scomparendo.

Gli anni che maggiormente attestano questa rapida necessità di cambiamento sono il 2018, 2019 e 2020, i quali hanno visto una progressiva riduzione degli utili e del fatturato.

AnnoUtiliVar. % anno precedenteFatturatoVar. % anno precedente
201834,7 milioni-90,2%9,224 miliardi+7,16%
2019-794,8 milioni-2290,49%8,285 miliardi-10,2%
2020-464,4 milioni+42,7%6,466 miliardi-22%
Dati societari gamestop

Come si può vedere, il 2019 è stato l’anno critico per eccellenza che, come abbiamo fatto notare in precedenza, è corrisposto all’inizio delle massicce operazioni di vendita allo scoperto sul titolo. Melvin Capital e Citron Research sono hedge fund rinomati per i propri investimenti short e viste le performance negative erano fermamente convinti che la società sarebbe fallita.

Del resto al crollo degli utili nel 2019 è corrisposto un crollo delle azioni del -72% circa per tutto il primo semestre dell’anno.

Dati di bilancio di GameStop dal 2017 al 2020
I dati di bilancio di GameStop sulla piattaforma di eToro

Tuttavia nel 2020 il titolo ha ripreso a crescere, non solo migliorando le perdite dal punto di vista degli utili, ma ridimensionando il proprio operativo. La riduzione del fatturato, infatti, non va affatto letto come un segnale negativo ma, come si vedrà in seguito, è la diretta conseguenza della condensazione dell’attività aziendale e della concentrazione dei capitali volute dal nuovo CEO George Sherman.

Figure chiave di GameStop

Alla base della ripresa della società vi sono due persone: il già citato CEO George Sherman e Reginald Fils-Aimé, ex-presidente e capo operativo della Nintendo America.

Queste due figure chiave sono al centro della ripresa di GameStop registrata nel 2020 grazie ad una duplice strategia operativa:

  • Abbattere i costi, riducendo il numero di stores presenti fisicamente sul territorio (dei 5500 store pre-2016, attualmente ne restano aperti poco più di 3500);
  • Potenziare l’online, attraverso offerte, bundles e accordi con le nuove console Microsoft e Sony;

Il forte segnale lanciato dalle figure chiave della società che, in occasione della diffusione della pandemia si sono ridotti lo stipendio del 50%, hanno sortito un effetto positivo, aumentando significativamente la popolarità del marchio e contribuendo alla crescita del +519% delle vendite online.

Business Model GameStop

Il Business Model di GameStop non si è molto discostato dal tipico modello di rivenditore di massa:

  • Ampia offerta di prodotti;
  • Rapporto con i clienti incentrato sul self-service;
  • Partnership con i grossi marchi di settore;

Sebbene si tratti di un Business Model datato e inefficace, il successo di GameStop è connesso al valore culturale assunto dal proprio marchio.

La community di videogiocatori è estremamente giovane, ma i videogiocatori che attualmente hanno potere d’acquisto sono coloro che si sono formati e appassionati al settore sotto l’egida di GameStop.

L’introduzione di un servizio che permette di provare, presso gli store distribuiti sul territorio, i giochi prima di procedere all’acquisto ha permesso al marchio di ampliare la propria utenza anche alle nuove generazioni di videogiocatori.

Da sempre GameStop punta prevalentemente al mondo delle console e delle apparecchiature di gioco ad esse dedicate, motivo per cui il monopolio del panorama videoludico su PC della piattaforma Steam non ha intaccato così profondamente la propria utenza.

Diverso è il discorso connesso alla concorrenza di PlayStation Network, Xbox Live e Nintendo eShop. Alla sopravvivenza del marchio GameStop, tuttavia, è stata garantita negli anni dal mercato dell’usato e dell’apparecchiatura da gioco di qualità.

Competitors di GameStop

I principali competitors di GameStop si dividono in società attive nel settore videoludico e dell’intrattenimento e in società attive nelle vendite di prodotti per videogiochi.

Nel primo caso, si tratta di:

Queste tre società sono allo stesso tempo competitors e partner storici di GameStop. I servizi da essi offerti, infatti, sono compatibili con l’attività di rivendita attuata dalla società e, anzi, si affida ad essa per l’organizzazione di eventi esclusivi e lanci di nuovi prodotti.

È grazie a questa collaborazione che GameStop è riuscita a rimettersi in gioco nel 2020. Nel secondo caso, invece, si hanno diretti competitors della società che le sottraggono utenza in virtù delle proprie offerte esclusive. Si tratta di:

Le prime tre competono direttamente per quanto riguarda la vendita di accessori videoludici e componenti elettroniche, avvantaggiandosi della possibilità di abbassare notevolmente i prezzi grazie a business model più efficienti e innovativi.

Steam, invece, grazie alla sua offerta e esclusività ha praticamente estromesso GameStop dalla vendita di videogiochi per PC.

La sopravvivenza dell’azienda, dunque, è connessa prevalentemente alla sua interazione con le grandi case videoludiche e alla sua capacità di promuovere il proprio brand attraverso eventi esclusivi. In poche parole, accontentare la propria clientela storica e avvicinarsi alle nuove generazioni grazie a quello che ha sempre fatto: diffondere la cultura dei videogiochi, dai primi anni fino ai tempi più moderni.

Azionariato GameStop

L’azionariato GameStop non si può certo definire equilibrato: gli effetti dello short squeeze non sono affatto terminati e questo si riflette nelle cifre disordinate che contraddistinguono la distribuzione delle azioni della società.

Il 27,33% delle azioni, infatti, è in possesso agli insider mentre gli investitori istituzionali possiedono rispettivamente il 122,04% delle azioni e il 167,96% del flottante. Come è possibile?

Esattamente per lo stesso motivo per cui è scoppiato lo short squeeze: alcuni hedge fund hanno shortato la propria quota per poi ricomprarla e shortare di nuovo. Come abbiamo detto si tratta di un’operazione realizzata con l’obiettivo di forzare la mano al mercato ma che ha portato a operazioni su titolo che non esistono.

Oltre agli hedge fund, tra gli investitori istituzionali si contano:

  • Vanguard Group, che possiede il 7,58% della GameStop;
  • BlackRock Inc, con il 12,33%;
  • Fidelity Investiments Inc., con il 13,67%;

Non è un caso se il titolo GME è presente in numerosissimi ETF gestiti dalle società di investimento appena nominate e la loro partecipazione alla compagnia ha probabilmente contribuito all’incredibile rialzo registrato nel Gennaio 2021.

Azioni GameStop: analisi tecnica completa

Fare analisi tecnica sul titolo GameStop significa intervenire sul grafico dei prezzi e, grazie a particolari strumenti tecnici e indicatori, individuare i punti sensibili che fanno presagire una particolare evoluzione futura delle quotazioni.

Rispetto all’analisi fondamentale, il cui obiettivo è determinare la capacità della società di affrontare una crescita sul lungo periodo, l’analisi tecnica riguarda esclusivamente le rapide e veloci operazioni di speculazione.

A seguire puoi vedere un esempio tratto dal conto demo gratuito di eToro. Per realizzarlo gli analisti di InvestimentiFinanziari.net si sono avvalsi di due indicatori particolarmente utili a comprendere l’evoluzione della volatilità del titolo.

esempio di analisi tecnica sulle azioni GameStop
L’indicatore ATR e l’EMA sono perfetti per individuare i punti di ingresso in periodi di particolare turbolenza

In seguito allo short squeeze, infatti, la volatilità è diventato uno dei valori chiave delle azioni GameStop.

Come puoi vedere, i due indicatori applicati al grafico sono:

  • ATR, che monitora l’evoluzione della volatilità. Quando l’ATR registra un aumento questo significa che i prezzi stanno seguendo il trend dominante;
  • Media Mobile Esponenziale, calcolata su 20 periodi in modo da fornire chiari segnali di ingresso sul mercato;

In circostanze come queste è estremamente consigliato operare con timeframe ridotti, in modo da limitare i rischi. Elevate volatilità, infatti, si associano spesso alla possibilità di repentine inversioni di trend, il più delle volte imprevedibili e molto pericolose.

Per approfondire l’argomento ti consigliamo di leggere:

Comprare azioni GameStop: previsioni future

Le previsioni future su GameStop parlano una sola lingua, quella della ripresa. La società, nonostante le tante difficoltà affrontate dal 2016 in poi, ha mostrato chiari segnali di ripresa e le due figure chiave di maggior rilievo, G. Sherman e R. Fils-Aimé, hanno definitivamente immesso GameStop sul sentiero che la porterà a sopravvivere negli anni futuri.

Puntare sull’online, sull’esclusività del brand e sulla garanzia di qualità che ad esso si associa è stata la mossa vincente. Gli eventi del Gennaio 2021, con lo short squeeze, più che rappresentare qualcosa per la compagnia hanno riconfermato la fiducia degli investitori che, oltre a rifarsi di tutte le perdite registrate negli anni precedenti, hanno chiaramente visto come il valore reale del titolo sia stato finora ignorato dal mercato azionario.

Sebbene sia estremamente difficile valutare quali traguardi potranno toccare le azioni GameStop in futuro per via dell’eccessivo rialzo all’inizio del 2021, una cosa è chiara: la soglia dei 10 dollari ad azione sarà solo un lontano ricordo.

Se nei prossimi anni si assisterà ad una progressiva stabilizzazione dei dati societari non vi è alcun dubbio che le azioni GameStop risulteranno essere un titolo indispensabile per qualsiasi portafogli finanziario. Non un’azione di riempimento, per diversificare le proprie operazioni, ma un titolo di primaria importanza.

Non dimentichiamo, infatti, che GameStop è una delle poche società attive nel mondo delle vendite retail che distribuisce dividendi. Tra i suoi principali competitors (Amazon, Alibaba, eBay), GameStop è la sola che permette agli investitori di trarre beneficio dal comprare titoli reali.

La distribuzione dei dividendi, inoltre, è un ulteriore segnale di stabilità societaria. Ricordiamo, a tal proposito, che sul lungo periodo le blue chip, ovvero tutte le azioni caratterizzate da un buon dividend yield, tendono a performare decisamente meglio rispetto ad altri titoli come Indici di Borsa o ETF.

Target Price azioni GameStop

Risulta essere estremamente complesso al momento individuare con precisione un target price futuro per le azioni GameStop. Per questo motivo il team di analisti di InvestimentiFinanziari.net non ha voluto, per il momento, individuare livelli di prezzo obiettivo per il titolo.

Al posto di questi, puoi dare un’occhiata al grafico sottostante: le fasce individuate ti permetteranno di comprendere al meglio come comportarti in base alla loro interazione con il titolo.

Prospettive future delle azioni GameStop
Alcune prospettive future dei range di prezzo per le azioni GameStop

La volatilità troppo elevata, ribadiamo ulteriormente, impedisce una definitiva individuazione dei livelli obiettivo ma permette di determinare tre importanti vie percorribili che le azioni GameStop possono imboccare.

Detto questo, ti invitiamo a controllare periodicamente questa guida: non appena i dati finanziari di GameStop saranno più chiari, infatti, il nostro team di analisti provvederà immediatamente a fornire una tabella dei target price per il titolo.

Azioni GameStop: previsioni per il 2021/2022 a cura di InvestimentiFinanziari.net

Le azioni GameStop hanno visto un inizio 2021 estremamente turbolento. Questo significa che il primo semestre probabilmente trascorrerà all’ombra di un progressivo assestamento del titolo.

È assai improbabile che i prezzi si assesteranno introno ai livelli toccati durante lo short squeeze, motivo per cui sconsigliamo caldamente di investire sul lungo periodo prima che i risultati finanziari del primo semestre portino le quotazioni delle azioni ad assestarsi in prossimità del loro valore reale.

Se il primo semestre, dunque, sarà all’ombra della speculazione, durante il secondo semestre converrà aprire posizioni long almeno di medio periodo. Specie dopo fluttuazioni così pronunciate, infatti, i mercati tendono a reagire prudentemente e a svalutare di poco il titolo. La possibilità di entrare sul mercato in modalità diretta di eToro, Trade.com e FP Markets, dunque, tornerà massimamente utile a partire dalla seconda metà del 2021.

Per quanto riguarda il 2022, i dati attualmente a disposizione fanno presagire un pieno anno di ripresa, motivo per cui siamo dell’idea che entrare long sulle azioni GameStop a partire da Giugno/Luglio 2021 potrebbe essere, con molta probabilità, la miglior linea d’azione.

Ricordiamo a tal riguardo di monitorare l’hype di eventi come l’E3 o le grandi presentazioni di titoli videoludici. Come Michael Burry ha giustamente ricordato, le console di nuova generazione fanno ancora affidamento a lettori digitali.

In occasione dell’uscita di titoli rilevanti, dunque, GameStop quasi sicuramente registrerà flussi di cassa significativi e le azioni ne risentiranno positivamente.

Comprare azioni GameStop conviene? Le nostre opinioni

Che il titolo GameStop rappresenti un investimento interessante era noto ben prima dello short squeeze. Dopo che le azioni sono finite sotto i riflettori, si sono trasformare in un ottimo investimento del quale tutti sono al corrente.

È nostra opinione che, sebbene attualmente tutti i simpatizzanti di r/WallStreetBets si stanno precipitando ad acquistare azioni reali, attualmente non è saggio farlo. Gli investimenti reali, infatti, sono vantaggiosi per operazioni sul lungo periodo.

r/WallStreetBets e i simpatizzanti del movimento
la rivoluzione iniziata da r/WBS ha attirato a sè investitori da ogni parte del mondo

A loro volta, gli investimenti di questo genere necessitano di prospettive di crescita chiare e attualmente, sebbene abbia superato il momento di crisi peggiore, le azioni GameStop non sono ancora completamente al sicuro.

Consigliamo, dunque, ai nostri lettori di limitarsi, per ora, ad operazioni speculative rapide, traendo vantaggio dai CFD di eToro, FP Markets e Trade.com. Il tempo per investimenti di lungo periodo arriverà non appena i dati finanziari di GameStop confermeranno l’uscita dalla crisi.

Vogliamo, inoltre, approfittarne per sconsigliare caldamente di seguire qualsiasi altra notizia o suggerimento di investimento riguardante r/WallStreetBets. Esattamente come successo con la fake news riguardante l’argento, attualmente non poche realtà fraudolente stanno approfittando della popolarità del gruppo per diffondere false notizie.

Del resto le stesse menti che hanno ideato lo short squeeze attualmente si stanno astenendo dal fare commenti ufficiali data la gran folla di falsi avatar che a loro nome si stanno pronunciando sul web. r/WallStreetBets ha lanciato un chiaro segnale e ha fornito un valido esempio. Adesso è necessario procedere con le proprie forze.

Soltanto gli ingenui possono pensare che due short squeeze possano effettivamente succedersi sullo stesso titolo e l’intervento della SEC e della FED scongiureranno qualsiasi altro tentativo.

Il nostro consiglio è di far tesoro di questa esperienza e continuare a investire così come si era soliti fare: guardando avanti e affidandosi alle proprie forze.

Comprare azioni GameStop: considerazioni finali

In conclusione, r/WallStreetBet e Michael Burry hanno salvato le azioni GameStop rilanciandole allo stesso tempo. Al momento tocca alla società far fruttare tutte le buone premesse gettate nell’arco del 2019 e 2020.

Il titolo è a dir poco interessante e se i dati finanziari della società confermeranno i ritmi di crescita finora dimostrati, diventerà sicuramente un’azione da possedere e sulla quale poter fare affidamento. Fino ad allora resta un ottimo titolo su cui speculare con i CFD, sfruttando a pieno l’elevata volatilità e gli alti e bassi dell’hype.

Ricordiamo a tal proposito che eToro, FP Markets e Trade.com si sono ancora una volta confermati come i migliori broker disponibili in Europa, rispettosi dei propri utenti e delle normative europee. Le loro condizioni di trading e le loro offerte gratuite permettono anche ad un principiante di iniziare a investire su azioni GameStop il prima possibile.

Qui sotto vogliamo proporre alcune delle domande più comuni rivolteci dai lettori e ti invitiamo a scriverci qualsiasi dubbio o perplessità ti sopraggiunga. Il nostro team di esperti provvederà a risponderti immediatamente.

FAQ azioni GameStop: domande frequenti

Azioni GameStop: cosa succederà al titolo?

Le azioni GameStop diventeranno un simbolo, oltre che un titolo finanziario decisamente più interessante. Gli eventi di Gennaio/Febbraio 2021, infatti, hanno riportato ancor più alla ribalta una società che era in netta ripresa.

Conviene comprare azioni GameStop?

Dipende. Se si è simpatizzanti con il movimento r/WallStreetBets, comprare azioni GameStop non è un’opzione. A prescindere dalle proprie idee, il titolo è estremametne interessante e la sua volatilità lo rende ottimo per speculazioni con i CFD. Per gli investimenti con broker DMA conviene attendere ancora.

Short squeeze su GameStop: cosa comporta?

In termini pratici si è trattato del salvataggio della società da parte di un gruppo di retail traders. A prescindere dalle motivazioni etiche della loro scelta, lo short squeeze hanno di fatto aperto un futuro al titolo e lo hanno reso estremamente interessante.

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