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Staking: Cos’è e come funziona [Guida Crypto Staking 2021]

Lo Staking di criptovalute è una modalità aggiuntiva di investimento, che permette di ottenere delle ricompense per aver partecipato, bloccando i propri token, al funzionamento di diverse blockchain. Oltre al movente tecnico, quello che interessa gli investitori è la possibilità di percepire dei rendimenti senza tecnicamente fare molto. E con la possibilità di sbloccare, nella maggioranza dei casi, i propri token rapidamente.

Lo Staking è un’ottima integrazione alle nostre strategie sul mercato delle criptovalute, in particolare se di medio e lungo periodo. Non tutte le criptovalute lo consentono e non tutti hanno le capacità tecniche necessarie per intervenire su questo mercato. Tuttavia, grazie anche all’ingresso di diversi intermediari di qualità, oggi fare staking è molto semplice – e alla portata anche di chi non ha grande esperienza nel comparto.

Staking Criptovalute - la guida completa di InvestimentiFinanziari.net
Staking di Criptovalute – approfondimento di InvestimentiFinanziari.net – con analisi, infografiche e segnalazione dei migliori intermediari

In questo nostro approfondimento toccheremo tutti i punti salienti di questa attività, con la possibilità di individuare modalità di investimento che possono rendere molto di più dei classici sistemi di conto deposito.

Principali caratteristiche dello Staking:

A che serve:Rendite passive da investimenti in criptovalute
💰Quanto si guadagna:Rendite variabili a seconda della criptovaluta e della blockchain
👌È sicuro:Si, assolutamente
🤔Dove si fa:Exchange / Wallet (anche Hardware)
🥇Migliori 3 piattaforme:eToro (🥇Top Broker) / Coinbase / Binance
Crypto Staking – principali caratteristiche introduttive

Cos’è lo Staking? Spiegazione

Lo staking è una pratica che ci permette di guadagnare criptovalute partecipando al processo di validazione dei protocolli PoS. La definizione è, come spesso accade nel mondo dei cryptotoken, nebulosa, soprattutto per chi non ha grande esperienza di queste reti e del loro funzionamento.

Anche per chi vuole occuparsi semplicemente di investimenti, trattando pertanto lo staking come una possibilità aggiuntiva che abbiamo a disposizione, sarà bene capire cosa governa questo processo.

  • Come funzionavano le criptovaluta prima dei sistemi di validazione PoS

Parliamo di criptovalute di primissima generazione, come Bitcoin e anche Ethereum (che tra poco abbandonerà il sistema PoW per passare appunto a PoS). In questo tipo di reti di primissima generazione, i computer in rete elaborano calcoli molto complicati e chi arriva alla soluzione per primo ottiene una retribuzione, in forma di criptovaluta. Questo processo è molto sicuro: ci vorrebbe infatti il 51% di tutta la potenza di calcolo del network per iscrivere operazioni truffaldine o mendaci. Quando parliamo di sistemi diffusi come Bitcoin, un attacco coordinato di questo tipo, sebbene teoricamente possibile, è praticamente impossibile.

PoW - infografica di InvestimentiFinanziari.net
Il PoW: il vecchio sistema di validazione del mondo delle criptovalute

Tuttavia questi sistemi hanno diversi lati negativi: in primo luogo è necessaria una quantità enorme di potenza di calcolo – e dunque di energia. È inoltre molto difficile scalare le transazioni: all’aumentare delle interazioni tra nodi, cresce anche il tempo che è necessario aspettare affinché una transazione venga validata.

In aggiunta, i consumi energetici di questo tipo di attività sono ora sotto l’occhio del ciclone. I progetti che sono nati successivamente hanno deciso pertanto di sfruttare un altro concetto. A contare non sarà infatti la potenza di calcolo, ma piuttosto quanti token abbiamo bloccato all’interno della blockchain. Si chiama Proof of Stake, che in italiano potremmo tradurre come Prova dell’interesse in gioco.

  • Con il Proof of Stake i blocchi vengono validati da chi ha bloccato token

È una grande evoluzione, che permette da un lato la scalabilità pressoché infinita, dall’altro la possibilità di avere una rete comunque sicura, ma che non abbia dei consumi eccessivi in termini energetici. Il Proof of Stake – che è declinato da diverse criptovalute secondo paradigmi propri – si affida al fatto che se abbiamo bloccato una quantità di criptovaluta, abbiamo tutto l’interesse affinché le transazioni siano validate nel modo corretto e non ci siano delle truffe o delle manipolazioni.

Proof of Stake - infografica di InvestimentiFinanziari.net
Proof of Stake: bloccare token, validare la blockchain e guadagnare commissioni

Questo perché è ovviamente nostro interesse che l’igiene dell’ambiente sia massima. Nessuno investirebbe in una criptovaluta la cui blockchain non è sicura o i cui nodi non si preoccupano di validare soltanto delle transazioni effettive. E se questo dovesse accadere, saremmo noi a perderci.

  • Previste anche penalità

Affinché i nodi che partecipano al Proof of Stake si comportino correttamente, i protocolli prevedono anche diverse penalità che possono essere inflitte a chi non opera secondo le regole. Quindi comportarsi in modo scorretto, anche soltanto una volta, può attivare il cosiddetto slashing, ovvero la perdita di parte di quanto abbiamo bloccato all’interno del protocollo per ottenere, lo vedremo tra poco, delle ricompense.

Staking Penalità - di InvestimentiFinanziari.net
Il sistema ha i suoi canali per tenere… tutti in riga
  • Lo staking è la ricompensa per i nodi che partecipano bloccando denaro

Ovviamente per attirare delle persone che possano bloccare somme per la validazione delle operazioni, sono previste delle ricompense, sempre in criptovaluta. Lo staking non è altro che una ricompensa per rendere possibile il funzionamento di una determinata blockchain.

La buona notizia è che oggi, come vedremo più avanti, non abbiamo bisogno di alcuna conoscenza tecnica per guadagnare anche da questo tipo di operazioni, che possono essere svolte anche tramite intermediari sicuri e affidabili. In altre parole, come vedremo nel prossimo paragrafo, semplicemente detenendo specifiche criptovalute, potremo ottenere dei ritorni, per diversi punti percentuali nel corso dell’anno.

  • Oggi con qualunque somma

Nella maggioranza dei protocolli blockchain è necessario depositare una certa quantità di criptovaluta per diventare un validator e dunque un nodo che sta contribuendo alla registrazione delle transazioni, allo scopo di ricevere ricompense. Sono limiti mediamente molto alti, che mal si sposano con le possibilità dei piccoli e medi investitori, o con quelle di chi vuole investire in criptovalute soltanto con una piccola parte del loro capitale.

Come vedremo sempre all’interno di questo approfondimento, in realtà possiamo fare staking anche con piccolissime quantità di denaro/cripto, affidandoci ad intermediari sicuri ed affidabili, che possono consolidare le posizioni di tanti micro-clienti e distribuire equamente i risultati di questa specifica attività.

È il caso ad esempio di eToro (qui per un conto dimostrativo gratuito), broker che ha già attivato su diverse criptovalute questa possibilità e che consente anche con investimenti minimi di ottenere dei ritorni importanti sull’investimento.

Leggi anche: eToro opinioni e recensioni

Staking come funziona: caratteristiche principali

Il funzionamento dello staking può essere facilmente scomposto in diversi processi, tutti semplici da capire, che ci porteranno dall’acquisto di una criptovaluta all’ottenimento delle rendite che vengono fissate dal protocollo. È necessario comprendere in dettaglio il funzionamento dei protocolli? No, anche se seguendo la vecchia massima di Warren Buffett, sarebbe sempre meglio capire il mercato nel quale andremo ad investire.

  • A cosa servono le blockchain

Le blockchain sono, tagliando il problema con l’accetta, un sistema per iscrivere transazioni su un libro mastro. Una catena di blocchi, con ogni blocco che viene iscritto o meno secondo determinate regole di consenso.

In altre parole, il protocollo sul quale stiamo investendo deve avere un modo per decidere quali blocchi sono transazioni valide e quali invece non lo sono. Lo staking è coinvolto direttamente in questo meccanismo di consenso. Perché come vedremo più avanti, è in virtù del nostro ruolo di validatori di blocchi che riceveremo ricompense.

  • Proof of Stake: ovvero avere interessi nel buon funzionamento del sistema

I meccanismi di consenso proof of Stake sono interessanti perché partono da un assunto banale ma intelligente: chi ha interessi economici coinvolti nel funzionamento di un determinato sistema, ha interesse a farlo funzionare bene.

Questa idea, trasposta nel mondo delle blockchain, ha avuto diverse declinazioni. Tutte o quasi riconducibili ad un meccanismo di base: chi blocca denaro ha diritto a decidere quali transazioni sono valide e quali no. E ha interesse, avendo bloccato denaro, affinché la blockchain sia sicura.

  • Una sorta di lotteria

Anche se il paragone è forse improprio. Nei sistemi Proof Of Stake, il sistema decide chi sarà a iscrivere o meno un blocco partendo dalla quantità di criptovaluta bloccata presso il network. Più è alta la quantità di denaro bloccata, più è facile che saremo noi a decidere. È un sistema che se vogliamo assomiglia alle lotterie, dove chi ha più biglietti ha statisticamente maggiori possibilità di vincere. Tuttavia l’organizzazione delle blockchain in PoS permette anche altri tipi di situazioni che potrebbero venire a crearsi. Nello specifico le pool, ovvero una sorta di colletta anche tra piccoli possessori, per rendere più rilevante il proprio nodo.

Staking - scelta blocchi - a cura di InvestimentiFinanziari.net
Una lotteria matematica – che retribuisce però tutti secondo il loro contributo
  • Perché correre un rischio?

Semplice: perché ogni network stabilisce delle commissioni che vengono, in parte, distribuite ai nodi che provvedono alla validazione dei blocchi. Lo scambio sottinteso è che noi da un lato blocchiamo criptovaluta sul network (a nostro rischio e nostre spese) e il network ci ricompensa offrendoci una parte delle commissioni di transazione.

Questo tipo di meccanismo crea lo staking a scopo di lucro. Cosa che può permetterci di avere un ritorno soltanto dal fatto di aver scelto una criptovaluta, averla comprata e averla bloccata successivamente sul network.

  • Perché ricorrere ad un intermediario?

Per tutta una serie di vantaggi che intermediari possono offrire: dalla gestione tecnica dello staking, fino alle garanzie che possono mettere sul tavolo. Lo staking, sul piano tecnico (e in particolare per chi non ha una grande dimestichezza con il mondo dell’informatica), può essere relativamente complicato.

Affidarsi pertanto ad intermediari che ci permettono con un solo click di avere lo staking a disposizione, è oggi la soluzione più semplice da percorrere. Cosa che ci permetterà, come vedremo, di ottenere dei ritorni (anche se in presenza di commissioni) comunque soddisfacenti.

Gli intermediari ci permettono inoltre di evitare problemi come lo slashing e ci garantiscono inoltre accesso a questo tipo di attività anche senza investire capitali importanti. Semplicità, orizzontalità nell’accesso e sicurezza: cose che lo staking duro e puro, senza l’intervento di intermediari, oggi non è ancora in grado di offrire. Con eToro (con la possibilità di testare anche in demo) possiamo ottenere le ricompense dello staking addirittura senza fare nulla. Ci basterà detenere in portafoglio le criptovalute supportate per ricevere, periodicamente, le ricompense che ci spettano.

  • Qualche implementazione alternativa

Il mondo della blockchain è oggi uno dei più vivaci e non è raro che da un concetto di base se ne sviluppino di più complessi. Anche dal sistema PoS ne sono nati diversi con un grado di complessità e di articolazione maggiore. Possiamo fare l’esempio di Peercoin, che ha ad esempio introdotto il concetto di età del token bloccato.

Ovvero con una maggiore rilevanza per chi ha stakato per periodi più lunghi. Sono comunque questioni tecniche che poco devono interessare chi si occupa di staking soltanto dal lato degli investimenti. Quello che ci interesserà è che un determinato token possa essere stakato per ottenere delle ricompense.

Staking criptovalute: 👍Pro e 👎Contro

Lo staking ha moltissimi lati positivi, ma come ogni attività umana, si presta anche a qualche tipo di contro. In questa sezione separeremo gli uni dagli altri, con l’obiettivo di offrire ai nostri lettori una disamina sintetica dei punti critici che riguardano questa pratica.

👍PRO DELLO STAKING👎CONTRO DELLO STAKING
Rendita passivaRischi comunque presenti, anche se bassi
SemplicitàSi guadagna in cripto
Supporto per la rivoluzione cripto
I pro e i contro dello staking
  • Pro dello staking

RITORNI AUMENTATI: è il primo degli aspetti positivi che riguardano lo staking. Semplicemente bloccando criptovalute che avremmo comunque comperato e sulle quali avevamo già intenzione di investire, riceveremo dei ritorni. Questo si traduce in un ritorno aggiuntivo sul nostro investimento. Come se si trattasse di un interesse che abbiamo su un prestito concesso a terzi – anche tramite obbligazione ma senza il rischio che non ci venga restituito.

È un modo relativamente innovativo di migliorare la redditività dei nostri investimenti in criptovalute emergenti, ammesso che queste supportino la possibilità di fare staking tramite gli intermediari da noi consigliati.

SEMPLICITÀ: questa non è dovuta allo staking in quanto tale, ma piuttosto alle interfacce che vengono offerte dai migliori intermediari del settore. Possiamo fare staking con un click oggi, tramite tutte le migliori piattaforme di intermediazione. Come vedremo più avanti, avremo a disposizione tanto broker puri, quanto diversi exchange di criptovalute che ci offrono la possibilità di accedere semplicemente a questo tipo di attività.

SUPPORTO PER IL MONDO CRIPTO: che non ha un ritorno economico fondamentale, ma che può essere per molti movente per destinare parte del proprio capitale ad un progetto blockchain che ci interessa. Siamo a tutti gli effetti responsabili del funzionamento della chain e del progetto in quanto tale. Stiamo offrendo infrastruttura – tra le altre cose retribuita – per il token che abbiamo scelto di inserire a portafoglio. Qualcosa di molto interessante e che ha implicazioni tecnologiche (e talvolta anche politiche) che nessun tipo di investimento è in grado di offrire.

  • Contro dello staking

RISCHI: anche se direttamente non ci sono rischi, a patto di interfacciarsi con un intermediario sicuro, in realtà ci sono rischi indiretti, come in ogni tipo di investimento. Se il token che abbiamo stakato dovesse perdere di valore, ne risentirebbe nel complesso anche il nostro investimento. Pertanto dovremo prestare la massima attenzione a scegliere un buon progetto crypto. Perché nel caso in cui dovesse correggere o meramente perdere valore sul medio e lungo periodo, avremo a tutti gli effetti perso denaro.

REWARD IN CRYPTO: quando riceviamo la nostra reward, questa sarà in forma di criptovaluta. O meglio, della stessa specie di criptovaluta che abbiamo bloccato. Certo, possiamo prontamente convertirla, ma questo può essere sia costosi, sia poco pratico. Poco male, in fin dei conti si tratta di una criptovaluta che abbiamo comunque scelto come destinataria dei nostri investimenti. Tuttavia sarà necessario un passaggio aggiuntivo per “riscuotere” in Euro.

Come fare Staking in modo semplice: esempio pratico con eToro

eToro è la piattaforma più semplice da utilizzare per chi vuole fare staking di criptovalute. Il sistema è – per così dire – invisibile, dato che con il programma di Staking offerto dal broker in questione, possiamo ottenere le ricompense di questa attività senza fare nulla, ovvero semplicemente acquistando le cripto che il broker supporta. Analizzeremo passo passo, partendo proprio dal conto dimostrativo gratuito, la procedura per iniziare ad accumulare le ricompense dello staking.

  • Primo passo: aprire un conto con eToro

Il primo passo da fare è aprire un conto demo con eToro. Il conto, che mette a disposizione 100.000$ di capitale virtuale, è più che sufficiente per seguire la procedura che andremo a spiegare passo per passo. Non sono necessari versamenti, non è necessaria la carta, così come non è necessario avere alcun tipo di esperienza sui mercati. Seguendo il link avremo a disposizione, sulla destra, una colonna nel quale inserire un nickname, con il quale verremo conosciuti all’interno della piattaforma, una password e un indirizzo e-mail.

Iscrizione eToro - a cura di InvestimentiFinanziari.net
L’iscrizione su eToro è semplice e immediata

Dopo aver espletato questa procedura, riceveremo una mail con all’interno un link di conferma. Clicchiamoci sopra per confermare il nostro conto e per essere trasferiti alla Dashboard di investimento di eToro.

  • Secondo passo: individuare le criptovalute che sono supportate dallo staking di eToro

Per il momento eToro supporta Cardano ADA e Tron TRX. Le troveremo entrambe nel tab Mercati che è situato sulla destra della piattaforma – e poi in Cripto, tab che troveremo al centro della pagina. Nel nostro esempio partiremo con lo staking di Cardano. Scegliamo ADA dal listino e clicchiamo su B o Compra. Avremo davanti una schermata di acquisto del token in via diretta.

  • Terzo passo: acquistare Cardano

Il terzo passo per procedere allo staking con Cardano ed eToro è di acquistare la criptovaluta. Nella schermata che riportiamo potremo inserire il volume, ovvero il controvalore in dollari che siamo intenzionati ad investire. Una volta che il nostro ordine sarà pronto, potremo cliccare su Compra, per vederci trasferire immediatamente il token nel nostro portafoglio.

Ordini su eToro - a cura di InvestimentiFinanziari.net
Piazzare gli ordini è altrettanto semplice – anche se non abbiamo esperienza
  • Per chi vuole invece puntare su Tron

Per chi volesse invece scegliere Tron per la sua prima operazione di staking, potremo procedere tramite lo stesso percorso, selezionando però dal listino TRX. Accediamo ancora una volta alla schermata di ordine e procediamo secondo quanto visto poco sopra. Inseriamo il volume che vogliamo investire e clicchiamo su compra.

  • Cosa dobbiamo fare per attivare lo staking?

Assolutamente nulla. eToro si preoccupa di mettere automaticamente le criptovalute che avremo acquistato in staking, senza che ci sia niente da fare da parte nostra. Al termine di ogni mese verrà calcolata la giacenza media all’interno del nostro conto e verremo successivamente retribuiti, entro 14 giorni. Si viene retribuiti direttamente in token, che verranno aggiunti al nostro portafoglio.

  • Ci sono delle commissioni da pagare

Che vengono detratte direttamente dalla quantità di token che ci verrebbe altrimenti assegnata. A seconda del nostro livello all’interno della piattaforma riceveremo comunque tra il 75% e il 90% del totale dello staking. Un’ottima somma, tenendo conto del fatto che eToro si occuperà di tutto quello che è necessario per lo staking, garantendo anche la sicurezza. Le commissioni sono più alte per chi fa parte del club Bronze, quello iniziale, per poi via via scemare verso il livello più alto, Platinum+

  • Come fare staking con capitale reale?

È semplice: ci basterà infatti partire con il conto virtuale gratuito (puoi aprirlo qui) per poi fare il nostro primo versamento, che ha un minimo fissato su eToro di 200$. Dopo aver inviato i documenti per il riconoscimento, saremo pronti a fare staking su Cardano ADA e Tron immediatamente, seguendo lo stesso percorso che abbiamo delineato in questa nostra guida.

Quanto si guadagna con lo staking?

Non è possibile rispondere in modo univoco a questa domanda. Per ciascuna blockchain e per ciascun intermediario entrano in gioco infatti diversi fattori e diverse variabili, che possono modificare anche in corsa il rendimento dello staking di una determinata criptovaluta.

  • Il rendimento è tendenzialmente mobile

Ed è dato dal rapporto tra token stakati nel complesso e la nostra percentuale. Nonché dalla quantità di transazioni che vengono registrate sulla blockchain. Più ci sono staker più la ricompensa sarà bassa per ciascuno, in virtù dei token depositati. Più ci sono transazioni da registrare sul network, più alte saranno le ricompense da dividere.

Staking - il guadagno - infografica di InvestimentiFinanziari.net
I guadagni dello staking sono variabili quasi sempre secondo questo rapporto
  • Le commissioni sono variabili da intermediario a intermediario

E non è detto che l’intermediario più conveniente su un determinato token lo sia anche per tutti gli altri token. Se vogliamo ottenere il top in termini di rendimento, sarà nostra premura verificare quanto viene proposto da ciascun exchange o broker che supporta questo tipo di attività. Tuttavia anche la semplicità vuole la sua parte. Nel senso che può avere senso rinunciare ad una parte maggiore delle proprie ricompense per ottenere un processo più lineare, in particolare se non siamo tecnicamente preparati.

  • I tassi possono variare anche rapidamente, o tramite voto

Le fee, ovvero le commissioni destinate al pagamento delle transazioni, sono talvolta oggetto di voto all’interno delle diverse blockchain. Possono esserci delle riduzioni repentine, o degli aumenti per attirare un numero maggiore di staker. Le situazioni vanno monitorate, senza però alcun tipo di preoccupazione. Quando lo staking non sarà più conveniente, potremo passare ad un altro token. Smobilizzare i token è pressoché immediato.

Quando conviene fare staking?

Praticamente sempre. Non ci sono controindicazioni di sorta che dovrebbero tenerci lontani da questa pratica, che è una delle più convenienti per chi è già esposto su questo tipo di mercato. Conviene farlo dunque tutte le volte che avremo in portafoglio un token che rende possibile questo tipo di operazioni.

Per chi non ha però idee chiare sul futuro di medio e lungo periodo di uno specifico token crypto, è sempre consigliato muoversi con intermediari che permettano la smobilizzazione rapida dei token che abbiamo dato in staking e possibilmente senza farci subire penalità.

Tutti gli intermediari che consigliamo all’interno del nostro speciale sono intermediari che gestiscono lo staking proprio per evitare questo tipo di eventualità. Cosa che permette a tutti di operare con il massimo della sicurezza e senza temere penalità di alcun tipo. In queste circostanze, è sempre conveniente fare staking.

Tipologie di crypto staking

Ci sono diversi tipi di staking che, tecnicamente, possiamo fare. Possiamo infatti utilizzare un e-Wallet, ovvero uno dei tanti sistemi che permettono di avere dei portafogli virtuali, oppure anche tramite gli hardware wallet (decisamente più sicuri) o ancora tramite gli exchange. Analizzeremo pro e contro di tutte le soluzioni di questo tipo.

Staking con e-Wallet

Si può fare staking con i wallet virtuali, con chiave gestita da terzi o meno. Abbiamo a disposizione tanti e diversi sistemi di questo tipo tra i quali possiamo scegliere. Ci sono diversi wallet elettronici – e dunque digitali – che permettono di bloccare le somme direttamente entro il software per partecipare alle pool di staking e ricevere ricompense.

Non ci sono limitazioni di sorta e non è assolutamente necessario intervenire sul mercato ricorrendo agli hardware wallet, che tuttavia rappresentano una soluzione decisamente più sicura, in particolare per chi vuole mettere in staking somme importanti. Tra i servizi che offrono già staking integrato troviamo Atom, ma anche Exodus e molti altri wallet in modalità digitale si stanno attrezzando per offrire lo stesso tipo di servizio.

Staking con Hardware Wallet: Ledger per fare staking

La serie Ledger (i modelli di Ledger Nano più noti sono S o X)è tra le più popolari quando si parla di hardware wallet e offre, tramite l’applicazione denominata “Ledger Live” e su tutta la serie Nano, la possibilità di fare staking direttamente tramite il proprio wallet. Ci sono tutta una serie di vantaggi che possono essere collegati ad operazioni di questo tipo.

  • I wallet hardware sono la soluzione più sicura

Not your keys, not your token è uno dei motti più popolari per chi opera nel mondo delle criptovalute. Tecnicamente, quando ci affidiamo ad un exchange o a wallet esterni, non abbiamo pieno controllo delle nostre risorse.

Wallet Hardware per lo staking - di InvestimentiFinanziari.net
Il wallet hardware rappresenta il massimo livello di sicurezza per chi non vuole affidarsi ad un intermediario

Ricorrendo però a quanto viene offerto da Ledger, avremo sempre controllo della crittografia associata la wallet e dunque anche dei nostri token.

  • Possiamo fare staking su diverse criptovalute

Ledger Live per il momento sopra Algorand, nonché TezosCosmosTron e anche Polkadot. Sono inoltre disponibili anche EOSADANEONEM e NEAR. e Sono alcune tra le blockchain più popolari al mondo, tra quelle che offrono accesso a questo tipo di servizio. Il tutto con la massima sicurezza alla quale questi protocolli ci hanno abituato.

  • Ledger è un brand affidabile

Forse il più affidabile tra quelli che offrono wallet hardware. Sebbene l’operazione sia parzialmente più complessa di quella che abbiamo visto, ad esempio, su eToro (qui per il sito ufficiale), avremo un livello di sicurezza comunque comparabile. Non si tratta però di una procedura che consigliamo a chi non vuole prendersi la piena responsabilità della gestione dei propri token.

Come guadagnare criptovalute con Ledger S / Ledger X – VideoTutorial

Di seguito un pratico videotutorial ti spiega come guadagnare con lo staking di criptovalute mediante l’utilizzo di Ledger Nano S o X + App Ledger Live.

Staking con exchange

Tutti i principali exchange – cosa che vedremo più avanti parlando nello specifico di Coinbase, nonché di Binance e di Bitpanda permettono di fare staking depositando direttamente, all’interno dei wallet offerti dalle piattaforme, le proprie criptovalute.

  • Non tutti gli exchange permettono di fare staking sulle stesse criptovalute

Prima di scegliere un’exchange sarà necessario andare ad individuare quali criptovalute siano effettivamente supportate da un determinato exchange. Non tutti gli intermediari fanno girare nodi completi per tutte le criptovalute in modalità PoS.

Exchange Staking - di InvestimentiFinanziari.net
Gli exchange offrono la possibilità di fare staking

E soltanto in presenza di questi nodi, almeno in via teorica, potremo fare staking. Gli exchange di criptovalute sono anche piuttosto reattivi nell’aggiungere alla loro offerta dei nuovi token da mettere in staking. Quindi l’introduzione del progetto potrebbe essere sempre questione di pochi giorni.

  • Sicurezza

È uno degli aspetti principali che dovrebbe portarci a scegliere un exchange/intermediario invece di fare per conto nostro. Gli exchange migliori – che successivamente indicheremo nel corso di questo approfondimento, offrono standard di sicurezza molto alti. Tutti i token che andremo a conferire potranno essere considerati come al sicuro al 100%. Cosa che ci permetterà di dormire i proverbiali sonni tranquilli.

Cosa interessante sia se dovessimo investire capitali importanti, sia se invece dovessimo operare su capitali più ridotti. Chi non è in grado di garantirsi la sicurezza in termini di wallet troverà dagli exchange – così come dai broker che offrono questo tipo di servizio – un buon sostegno.

  • Commissioni sì, ma soltanto su quanto incassato

Non c’è da pagare nulla in termini di commissioni anticipate. Gli exchange in genere trattengono una parte per la gestione. Si tratta di commissioni in genere minime e che non impattano sulla redditività di questo tipo di attività.

  • Buona varietà

Saltando di exchange in exchange possiamo anche trovare dei progetti molto innovativi e arrivati relativamente da poco sui mercati. Questo permette di esporsi anche verso criptovalute emergenti prima che arrivino su palcoscenici molto più importanti. Palcoscenici che possono fare la differenza successivamente anche in termini di valore di mercato.

  • Occhio però, non tutti sono di qualità

Anche per quanto riguarda lo staking, dobbiamo evitare di affidarci al primo exchange che capita. Noi di InvestimentiFinanziari.net abbiamo effettuato una selezione, indicando soltanto quelli che possono offrire degli ottimi livelli di sicurezza. Il nostro consiglio per i nostri lettori è di affidarsi soltanto a quegli exchange che sono stati testati dalla nostra redazione.

Staking e Lending: analogie e differenze

Si potrebbe incorrere nell’errore di ritenere staking e lending come due esperienze simili. Non lo sono affatto, né in termini di rendimenti, né tantomeno in termini di funzionamento.

  • Staking: non stiamo prestando nulla. I token sono nostri e da noi rimarranno

Con lo staking non stiamo prestando nulla. Stiamo bloccando una determinata quantità di token affinché un network / blockchain in modalità PoS possa funzionare. E riceveremo delle ricompense che sono proporzionali da un lato al numero di partecipanti, dall’altro al volume di transazioni che vengono effettuate sul network stesso.

Staking prestito - di InvestimentiFinanziari.net
No, con lo staking non stiamo prestando denaro

Non c’è passaggio di possesso dei token e non c’è il rischio che qualcuno non sia in grado di restituire quanto abbiamo messo a disposizione. Certo, ci sono altri tipi di rischi, ma esulano dal crack del sistema creditizio o da eventuali problematiche connesse a bug, etc.

  • Lending: stiamo prestando il nostro denaro in cambio di un tasso di interesse

Ci sono diversi network che ci permettono di fare lending, ovvero di conferire le nostre criptovalute all’interno di sistemi di finanza decentralizzata per i prestiti. AAVE, ma anche Maker e Celsius sono addirittura auto-adattanti. Nel senso che, alla stessa maniera delle banche centrali, muovono i tassi di interesse.

In questo caso però a decidere non saranno dei tecnici, ma un algoritmo, che ha in genere come obiettivo la massimizzazione dell’impiego di capitale conferito. Nella maggioranza dei casi, il lending tramite criptovalute è coperto da depositi sufficienti. E viene utilizzato per fare leva su determinati investimenti. Il rischio è praticamente zero, mentre i tassi di interesse percepiti variano in relazione a domanda e offerta di un determinato token.

🥇Migliori exchange per fare Staking criptovalute

EXCHANGE

Voto: 9,5/10

Commissioni: 1,5% Avg.

Clienti: 2+ Milioni

Wallet: N.d.

VANTAGGI:

  • Grafici avanzati
  • Bitpanda Stocks
  • Bitpanda Plus
EXCHANGE

Voto: 9,2/10

Commissioni: 0,9%/1,5% Avg.

Clienti: 100+ Milioni

Wallet: N.d.

VANTAGGI:

  • Trading con margine
  • Tariffe basse
  • Futures disponibili
EXCHANGE

Voto: 10/10

Commissioni: 1,49%/4% Avg.

Clienti: 43+ Milioni

Wallet: Integrato

VANTAGGI:

  • Molte crypto emergenti
  • Guadagna cripto gratis
  • Coinbase PRO

Coinbase Staking

Coinbase (qui per il sito ufficiale) è uno degli exchange più conosciuti al mondo e il primo ad essersi quotato al NASDAQ. Un intermediario sicuro, molto attento nella scelta di prodotti da offrire in staking e che, come nel caso dei broker che abbiamo già presentato, si occupa completamente della procedura.

Nel momento in cui scriviamo sono disponibili diversi token in staking, a partire da Ethereum 2.0, che sarà operativo nel 2022 come sblocco, passando per altri progetti come TezosDAIAlgorand e anche Cosmos e lo stablecoin USDC.

Il servizio deve però essere ancora attivato in Italia, cosa che farà parte del prossimo ciclo di apertura ai paesi europei. Per il momento possono partecipare soltanto i residenti in Francia, Belgio, Spagna, Slovacchia, UK e alcuni stati americani. Qui puoi aprire un conto gratis con Coinbase, per procedere agli acquisti di criptovalute da mettere poi a rendita tramite staking.

Binance Staking

Anche Binance (qui per andare sul sito ufficiale) gestisce per conto dei suoi clienti una parte di staking, che viene integrata anche su prestiti remunerati per chi deposita criptovalute non in PoS. Anche Binance è un intermediario di primissimo spessore e oggi tra i primi al mondo sia per servizi offerti, sia invece per quanto riguarda i volumi spostati sui mercati.

Il sistema di reward è attivo al momento su USDC, BUSD, USDT – che sono i tre principali stable coin del momento, nonché su Venus, Chainlink, Ethereum, Hard e Dai. Il tutto in un mix che non sempre fa capo alle procedure standard di staking, ma che offre comunque la possibilità di guadagnare dai propri depositi flessibili.

Binance (qui per aprire un conto gratuito) aggiorna costantemente il suo pacchetto di offerte in tema staking e lending e rimane uno degli exchange più attivi sul mercato anche per questo tipo di attività.

Bitpanda Staking

Bitpanda non supporta lo staking, almeno per il momento, anche se non è detto che nel futuro non ci saranno delle aperture anche in questo senso. Tuttavia possiamo sempre trasferire le criptovalute che abbiamo acquistato tramite questo intermediario verso wallet che permettono di partecipare ai network PoS e di ricevere ricompense.

Chi utilizza questo exchange per i propri acquisti in criptovaluta, non potrà pertanto metterli a frutto, se non passando da un servizio esterno oppure impegnandosi direttamente.

Kraken Staking: cos’è e come si fa – Videotutorial Youtube Gratuito

Con Kraken (qui per attivare il conto gratuito) è possibile fare staking in criptovalute ed ottenere quindi una rendita passiva da questo genere di attività. Il seguente videotutorial ti spiega tutti i passaggi da effettuare.

Dal canale “Bitcoin & Crypto Strategy con Maury “

Staking criptovalute Opinioni e recensioni

In questa sezione raccogliamo quanto di utile c’è online – tramite la nostra redazione ma non solo – per saperne di più di staking e per valutare la sua utilità relativa. Ci saranno opinioni dei nostri esperti, così come l’analisi delle migliori fonti informative sul mondo dello staking.

Lo staking è legale?

Assolutamente sì. Nonostante non esistano pronunce in questo senso (o in senso contrario) né da parte dei tribunali, né da parte dell’Agenzia delle Entrate, la natura stessa dello staking non può entrare in conflitto con alcun tipo di legge attualmente in vigore in Italia.

Non siamo davanti neanche a operazioni che possano interessare le leggi che governano i mercati finanziari, dato che non c’è compravendita di titoli oppure di valuta. I token che riceviamo come ricompensa dello staking, in realtà vengono creati all’uopo e comunque non sono tecnicamente in pagamento di alcun tipo di servizio. Non esistono, almeno per ora, profili di illegalità diretti o indiretti per quanto riguarda il mondo dello staking.

Ci sono diversi canali informativi che possiamo sfruttare per sapere di più sullo staking

Chiunque si attiverà in questo senso, con o senza intermediari, non avrà alcun tipo di problema legale. E su questo possiamo garantire con l’esperienza, legale e non, di InvestimentiFinanziari.net.

Staking forum migliori internazionali

I forum rimangono un canale informativo fondamentale all’interno del mondo delle criptovalute – e pertanto anche all’interno del mondo dello staking. Noi ne abbiamo selezionati tre, offrendo la possibilità ai nostri lettori di orientarsi verso diverse fonti informative. Il comparto delle criptovalute, al pari di quanto possiamo trovare nella finanza classica, si riduce spesso ad una guerra di informazioni. E chi riuscirà ad approvvigionarsi con le migliori, avrà un edge importante nei confronti degli altri investitori.

  • Reddit

Il contenitore di sotto-forum è uno degli ambienti più interessanti per chi vuole documentarsi sulle criptovalute. Tra i subreddit da seguire per saperne di più – e anche per conoscere nuovi token sui quali potrebbe essere conveniente fare staking, abbiamo /r/CryptoCurrency, che si occupa in generale di criptovalute e /r/staking/, sicuramente meno frequentato, ma dove possiamo trovare discussioni maggiormente focalizzate sul mondo dello staking. Possiamo poi trovare singoli subreddit su tutte le principali criptovalute che offrono staking. Anche qui la qualità delle informazioni è elevatissima. E difficilmente potremo trovare piazze virtuali di scambio informazioni così complete altrove.

  • I forum ufficiali dei progetti

La maggior parte dei progetti che offrono staking hanno a disposizione anche un forum interno, diviso in sezioni sia per gli sviluppatori, sia invece per chi vuole investire. Spesso sono presenti informazioni anche sulle operazioni di staking e guide per capire come il singolo protocollo calcola le percentuali che verranno poi attribuite chi valida i blocchi. Prima di avventurarci su forum terzi, è sempre un’ottima idea andare a verificare l’esistenza di un sito + forum ufficiale del progetto che vogliamo inserire in portafoglio.

  • BabyPips

Anche se è un forum storicamente dedicato al mondo del Forex, ha da tempo aperto sezioni dedicate non solo a Bitcoin, ma anche ai token che offrono la possibilità di fare staking. Un forum leggendario anche nell’individuazione di possibilità di guadagno e di ritorno e che parla spesso e volentieri di staking. Anche se meno specializzato rispetto alle prime due opzioni che abbiamo segnalato, una buona integrazione per chi vuole investire in staking e capire le criptovalute che sottendono ai diversi progetti.

  • Bitcointalk

Il nome potrebbe far intendere che si parli soltanto di Bitcoin. Ma non è così: questo forum è diventato negli anni estremamente rappresentativo di praticamente qualunque tipo di prodotto token e quindi rimane un ottimo luogo dove provare a discutere di criptovalute alternative e anche di progetti in staking. Anche qui la lingua inglese domina. Poco male: trattasi dopotutto di lingua che dovremo imparare a maneggiare se vorremo informarci da fonti di prima mano nel mondo del trading e degli investimenti.

Cosa pensano gli esperti autorevoli sullo staking

Ci sono diverse figure autorevoli, anche provenienti dal mondo della finanza classica, che si sono già espresse sul mondo dello staking. Qui raccogliamo due opinioni di eminenti commentatori che riteniamo essere interessanti per chi vuole occuparsi di staking per migliorare le proprie rendite derivanti dagli investimenti in criptovalute.

  • Binance Academy

L’accademia online del popolare servizio di exchange è tra quelle più attive nel promuovere nuovi utilizzi delle criptovalute. E si è espressa in toni particolarmente chiari sullo staking: “è una via molto semplice per ottenere rendite semplicemente avendo token in portafoglio. Con il diventare più semplice delle operazioni collegate allo staking, tutti possono giovarsi del funzionamento e dei guadagni che arrivano dall’ecosistema blockchain”.

  • Investopedia

Secondo il più popolare sito americano di finanza, lo staking è una pratica molto più sicura del mining e anche una buona occasione per ottenere dei rendimenti da progetti ai quali partecipiamo. Un semaforo verde da parte di un sito che non è della squadra criptovalute e che è fonte importante per quanto riguarda l’informazione finanziaria di primissima ascia.

L’opinione di Investimentifinanziari.net sullo staking

Lo staking è un’ottima alternativa che oggi abbiamo a disposizione per mettere ulteriormente a frutto i nostri investimenti in criptovalute. Anche se dovessimo essere attivi con profili di investimento di breve periodo, con i diversi intermediari che abbiamo citato all’interno della nostra guida possiamo ottenere delle ricompense per il solo fatto di aver accumulato criptovaluta.

Contribuiamo al funzionamento dei sistemi: che a prescindere delle ricompense è un’attività meritoria, in particolare per progetti che riteniamo essere degni di nota e meritevoli del nostro supporto. Cosa di cui tenere conto, oltre al fatto che riceveremo delle ricompense per farlo.

I rischi sono molto bassi: nel senso che a meno di non affidarci a pool truffaldine, il nostro denaro crypto è sempre al sicuro. Noi in questo approfondimento abbiamo segnalato gli intermediari migliori per dormire sonni tranquilli e che possono prendersi cura delle nostre operazioni di staking senza alcun tipo di problema e offrendoci un ambiente sicuro al 100% per sviluppare il nostro capitale.

Senza però scegliere una cripto solo per lo staking: data l’ampia volatilità che attraversa storicamente questo mercato, rimane di fondamentale importanza scegliere le criptovalute sulle quali investire a mente possibilmente lucida. E senza farci influenzare eccessivamente dalle reward che vengono offerte. Scegliamo una criptovaluta perché abbiamo studiato i fondamentali del progetto e non perché quanto viene offerto in staking è allettante, almeno per il momento.

Staking: Formazione & Materiale didattico per imparare

Abbiamo scelto diverse fonti informative che permettono di saperne di più sullo staking, partendo dai gruppi sia su Telegram che su Facebook, per poi passare ai videocorsi e a quanto possiamo trovare anche in libreria.

Trattandosi di materia relativamente nuova, almeno presso il grande pubblico, non abbiamo a disposizione molto. Tuttavia, grazie alla ricerca degli specialisti di InvestimentiFinanziari.net, abbiamo comunque pronti per la consultazione materiali affidabili e sicuri.

Staking: canali e gruppi consigliati da seguire

Ci sono diversi canali e gruppi che possiamo seguire per rimanere sempre aggiornati sul mondo delle criptovalute che permettono lo staking, anche per rimanere aggiornati sulle ultime novità del settore.

  • Facebook: Captain Altcoin

Uno dei gruppi più attivi, con oltre 30.000 iscritti e con un focus specifico sugli altcoin e sui sistemi PoS. Per rimanere aggiornati sulle reward e anche per conoscere progetti in via di sviluppo che potrebbero offrire delle buone reward.

  • Telegram: Crypto Staking!

Canale principalmente di news, che segue molto da vicino le ultime novità di mercato. Non tutti i consigli vanno presi per il proverbiale oro colato, ma tutto sommato il miglior canale che abbiamo su Telegram per questo tipo di attività legate appunto allo staking.

Chi vuole operare nel mondo delle criptovalute deve necessariamente impegnarsi anche a seguire quanto viene offerto dal mondo dei servizi di messagistica e dei social network. Per un mondo così fluido, rimangono questi i migliori canali per informarsi, oltre agli approfondimenti da parte di siti dedicati all’investimento come InvestimentiFinanziari.net.

Videocorsi migliori sullo staking

Ci sono diversi video che si occupano di staking su YouTube. Trattandosi di un campo che attira sempre più persone, ci sono anche molti divulgatori improvvisati, che non dovrebbero essere considerati in alcun modo come affidabili. Il nostro staff ha selezionato il materiale migliore – che aiuterà anche chi si è avvicinato per la prima volta a questo mondo ad ottenere le informazioni necessarie.

  • Cos’è la Proof of Stake e come funziona (POS)

Un ottimo video introduttivo, che spiega per filo e per segno il funzionamento dei sistemi PoS e che dunque può aiutarci a capire cosa stiamo esattamente facendo quando partecipiamo allo staking. Il più chiaro in italiano e il più adatto anche a chi non ha una grande esperienza nel settore. Da guardare, anche nel caso in cui avessimo deciso che lo staking non fa per noi.

  • What is Proof of Stake? Earn passati income with Staking

Anche se in inglese, è perfettamente sottotitolato da YouTube ed è un video dell’ottimo canale 99bitcoins. Anche qui la trattazione è assolutamente chiara e adatta anche ai principianti, sebbene per qualità manchi qualcosa rispetto al primo video che abbiamo segnalato all’interno di questa sezione. Maggiore focus sui ritorni dello staking e sulla gestione di quanto è necessario per sfruttare questa nuova opportunità offerta dai mercati.

  • Sai cosa vuol dire Staking di Crypto?

Un buon video esplicativo, che affronta anche il carattere operativo della questione, sullo staking di criptovalute. Con spiegazione di tanti servizi che offrono intermediazione per questo tipo di attività, separandola sempre da quanto viene offerto dai depositi retribuiti, qualcosa di fondamentalmente diverso e che presenta rischi di altro tipo.

Libri sullo Staking

Purtroppo la formazione tramite libri sullo staking è piuttosto carente, anche in lingua inglese. Abbiamo selezionato due testi che possiamo considerare come fondamentali, per chi vuole iniziare a comprendere i meccanismi della DeFi, dello staking e delle blockchain con validazione PoS.

Libri migliori sullo staking - di InvestimentiFinanziari.net
I migliori libri sullo staking disponibili
  • How to DeFi di CoinGecko

Da uno dei siti informativi più importanti del settore cripto, un testo collettivo che spiega come funziona il mondo della finanza decentralizzata e che permette di conoscere a fondo anche i meccanismi dietro lo staking. Per chi vuole capire anche il funzionamento delle criptovalute sulle quali sta investendo anche per ottenere reward.

Un testo fondamentale, purtroppo in lingua inglese – che può essere però il punto di partenza per chi vuole saperne di più sul mondo delle criptovalute di ultima generazione. Un’ottima lettura, anche per chi volesse iniziare ad investire e fare trading sui progetti crypto di nuova generazione.

  • Token Economy di Shermin Voshmgir

Un altro testo fondamentale, che ci sentiamo però di consigliare a chi ha già una buona comprensione del mondo dell’economia e della finanza classiche. Anche in questo specifico caso non siamo davanti ad un libro focalizzato soltanto sullo staking, ma più in generale su tutto quanto riguarda i cryptotoken di nuova e nuovissima generazione.

Il libro si occupa anche di Web3, standard che si sta venendo a creare proprio partendo da diversi progetti crypto, anche tra quelli che possiamo sfruttare per fare staking e ricevere delle retribuzioni per il semplice fatto di aver partecipato alla validazione dei blocchi.

Considerazioni finali

Lo staking è una delle opportunità aggiuntive che il mondo degli investimenti in criptovalute ci offre, al fine di migliorare il nostro ritorno sull’investimento. Siamo davanti ad un settore a suo modo pioneristico, che dovremmo tenere in debita considerazione per le nostre prossime mosse nel comparto. Comparto che comunque è in fortissima crescita, come dimostra anche la forte riduzione di dominance di Bitcoin all’interno del comparto.

Lo staking oggi è molto più semplice, anche grazie a diversi intermediari che si preoccupano di gestire l’intera procedura, anche se in cambio di una commissione. Avremo però la certezza di metterci al riparo dal cosiddetto slashing e che il capitale sia allocato nel modo più efficiente possibile.

Rimane il fatto che scegliere un investimento in una determinata criptovaluta soltanto per il ritorno in staking è difficilmente una buona idea. Così come nell’economia classica, anche in quella decentralizzata delle criptovalute, i tassi di rendimento sono inversamente proporzionali al rischio. E per ottenere rendimenti annui in doppia cifra, non potremo fare altro che mettere fortemente a rischio il nostro capitale.

Starà ancora una volta a noi scegliere il giusto equilibrio tra rischio e rendimento, esponendoci nei progetti più speculativi soltanto con capitale che possiamo permetterci di perdere. Lo staking apre comunque, sia per i piccoli investitori che per quelli grandi, a grandi opportunità di integrazione dei ritorni. Con il rischio che il token perda di valore, sì, ma con la certezza di investire su un settore che, almeno per il momento, sta crescendo a ritmi davvero sostenuti.

FAQ Crypto Staking: domande e risposte frequenti sullo staking

Che cos’è lo staking?

Lo staking è un’operazione tramite la quale blocchiamo determinate criptovalute per ottenere indietro dei rendimenti. I guadagni sono variabili ed è un ottimo modo per mettere a frutto il nostro denaro.

Su quali criptovalute si può fare staking?

Tecnicamente si può fare su tutti i token che utilizzano come protocollo di validazione il Proof Of Stake. Utilizzando gli intermediari però avremo di volta in volta diverse criptovalute, in una sorta di selezione a listino. Le criptovalute più gettonate sono quelle a maggiore capitalizzazione e che possono offrire prospettive migliori sul lungo e lunghissimo periodo.

Lo staking è rischioso?

Non direttamente. Indirettamente però possiamo avere perdite se il token che abbiamo bloccato dovesse valere meno nel futuro. Nel complesso, utilizzando dei buoni intermediari, lo staking è un’operazione sicura, con qualche rischio di mercato. Rischio che avremmo comunque con un investimento semplice in criptovalute.

Lo staking è una truffa?

No. Lo staking è una procedura standard per il funzionamento di diverse blockchain. SI tratta di un’operazione legittima senza la quale molti dei progetti di criptovalute non potrebbero funzionare. Occhio però, potrebbero esserci intermediari truffaldini che utilizzano la popolarità dello staking per sottrarre denaro ai malcapitati che si iscrivono e versano.

Quali sono i migliori intermediari per fare staking?

Nella nostra guida ne abbiamo segnalati diversi. eToro rimane il migliore in termini di servizi offerti – anche per l’investimento classico – e sicurezza. Abbiamo anche segnalato la possibilità di fare staking tramite Binance, con Coinbase che potrebbe attivare presto il servizio anche in Italia.

Conviene fare staking?

. Nel caso in cui la criptovalute che stiamo mettendo a staking faccia già parte del nostro portafoglio di investimento. In generale possiamo ricorrere a questo tipo di strumenti tutte le volte che abbiamo orizzonti di medio e lungo periodo. E anche sul breve, dato che le “rendite” vengono liquidate di frequente.

Possiamo fare staking su Bitcoin?

No. Non è possibile fare staking su Bitcoin, dato che la criptovaluta in questione utilizza un algoritmo Proof of Work. Il quale si basa sulla potenza di calcolo e non sul conferimento di token ai validator.

1 Commento
  1. angelo dice

    buongiorno.l’articolo è molto interessante. una domanda se possibile: ho letto che le cifre in % (ad es. su Binance)…alla fine sono indicative. Se trovo bnb in staking 90 gg 15%…che potrebbe essere molto interessante…alla fine quel 15% potrebbe essere parecchio di meno……MA…non c’è una formula matematica per calcolare almeno all’inizio quello che potrebbe essere il guadagno “teorico” all’inizio dell’investimento?? così uno +/- si regola……grazie.

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