Bande di Bollinger
Le bande di Bollinger rivestono un ruolo sempre più importante nel panorama dell’analisi tecnica quando si parla di trading on-line. In effetti, è quasi impossibile negare l’impatto che questo indicatore ha sui propri investimenti, poiché offre una direzione più chiara della direzione verso cui procedere.
Senza dubbio, il successo ottenuto è direttamente legato al dinamismo di questo strumento. A voler esser più chiari, si fa riferimento a tale concetto in quanto le bande di Bollinger rientrano tra quegli indicatori che misurano la volatilità dei mercati.
Inoltre, nel corso del tempo, si è scoperto che una combinazione di più indicatori conduce a risultati ancor più soddisfacenti per attuare strategie di trading in base all’attuale situazione di mercato.
Dopo le dovute premesse, è possibile iniziare con la nostra guida il cui scopo è fornire tutte le indicazioni necessarie per capire cosa sono e come si utilizzano le bande di Bollinger nel trading online. Così facendo, anche i principianti potranno avere una visione completa di come inserirsi sui mercati e tentare di destreggiarsi correttamente tra le complesse dinamiche degli investimenti finanziari.
Bande di Bollinger – tabella introduttiva:
❓Tipologia: | Indicatore di volatilità |
👌Affidabilità: | Alta |
📱Come imparare: | 🥇Migliori demo gratis |
👍Voto: | 4,7/5 |
📖Autore: | John Bollinger |
Dove usare le Bande di Bollinger: migliori piattaforme consigliate
Nel momento in cui si sceglie di fare trading online per sfruttare l’efficienza di indicatori quali le bande di Bollinger, risulta importante affidarsi al giusto broker e alla rispettiva piattaforma dove è possibile aprire un conto demo per imparare ad usare correttamente questo indicatore.
Le migliori piattaforme trading con Bande di Bollinger sono:
VANTAGGI:
- Trading Automatico
- Expert Advisor e Segnali
- Spreads bassi
- Social e CopyTrading
VANTAGGI:
- Intelligenza Artificiale
- App Gratis
- Zero commissioni
- Formazione avanzata
Cosa sono le bande di Bollinger?
Il creatore di uno degli indicatori tecnici più utilizzati al mondo è John Bollinger, il quale prende il via da teorie precedentemente elaborate da John Hurst. A partire dagli anni ’80, Bollinger diviene un analista finanziario, così da iniziare a studiare e ad approfondire tutto ciò che riguardava i mercati.
La teoria da cui nascono considera che, attorno al prezzo di un asset ci sono delle “envelopes”, ovvero delle buste di negoziazione che si calcolano su percentuali variabili, dal 3% al 4%. Partendo da tale presupposto, prendono il via le bande di Bollinger con cui misurare il livello di volatilità del mercato, ma si basano anche sulle cosiddette “deviazioni standard” dei prezzi.
In termini più tecnici, possiamo definire le bande di Bollinger come tre linee (delle medie) che si formano intorno ai prezzi di un bene su un apposito grafico di trading.
Prestando attenzione al modo in cui queste tre bande si muovono, un trader potrà avere ben chiari i punti in cui la volatilità dei mercati è minore o maggiore; motivo per cui abbiamo già introdotto il carattere dinamico di tale strumento. Attualmente, vengono utilizzate da diverse tipologie di investitori perché, se correttamente impostate, possono offrire una maggiore varietà di indicazioni: ad esempio, chiariscono se un asset si trova in uno stato di ipercomprato/ipervenduto. Oppure, ci sono situazioni in cui offrono segnali d’acquisto/vendita.
Prima di addentrarci nel cuore della guida, è importante chiarire che non ci si può basare esclusivamente sulle informazioni ottenute da questo indicatore, ma è necessario studiare il mercato sotto diversi punti di vista. Pertanto, potrebbe rivelarsi utile la lettura di:
Bande di Bollinger: come sono composte?
Le Bollinger bands risultano, negli ultimi tempi, l’indicatore più efficiente nel misurare la volatilità dei mercati. Dunque, prendendo visione dei movimenti delle tre bande, si potrà facilmente capire a cosa servono: definire i valori minimi e i massimi di un asset, naturalmente secondo un time frameben preciso. Come si nota dall’immagine, le bande di Bollinger sono costituite tra tre linee, che rappresenta rispettivamente:
- Linea mediana: è semplicemente una media mobile lineare, di solito impostata su un N di giorni, anche se il parametro più comune è una media a 20 giorni e fa da base per le altre due fasce;
- Linea superiore: si ottiene dalla media mobile semplice, sommando due volte la deviazione standard;
- Linea inferiore: come la banda superiore deriva dalla media mobile lineare, ma si sottrae due volte la deviazione standard.
Riprendendo l’immagina riportata, possiamo notare come l’indicatore che entra in relazione col grafico mostra le aree di prezzo entro le quali si muove un asset. Risulta importante non sottovalutare la presenza della fascia media, ovvero la banda che si basa sulla media mobile: rappresenta un trendintermedio, da cui prendono il via le altre due bande.
Prima di concludere, vogliamo aggiungere che potrebbe capitare di imbattersi in traders che optano per la media mobile esponenziale: sebbene sia raro, è ugualmente una soluzione. Tuttavia, di norma come abbiamo già visto, la media mobile è lineare ed impostata a 20 periodi.
La distanza tra le bande rappresenta la volatilità di mercato: maggiore sarà la distanza, più elevata sarà la volatilità e viceversa. Oltre l’ampiezza delle bande, bisognerà focalizzarsi anche su un altro aspetto: se i prezzi entrano in relazione con la banda superiore, allora si possono dedurre i valori massimi che quell’asset può raggiungere. Al contrario, se i valori si trovano vicino la banda inferiore, si avranno dei minimi.
Calcolo bande di Bollinger
Spiegare come si calcolano le bande di Bollinger risulta essenziale: sebbene piattaforme consigliate del calibro di eToro offrano l’indicatore già pronto per esser utilizzato, ciò consente di capire al meglio come funzionano le bande di Bollinger.
In breve, si basano su tale formula:
BOLU=MA(TP,n)+m∗σ[TP,n]
BOLD=MA(TP,n)−m∗σ[TP,n]
Proviamo a spiegare tutto ciò in maniera più semplice. Prima di tutto, definiamo gli acronimi:
BOLU | BANDA SUPERIORE |
BOLD | BANDA INFERIORE |
MA | MEDIA MOBILE |
TP | Prezzo Tipico |
n | Giorni/periodi (20) |
m | Numero di deviazioni standard (2) |
σ | Deviazione standard su un N di periodi |
Secondo lo stesso ideatore dell’indicatore, è consigliabile lasciare invariata la lunghezza della media mobile, ma di impostare il grafico in base alle proprie necessità: per fare trading intraday sarebbe ottimale utilizzare un time framesu 1/5 minuti.
Bande di Bollinger: parametri
Non sono rari i casi in cui si chieda quali siano i parametri corretti per sfruttare al meglio indicatori come le bande di Bollinger. Naturalmente, il consiglio è sempre quello di sfruttare tali strumenti per l’analisi tecnica in base alle strategie e ai piani di trading prestabiliti. Tuttavia, possiamo riportare i parametri delle Bande di Bollinger più conumenete utilizzati.
Abbiamo, come già visto, la media mobile a 20 periodi che, semplicemente, stanno ad indicare l’intervallo di tempo di riferimento. In più, per la deviazione standard, di norma, il valore è sempre impostato su 2.
Nonostante questo, trattandosi di uno strumento flessibile e che si adatta bene a qualsiasi tipologia di mercato, i parametri sono modificabili. Dunque, non vigono regole troppo rigorose, ma gli esperti tendono ad aumentare gradualmente tutti i parametri. Dall’immagine ottenuta dal conto demo gratuito di eToro, possibile verificare in prima persona come impostare i parametri delle bande di Bollinger:
Si tratta di un’operazione abbastanza semplice ed intuitiva, ragion per cui consigliamo ai principianti di acquisire le conoscenze necessarie e cimentarsi immediatamente nella pratica, senza lasciarsi prendere dal panico.
Considerando la gravità dell’aspetto emotivo in questo settore, che colpisce maggiormente i meno esperti, consigliamo la lettura di:
Bande di Bollinger: come usarle nel trading online
E’ già chiaro che l’indicatore comunemente noto come bande di Bollinger trovi un uso frequente nell’analisi tecnica, cioè una disciplina basilare nel trading online.
Grazie all’introduzione di strumenti così avanzati nel settore, il mondo delle finanze è divenuto accessibile anche a piccoli traders indipendenti. In effetti, una volta comprese le dinamiche e i principi fondamentali delle bande di Bollinger, si avrà il vantaggio di poter rigirare a proprio favore caratteristiche di mercato come la volatilità giornaliera. Seguendo le logiche d’investimento più tradizionali, questa sarebbe stata semplicemente una problematica: acquistando direttamente un bene di mercato, si otterranno risultati evidenti solo nel momento in cui incrementa il proprio valore.
Con l’introduzione del trading online CFD c’è stata una vera e propria svolta: potendo specularesu un asset senza possederlo direttamente, si avranno chances concrete di generare profitti dalle fluttuazioni di valore riportate. Dunque, con il supporto di indicatori come le Bande di Bollinger chiunque potrà attuare delle strategie di trading, seguendo l’andamento dei mercati e operando in base alle peculiarità degli assets scelti.
Per fare trading con tale strumento, dunque, è importante ricordare due concetti:
- verificare l’ampiezza delle bande: mostra non solo il livello di volatilità giornaliera, ma è utile anche per prevedere eventuali inversioni di trend;
- interazione prezzo e bande: è necessaria per comprendere l’orientamento del mercato ovvero se si rivolge verso l’alto, oppure verso il basso.
Partendo da questo secondo principio, è possibile menzionare un altro vantaggio di fare trading CFD: nel caso in cui i mercati dovessero riportare delle tendenze al ribasso, si potrà procedere con lo short selling e tentare di ottenere ugualmente dei risultati positivi.
Migliori strategie con le bande di Bollinger
Il modo migliore per sfruttare al meglio i segnali e le informazioni ricavabili dalle bande di Bollinger è partire da un’idea ben chiara, ovvero definire le strategie di trading con cui vogliamo inserirci sul mercato.
Purtroppo, molto spesso si fa l’errore di focalizzarsi esclusivamente sui propri obiettivi: purtroppo, bisogna adattarli agli assets su cui si vuole negoziare per ottenere dei risultati positivi. Infatti, a seconda del mercato finanziario che si sceglie, esistono delle strategie più indicate per studiarne ed interpretarne i movimenti.
Nel caso delle bande di Bollinger, la strategia più comunemente utilizzata è quella di combinare questo indicatore con l’RSI. Di solito, è una tattica di cui si servono coloro che intendono fare trading sul Forex: il mercato valutario per eccellenza.
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Bande di Bollinger e RSI
Prima di fornire un esempio grafico, e importante capire cos’è l’oscillatore RSI.In termini semplici, è molto simile alle bande di Bollinger: anche questo si basa sulle medie mobili. Tuttavia, c’è una sostanziale differenza: la media mobile considera due valori per fornire indicazioni sui trende i prezzi di un asset.
Generalmente, anche il “Relative Strenght Index”assume un ruolo di primaria importanza nel trading online, in quanto si rivela utile per definire fasi di ipercomprato/ipervenduto in un asset. Di solito, gli analisti consigliano tali parametri: 80-20. Ciò che rende tale strumento così importante è la versatilità con cui si presta ad un’analisi di mercato spalmata su diversi orizzonti temporali: è valido sia per il breve che per il lungo termine.
Combinare le bande di Bollinger e l’RSI comporterà, dunque, la possibilità di individuare con maggiore precisione la direzione e la forza verso cui il bene scelto si sta incamminando. Più precisamente, sarebbe corretto parlare di coppie valutarie, in quanto abbiamo già esplicitato che tale strategia è di frequente utilizzo sul mercato Forex.
L’immagina qui riportata, mostra come appare il grafico nel momento n cui si inseriscono entrambi gli strumenti. In questo caso, abbiamo ripreso la coppia major EUR/GBP.
L’oscillatore RSI è ad un livello superiore a 30: indica una fase di ipercomprato. Considerando, in più, i movimenti delle bande di Bollinger, in situazioni simili il nostro consiglio è quello di attendere la conferma di rialzo da parte della linea centrale. Oppure, considerando l’RSI, attendere il superamento di altre soglie sensibili prima di effettuare un’operazione. Con assets direttamente esposti a frequenti e brusche oscillazioni di prezzo, la combinazione tra queste due strategie è utile per comprendere il trend probabile su cui puntare.
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Bande di Bollinger: occhio ai falsi segnali
Le bande di Bolliger possono fornire delle informazioni indispensabili per investire correttamente, ma certamente non sono infallibili. Anzi, è bene prestare particolare attenzione: nei casi in cui al grafico viene applicato questo singolo indicatore, non sono rari i casi in cui si può imbattere in falsi segnali.
Generalmente, conosciamo due segnali:
- di vendita: quando il prezzo supera la banda superiore con un movimento che va dal basso verso l’alto e, quindi, è probabile che si verifichi un’inversione al ribasso;
- di acquisto: al contrario, quando il prezzo è contiguo alla linea inferiore e poi la supera; in questi casi è molto probabile che il mercato si assesti con un trend rialzista.
Dall’immagine abbiamo riportato, infatti, una situazione tipica dei falsi segnali: ci si attende un’inversione del trend, che non viene confermata successivamente. In situazioni del genere, bisogna operare sulla stregua di quanto affermato in precedenza: combinare diversi indicatori di trading è la soluzione per sfuggire agli errori causati dall’uso delle bande di Bollinger da sole.
Conviene utilizzare le bande di Bollinger?
Nel vasto panorama degli indicatori più utili per studiare i mercati, le bande di Bollinger assumono un ruolo di primaria importanza. In effetti, come abbiamo visto nel corso della guida, queste trovano applicazione tanto per il mercato borsistico, quanto per il Forex.
Trattandosi di uno strumento versatile e, se combinato strategicamente anche realmente utile, è naturale che sia vantaggioso farne uso durante lo studio di un asset. Per quanto l’approccio all’analisi tecnica sia spesso complesso, molti investitori ritengono che le bande di Bollinger siano anche abbastanza intuitive: tra l’altro, si tratta pur sempre di concetti basilari come le medie mobili.
E’ importante, però, riuscire ad applicare questo indicatore nel modo giusto, così da comprendere al meglio:
- ampiezza della volatilità di mercato;
- eventuali inversioni di trend;
- valori massimi e minimi entro un determinato time frame;
- livelli di pervenuto e ipercomprato.
Facendo un uso corretto delle bande di Bollinger, dunque, si ricaveranno informazioni davvero essenziali per investire nella maniera più corretta possibile. Intanto ricordiamo che operando con piattaforme trading affidabili come FP Markets ci si potrà esercitare senza correre rischi prima di fare trading online sugli assets più appetibili del momento.
Bande di Bollinger: considerazioni finali
Nel corso della guida abbiamo cercato di estrapolare le informazioni necessarie circa le bande di Bollinger. Partendo da una definizione generale, siamo giunti a comprenderne i campi d’applicazione, ma soprattutto l’importanza che l’indicatore riveste nel campo del trading online CFD.
Naturalmente, senza pratica e senza studio sarà complicato riuscire ad ottenere dei risultati concreti dalle operazioni effettuate. Per questa ragione, il modo più rapido per inserirsi sui mercati e studiarli perfettamente mediante l’uso delle bande di Bollinger, è quello di operare con delle valide piattaforme di trading online consigliate. Iniziando col piede giusto anche i meno esperti avranno delle occasioni reali di far fruttare il proprio capitale grazie a strumenti e funzioni proposte esclusivamente da piattaforme valide e professionali.
Bande di Bollinger FAQ: domande e risposte comuni
Le bande di Bollinger sono un indicatore di trading online con cui conoscere i livelli do volatilità di mercato.
La maniera migliore per sfruttare al meglio le bande di Bollinger è combinarle con altri indicatori di trading, in modo da interpretare al meglio l’andamento del mercato.
Sia investitori poco esperti che professionisti si avvalgono delle bande di Bollinger per l’analisi tecnica, in quanto offrono informazioni essenziali per investire correttamente.